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FORESIO A QUARTA SUL COMMERCIO IN CITTÀ

FORESIO A QUARTA SUL COMMERCIO IN CITTÀ

“CON IL DOCUMENTO STRATEGICO CI SIAMO INCARICATI DI METTERE ORDINE CON REGOLE CHIARE”

Di seguito la dichiarazione dell’assessore al Turismo e alle Attività produttive Paolo Foresio all’intervento diffuso oggi dell’imprenditore Antonio Quarta:

Paolo Foresio

“Mi fa molto piacere che un imprenditore della città del calibro di Antonio Quarta manifesti soddisfazione per la destinazione d’uso che l’Amministrazione ha voluto per l’ex Stazione Agip, che grazie al progetto finanziato con fondi Pnrr diventerà il primo grande hub di riferimento per l’accoglienza e l’informazione turistica, in stretta connessione, peraltro, con l’hub della mobilità che grazie a un altro progetto finanziato con i fondi Cis realizzeremo al Foro Boario, ingresso nord della città, snodo essenziale per gli arrivi.

In linea con quella che è la nostra idea di servizi e di accoglienza, abbiamo ritenuto di puntare sull’ex Agip sia per la sua posizione strategica che per il suo valore storico e architettonico.

Accolgo con piacere anche la sua stimolante riflessione sulla massiccia presenza di esercizi commerciali in città, tema di cui ci siamo fatti carico, affrontandolo all’interno del Documento Strategico del Commercio, approvato in consiglio comunale lo scorso giugno. Per la prima volta nella storia di Lecce abbiamo messo ordine, proponendo un quadro di regole chiare sulle nuove aperture che hanno il grande obiettivo di mettere ordine, alzando la qualità dell’offerta commerciale e guidandone lo sviluppo. La legislazione europea e nazionale sulle liberalizzazioni è stringente e non lascia ai Comuni molta libertà di azione ma ci permetteva di attuare un blocco nell’apertura di nuovi bar e ristoranti nel centro storico per ragioni di tutela e vivibilità essendo Lecce una città d’arte e abbiamo ritenuto di doverlo fare. Facendoci carico anche dell’annosa confusione tra pubblici esercizi ed esercizi di vicinato, abbiamo eliminato di fatto quella linea grigia che è stata alla base del sovraffollamento di locali di food nel centro storico, consentendo di mettersi in regola a chi ne poteva avere i requisiti e di riconvertirsi agli altri. La legge non consente di prevedere blocchi o limitazioni in altre zone della città, se non esclusivamente a quelle più delicate e sensibili e perciò da tutelare come i centri storici. Per quanto riguarda le medie strutture di vendita, sino a 2500 mq quindi, cioè quelle di competenza comunale, anche lì siamo intervenuti con un regolamento, individuando le zone dove è possibile insediarne di nuove favorendo il riutilizzo di immobili già presenti per evitare ulteriore consumo di suolo e inserendo criteri qualitativi premianti. Ci siamo occupati delle medie strutture perché l’autorizzazione di quelle grandi non fa capo ai Comuni ma alla Regione.

Siamo a disposizione come sempre ad accogliere consigli e suggerimenti e, come già fatto nel corso della stesura del Documento strategico del commercio, sono pronto a confrontarmi in maniera sempre propositiva con le associazioni di categoria e con gli imprenditori che animano la nostra città facendone un’eccellenza anche dal punto di vista commerciale”.

 

 

luciani.2006@libero.it

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