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GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 111° giorno di guerra

Le Forze Israeliane sostengono: “Non c’entriamo con l’attacco alla struttura dell’UNRWA a Khan Yuonis. Indaghiamo su Hamas”

Le forze israeliane (IDF) hanno sostenuto oggi che l’incidente avvenuto presso la struttura dell’UNRWA a Khan Younis – che ha causato nove morti e 75 feriti – non è stato causato da un attacco aereo o da artiglieria dell’IDF e che l’esercito sta conducendo un esame approfondito dell’attività delle forze di terra nell’area della struttura. Lo riferisce Haaretz.L’IDF ha anche affermato che sta indagando sulla possibilità che sia stato causato dal fuoco di Hamas.

 

Il presidente dell’ANP, Abbas, riceve il ministro degli esteri inglese, Cameron: “E’ urgente fermare l’aggressione israeliana”

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha ricevuto a Ramallah il ministro degli Esteri britannico David Cameron, al quale ha ribadito “l’urgenza di fermare immediatamente l’aggressione israeliana contro il popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme”. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, Abbas ha inoltre sottolineato la necessità di accelerare l’introduzione degli aiuti umanitari a Gaza e “di porre fine agli attacchi delle forze di occupazione e dei coloni terroristi contro i palestinesi in Cisgiordania”. Inoltre, il presidente dell’Anp ha rinnovato “il rifiuto categorico allo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza o dalla Cisgiordania, sottolineando che non esiste una soluzione militare o di sicurezza per la Striscia di Gaza”.

 

Un portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha condannato la dichiarazione di Netanyahu:” è irresponsabile e distrugge gli sforzi per salvare vite umane”

Un portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha condannato la dichiarazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che, secondo registrazioni pubblicate da Channel 12, avrebbe affermato che le autorità qatarine potrebbero esercitare maggiori pressioni su Hamas per un accordo sulla liberazione degli ostaggi.Il portavoce del Qatar ha affermato che la dichiarazione di Netanyahu è “irresponsabile e distrugge gli sforzi per salvare vite umane. Se ciò che ha detto è vero, sta ostacolando la mediazione di un accordo per ragioni politiche, (per) salvare la sua carriera”.

 

All’udienza a L’Aja della Corte Internazionale di Giustizia, il 26 gennaio, ci sarà anche la ministra degli Esteri Sudafricana, Naledi Pandor.

E’ attesa per venerdì la sentenza della Corte internazionale di giustizia (Cig) sulle eventuali misure cautelari da adottare nei confronti di Israele nell’ambito del ricorso presentato dal Sudafrica contro lo Stato ebraico per il crimine di genocidio. All’udienza a L’Aja ci sarà anche la ministra degli Esteri Sudafricana, Naledi Pandor. La Cig, secondo gli osservatori, potrebbe stabilire una serie di misure tra cui chiedere lo stop dell’operazione militare nella Striscia di Gaza. La sua decisione è vincolante e non appellabile, ma non è detto che Israele decida di rispettarla dato che la Corte non ha gli strumenti per far rispettare le sue sentenze. Venerdì la Corte non si esprimerà sulla principale questione del ricorso (per la quale ci vorranno anni) ovvero se Israele abbia commesso genocidio nell’enclave palestinese.

 

Nuova manifestazione a Tel Aviv a sostegno di un accordo che riporti a casa gli ostaggi

Nuova manifestazione a Tel Aviv a sostegno di un accordo che apra la strada al ritorno immediato in Israele degli oltre 130 israeliani prigionieri di Hamas a Gaza dal 7 ottobre. Secondo la televisione pubblica Kan, su iniziativa di organizzazioni femminili, un migliaio di dimostranti si sono raccolte nel centro della città, vicino al ministero della Difesa, e hanno poi bloccato il traffico nella vicina arteria Ayalon. Unità della polizia stanno convergendo sul posto.

 

luciani.2006@libero.it

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