HomeCronaca e AttualitàLA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 74° giorno di guerra

Hamas: “Vogliamo fine guerra e non tregua per ostaggi. Non faremo gioco di Israele”

Hamas è interessato alla fine della guerra e non a una pausa dei combattimenti che possa ”fare il gioco” di Israele, ovvero che consenta il rilascio degli ostaggi e poi la ripresa dei combattimenti. Lo ha dichiarato ad al-Jazeera un esponente dell’ufficio politico di Hamas, Ghazi Hamad, precisando che ”la priorità” dei colloqui in corso è la fine delle ostilità.

”La nostra visione è molto chiara: vogliamo fermare l’aggressione”, ha detto. “Ciò che sta accadendo sul terreno è una grande catastrofe”, ha aggiunto Hamad, sottolineando la “distruzione e le uccisioni di massa” causate dagli attacchi israeliani a Gaza. Non è quindi nell’interesse di Hamas, né dei palestinesi quello di raggiungere ”brevi pause” nei combattimenti. ”Israele prenderà la carta degli ostaggi e poi inizierà una nuova ondata di uccisioni di massa e massacri contro il nostro popolo. Non giocheremo a questo gioco”, ha affermato.

 

Israele: assunto controllo su un quartier generale di Hamas

Nel centro di Gaza Israele ha assunto il controllo su un importante ‘quartier generale’ di Hamas, dentro il quale operava la leadership amministrativa e militare. Include aree utilizzate nel tempo dalle figure principali, fra cui Ismail Haniyeh, Yihia Sinwar e Muhammed Deif, il comandante militare. Lo ha reso noto il portavoce militare israeliano secondo cui il complesso – situato nella ‘Piazza Palestina’, nel rione Rimal – comprende edifici in superficie ed un’estesa rete di tunnel sviluppati in ”una citta’ terroristica sotterranea”. Trovati ”nascondigli, uffici ed anche appartamenti per i dirigenti di Hamas”.

Il cosiddetto ‘Quartiere Elite’ di Hamas – secondo la televisione di stato israeliana Kan – è il complesso dove Sinwar e Deif hanno messo a punto i progetti di attacco del 7 ottobre. Questo quartier generale e’ circondato da negozi, uffici governativi, palazzi residenziali, ed una scuola per bambini non udenti.

Al di sotto – nella descrizione del portavoce militare – c’è un dedalo di tunnel approntati da Hamas sotto alla superficie di Gaza. Vi passa fra l’altro una ”strada strategica sotterranea”, collegata ad altre strutture necessarie per lo svolgimento di attivita’ clandestine. Grazie a questa rete i membri di Hamas potevano spostarsi in totale sicurezza fra diverse zone di Gaza City e raggiungere, secondo il portavoce militare, ‘”altri bastioni terroristici approntati sotto agli ospedali Shifa e Rantisi”.

I militari hanno trovato fra l’altro ascensori che consentivano ai dirigenti di Hamas di scendere rapidamente di 15-20 metri nelle viscere della terra, e anche di restarvi per lunghi periodi in quanto li portavano vicino a magazzini forniti di provviste. Nel corso delle operazioni con cui i militari sono riusciti a perlustrare l’intero complesso, sopra e sotto il livello terrestre, ”sono stati uccisi 600 terroristi”, secondo quanto ha riferito il portavoce militare.

 

Israele: “Possiamo far passare 2mila tir al giorno per Gaza”

“C’é una fila di 200 camion carichi di aiuti umanitari lungo la strada Nitzana-Rafah per Gaza, sono bloccati dalla logistica delle organizzazioni umanitarie e dell’Onu. Israele fa solo l’ispezione dei carichi. Diciamo a chi coordina gli arrivi che bisogna far passare prima la merce deperibile, come il pane, e poi le tende per proteggere gli sfollati palestinesi dalle piogge.  Lanciamo una sfida, noi possiamo far passare anche 2000 tir al giorno”. Lo ha detto in un briefing con i media italiani a Roma la tenente colonnello Or Elrom del Cogat, l’unità israeliana che si occupa del coordinamento degli aiuti umanitari a Gaza.

“Le organizzazioni e l’Onu non stanno facendo abbastanza, lavorano solo con la luce del giorno, i camion restano in attesa e questo non dipende da Israele”, ha spiegato Elrom. Il Cogat ha continuato a occuparsi degli aiuti a Gaza anche dopo il massacro del 7 ottobre “perché facciamo distinzione tra Hamas e civili palestinesi”, ha affermato, “quando parenti e amici in Israele mi chiedono perché Israele continua ad aiutare Gaza dopo quello che ci hanno fatto, rispondo che aiutiamo esseri umani”.

Gli aiuti forniti dal Cogat comprendono la fornitura di acqua, assistenza nell’evacuazione di pazienti anche con malattie che non possono essere curate nelle strutture della Striscia, forniture mediche, cibo, e strutture dove gli sfollati possono essere sistemati. Il Cogat si occupa anche di trasferire in ospedali israeliani bambini palestinesi malati di cancro e persone in dialisi, ha spiegato.

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment