HomePoliticaFreccia Rossa a Lecce solo nel week end. Anche FSE potrebbero passare a TRENITALIA

Freccia Rossa a Lecce solo nel week end. Anche FSE potrebbero passare a TRENITALIA

Freccia Rossa a Lecce solo nel week end. Anche FSE potrebbero passare a TRENITALIA

FRECCIA ROSSACertamente un’azienda non può entrare nel merito delle necessità di un territorio, ma la politica sì. Ed allora se l’azienda Ferrovie Italiane dello Stato, tenendo conto di parametri strettamente economici, dice di no al prolungamento della tratta ferroviaria Milano-Lecce con il treno superveloce “Freccia Rossa” ecco che la politica ed intendiamo quella centrale, prima di tutto, dovrebbe farsi carico dei problemi sollevati da FIS e obbligare a portare a Lecce quel treno che ridurrebbe l’enorme distanza chilometrici fra la capitale economica d’Italia e Lecce. Senza tener conto che fra gli utenti del Freccia Rossa ci saranno decine se non centinaia di persone che dopo Lecce, dovranno affrontare un altro viaggio per percorrere gli ultimi chilometri prima di raggiungere la propria casa. Ed a proposito di ciò ecco venire a galla una nuova grave e pesante tegola che sta per abbattersi sulla testa dei salentini. Ferrovie Sud Est, condotta in maniera disinvolta da dirigenti attenti solo ad alcuni aspetti della gestione di un’azienda, è, in pratica, quasi al default finanziario con un deficit di diverse centina di milioni di euro. Come si pensa di risolvere il problema? Passando sic et simpliciter tutta l’azienda a Ferrovie Italiane dello Stato, che, essendo come un’azienda privata, non potrà che tagliare, a brutto muso, rami secchi di FSE con conseguente perdita di diversi posti di lavoro e con peggioramenti gravi per i viaggiatori nei servizi (già carenti) offerti.

Lecce e tutto il Salento saranno ancora una volta penalizzati con la Regione ora condotta da Emiliano che quando deve intervenire a sud di Bari, ha sempre qualcosa di più urgente da fare.

La soluzione per un territorio che dovrebbe puntare al turismo per svilupparsi e procedere con i propri mezzi sarebbe quella di dotare il Salento delle adeguate infrastrutture che solo il Governo centrale, però, è in grado di dare e che nel nostro caso specifico fa orecchie da mercante.

Anziché potenziare le vie di comunicazione con strada ferrata e nuove linee aeree per l’aeroporto del Salento si pensa di abbattere una posizione debitoria accorpando un’azienda quasi decotta ad una che si regge grazie ad una politica giusta da un punto di vista economico, ma non socialmente valida.

Gli sviluppi dell’accorpamento dovrebbero avvenire a breve, non resta che aspettare per poi accertarne i danni effettivi che patirà il Salento

redazione.lecceoggi@gmail.com

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