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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 514 ° giorno di guerra

Baltici: “Mosca è responsabile della crisi alimentare globale”

“L’intera crisi alimentare globale è stata causata dall’aggressione russa all’Ucraina. Oggi il business agricolo russo e gli oligarchi leali al Cremlino stanno traendo ingenti profitti dall’aumento dei prezzi del grano, attentamente progettato a spese di chi, in varie parti del mondo, si trova in condizioni di indigenza. Tutto questo nella speranza di poter efficacemente supportare la guerra neocoloniale immotivatamente mossa da Putin contro l’Ucraina”. Lo ha affermato ieri, nel corso di un intervento letto a nome di tutti e tre gli Stati baltici durante una seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il Rappresentante permanente dell’Estonia presso le Nazioni Unite, Rein Tammsaar. Tammsaar ha sottolineato che aiutare l’Ucraina a trovare nuove vie per esportare il grano rappresenta un modo per sostenere attivamente il Paese nella resistenza all’invasione russa. “Oltre alle corsie di solidarietà dell’Ue”, ha ricordato il diplomatico estone, “le infrastrutture degli Stati baltici possono fungere da via aggiuntiva praticabile e affidabile perle esportazioni e il transito dei prodotti ucraini, compreso ilgrano. Cinque porti marittimi degli Stati baltici hanno complessivamente una capacità annuale di 25 milioni di tonnellate di grano e sono pronti a collaborare”.

 

Lituania: anche con Wagner a Minsk situazione sotto controllo

“Seguiamo i processi che stanno avvenendo in Bielorussia, abbiamo strumenti e capacità più che sufficienti per gestire gli eventi con la necessaria prontezza”. Lo ha affermato oggi il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anusauskas, commentando il trasferimento dei mercenari della Wagner in Bielorussia, avvenuto nel corso di questa settimana.

Commentando le richieste della Russia di aprire dei negoziati sulla riapertura del corridoio per l’esportazione del grano ucraino in cambio della riduzione delle sanzioni comminate dall’Unione europea, Anusauskas ha definito tali richieste “un ricatto”. “L’Occidente”, ha chiosato il ministro, “dovrebbe tenere una posizione coerentemente più dura nei confronti della Russia.

 

Zelensky chiede una riunione del Consiglio Nato-Kiev su accordo grano

“Abbiamo discusso con Stoltenberg le nostre iniziative per sbloccare e garantire il funzionamento stabile del ‘corridoio del grano'”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymy Zelensky, che ha avuto un colloquio con il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg in cui gli ha chiesto di convocare urgentemente il Consiglio Nato-Ucraina, nel messaggio serale alla nazione diffuso via Telegram, come riportato da Rbc Ukraine. Zelensky ha ricordato che nella cooperazione con l’Alleanza, l’Ucraina è passata a un nuovo livello, quello del Consiglio Nato-Ucraina. “E questo meccanismo può funzionare. Mi sono rivolto a Jens con la proposta di convocare urgentemente tale Consiglio per consultazioni sulle crisi. La riunione si terrà tra pochi giorni. Possiamo superare la crisi di sicurezza nel Mar Nero”, ha osservato il presidente ucraino

 

Lukashenko è arrivato a San Pietroburgo

L’aereo del presidente bielorusso Alexander Lukashenko è atterrato a San Pietroburgo. Lo riporta Interfax citando un comunicato di Pul Pervogo, vicino al servizio stampa del presidente. Lukashenko dovrebbe incontrare domani il suo omologo russo Vladimir Putin.

 

Usa non intendono per ora inviare missili a lungo raggio a Kiev

Gli Stati Uniti non intendono, almeno per il momento, fornire missili a lungo raggio all’Ucraina nonostante la pressione del Congresso e gli appelli di Kiev. Lo riporta il Washington Post citando fonti dell’amministrazione che chiariscono la posizione americana. Di recente di fronte alla lenta controffensiva di Kiev contro le forze russe e a quella che era sembrata un’apertura di Joe Biden al riguardo, molti avevano iniziato a presupporre un cambiamento di rotta di Washington.

 

Intelligence russa: “Appello MI6 a spionaggio? Li perdoniamo”

La leadership del servizio di intelligence straniero britannico “può essere perdonata” per aver rivolto un appello alle spie russe affinché condividano segreti e lavorino con l’MI6. Lo ha dichiarato il Servizio di intelligence esterno russo (Svr): “L’attuale capo dell’MI6, Richard Moore, ha pubblicamente esortato i russi a iniziare a lavorare per i servizi di intelligence del Regno Unito e ha promesso protezione ai traditori. Pensa che questo porrà fine al conflitto in Ucraina”, ha affermato l’Svr in un comunicato stampa citato dall’agenzia di stampa Tass. Il servizio di intelligence estero russo ha inoltre affermato che “chiunque conosca un po’ questo argomento può ricordare che la tradizione di lunga data degli anglosassoni è quella di eliminare traditori e disertori stanchi”.

L’Svr ha quindi fatto riferimento ai romanzi di ‘James Bond’ di Ian Fleming, dicendo che ‘M’, il capo di Bond nella serie, “comanda magnificamente” e “in modo intelligente”. L’Svr ha anche fatto riferimento ai ‘Cinque di Cambridge’ e all’agente segreto George Blake, che utilizzò la sua posizione di ufficiale dell’MI6 per spiare per conto dell’Unione Sovietica. “Fate attenzione, colleghi”, ha esortato l’Svr rivolto alle sue controparti britanniche. Tuttavia, “date alcune circostanze, si potrebbe dire che l’attuale leadership dell’MI6 può essere perdonata per tali errori”.

 

Filorussi Crimea: ripreso il traffico ferroviario dopo l’attacco dei droni ucraini

Il traffico ferroviario nel distretto di Krasnogvardeisky in Crimea è ripreso dopo che era stato limitato per motivi di sicurezza a seguito di un attacco di droni ucraini che aveva fatto esplodere un deposito di munizioni. Lo ha scritto su Telegram il governatore filorusso locale, Sergey Aksyonov. In precedenza, il traffico ferroviario era stato limitato ed era stata presa la decisione di evacuare la popolazione entro un raggio di cinque chilometri dall’esplosione.

luciani.2006@libero.it

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