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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 138° giorno di guerra

Putin minaccia di iniziare a fare sul serio e sfida l’Occidente a batterlo.

Da Mosca arriva una nuova provocazione nei confronti dell’Occidente. Il presidente Putin davanti alla Duma dichiara: “In Ucraina non abbiamo ancora cominciato a fare sul serio” minaccia. Poi sfida apertamente l’Occidente: “Vogliono sconfiggerci sul campo? Che ci provino” lancia la provocazione ai paesi che si oppongono a lui e che sostengono Kiev perché secondo lui l’Occidente sta portando avanti una guerra per procura.

“Più di una volta abbiamo avuto la dimostrazione che gli occidentali vogliono combattere fino all’ultimo ucraino. E’ una tragedia per il popolo di Kiev” continua ad attaccare Putin nel suo discorso. Inoltre, riguardo alle speranze di pace lascia pochi spiragli dicendo: “Noi non rifiutiamo colloqui per un accordo. Chi non si vuole sedere al tavolo dovrebbe essere consapevole che più gli scontri proseguono, più sarà difficile avviare un negoziato”.

Kiev: residenti lascino Kherson, presto controffensiva

Le autorità ucraine hanno invitato i residenti dell’Oblast di Kherson, occupata dai russi nelle prime fasi dell’invasione, a lasciare la regione in vista dell’imminente controffensiva ucraina. La vicepremier Iryna Vereshchuk, riporta l’Ukrainska Pravda, ha invitato la popolazione a evacuare “con tutti i mezzi possibili”. “La nostra gente se ne deve andare”, ha detto Yurii Sobolevskyi, vicepresidente del consiglio regionale dell’amministrazione ucraina di Kherson, “so che è molto difficile ma va fatto. Chi non ce la fa in nessun modo dovrebbe prepararsi al fatto che ci sarà bisogno di un nuovo riparo.”

Zelensky rimuove ambasciatori in cinque paesi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha destituito gli ambasciatori in Germania, Ungheria, Norvegia, Repubblica Ceca e India. Lo riferisce il sito Ukrinform, citando il relativo decreto presidenziale. Non sono noti i motivi del provvedimento. L’ambasciatore in Germania, Andriy Melnyk, è noto al pubblico tedesco per le interviste e i frequenti interventi per chiedere l’invio di armi in Ucraina.

Kiev ripristina porti su Danubio per facilitare export grano

L’Ucraina sta ripristinando e ampliando alcuni dei suoi porti fluviali sul Danubio, da tempo in disuso, per facilitare l’esportazione di grano a causa del blocco della Russia sul Mar Nero: lo ha detto al Guardian la responsabile del dipartimento di politica agricola della regione di Odessa, Alla Stoyanova.

Rapporto Onu: morti nell’ospizio di Lugansk anche colpa di Kiev, che li ha usati come “scudi umani”

Anche le forze armate ucraine hanno una responsabilità importante, forse uguale a quella russa, in quanto accadde, circa due settimane dopo l’inizio dell’invasione di Mosca, in una casa di cura nella regione di Lugansk, dove morirono decine di persone. E’ quanto ha stabilito un rapporto dell’Onu, secondo l’agenzia Ap. Nell’ospizio c’erano soprattutto anziani e disabili, che rimasero intrappolati all’interno, senza luce elettrica e acqua, quando i ribelli filorussi assalirono la struttura, vicino al villaggio di Stara Krasnyanka. L’assalto provocò un incendio che intrappolò all’interno quanti erano allettati. Secondo le Nazioni Unite, almeno 22 dei 71 pazienti riuscirono a trarsi in salvo, “ma il numero esatto delle persone uccise rimane sconosciuto”. Subito dopo l’attacco, Kiev accusò Mosca di aver causato la morte di oltre 50 persone. Ora le Nazioni Unite correggono la versione, sostenendo che pochi giorni prima dell’attacco dell’11 marzo, i soldati ucraini presero posizione all’interno della casa di cura, rendendo l’edificio un bersaglio. Il rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite non arriva a sostenere che le parti abbiano commesso crimini di guerra, ma osserva che la battaglia nella casa di cura è un esempio di come possano essere usate le persone come “scudi umani” nelle aree di guerra.

 

luciani.2006@libero.it

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