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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 490° giorno di guerra

Mosca: i media comunicano l’arresto del generale russo Surovikin

Il generale russo Sergei Surovikin, già comandante in capo delle forze di Mosca in Ucraina per tre mesi, tra ottobre 2022 e gennaio 2023 prima di essere sostituito dal capo di stato maggiore Valery Gerasimov, è stato arrestato. Lo scrive il Moscow Times citando due fonti vicine al ministero della Difesa russo che hanno parlato a condizione di anonimato. Il ministero della Difesa non ha ancora commentato il presunto arresto di Surovikin, che non si vede in pubblico da sabato scorso, giorno in cui il capo del gruppo Wagner Evgeny Prigozhin ha lanciato una ribellione armata contro la leadership militare russa. Secondo la seconda fonte, l’arresto è stato effettuato “nel contesto di Prigozhin”, “apparentemente, [Surovikin] ha scelto la parte di Prigozhin durante la rivolta, e lo hanno preso”, ha detto la fonte.    Mercoledì scorso, il blogger militare pro-guerra Vladimir Romanov ha scritto che Surovikin e’ stato arrestato domenica, il giorno dopo il fallito ammutinamento di Prigozhin. Romanov ha affermato che Surovikin e’ ora detenuto nel centro di detenzione Lefortovo di Mosca. Alexei Venediktov, caporedattore della stazione radio Ekho Moskvy, oggi chiusa, ha scritto su Telegram che Surovikin non è stato in contatto con la sua famiglia per tre giorni e che le sue guardie non rispondono. Il New York Times ha riferito martedì, citando funzionari statunitensi anonimi, che Surovikin fosse a conoscenza del piano di Prigozhin per istigare una ribellione contro la leadership militare russa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha liquidato le indiscrezioni come “speculazione” e “pettegolezzo”, suggerendo che Putin non aveva ceduto alle richieste di Prigozhin per un imminente rimpasto dei vertici dell’esercito russo, scrive ancora il Moscow Times.

 

Zelensky: “Arrestato uomo che ha coordinato attentato a Kramatorsk”

Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato che è stato arrestato l’uomo che ha “coordinato” l’attentato missilistico russo a Kramatorsk. “Oggi gli uomini del servizio di sicurezza dell’Ucraina, insieme con gli agenti speciali della polizia, hanno arrestato la persona che ha coordinato questo attacco terroristico. Chiunque aiuti i terroristi russi a distruggere vite merita la massima punizione” ha detto in un messaggio sui social. Secondo l’ultimo bilancio ufficiale di Kiev nell’attacco che ha colpito il centro della città sono morte 11 persone fra cui 3 bambini. I feriti sarebbero oltre 60. “Continueremo il nostro lavoro per rafforzare le sanzioni internazionali contro la Russia e i suoi complici – ha aggiunto Zelensky – devono sentire che il prezzo del loro terrore non farà che aumentare. E continueremo il nostro lavoro legale  in modo che gli strumenti internazionali puniscano tutti i terroristi russi e lo stesso stato aggressore”.

 

Cancelliere Scholz: “Non lavoriamo per un ‘cambio di regime’ a Mosca”

“Lo scopo del nostro sostegno all’Ucraina non è un ‘cambio di regime’ a Mosca”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’intervista all’emittente Ard, come riporta Tagespiegel, chiarendo che la Germania e gli alleati della Nato non stanno lavorando per un cambio di potere al Cremlino. La Russia è una potenza nucleare e “non sappiamo nemmeno se qualcuno migliore o peggiore verrà dopo Putin”, ha sottolineato Scholz, riferendosi alla “pericolosità” del tentativo di rivolta dei mercenari della Wagner. Il cancelliere tedesco ha poi ribadito la necessità di un sostegno a lungo termine a Kiev, perché bisogna essere “preparati” al fatto che la guerra “possa durare ancora a lungo”.

 

Putin: mai avuto dubbi su sostegno del popolo russo

Vladimir Putin ha dichiarato di non aver mai avuto dubbi sulla reazione del popolo russo e sul suo sostegno alle decisioni prese dal Cremlino durante la rivolta armata del Gruppo  Wagner. Il presidente russo lo ha detto in occasione di un incontro con il presidente del Daghestan, Sergey Melikov.

 

La procura bielorussa ha deciso di limitare l’accesso a diversi siti web ucraini

La procura bielorussa ha deciso di limitare l’accesso a diversi siti web ucraini, ritenuti colpevoli di “screditare” il presidente Alexander Lukashenko. Tra i siti censurati ci sono glavred.info, hromadske.ua, news.online.ua,  tribun.com.ua e spektr.press, tutti segnalati dall’Ufficio del  Procuratore in un messaggio pubblicato su Telegram. Le pagine ucraine bloccate in Bielorussia sono accusate di “diffondere false informazioni sul presidente” e di divulgare news di “natura estremista, che incitano i cittadini ad opporsi alle autorità  bielorusse, soprattutto dopo gli ultimi sviluppi legati alla  ribellione del Gruppo Wagner”.

 

 

luciani.2006@libero.it

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