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LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 82° giorno di guerra

Teheran smentisce l’Aiea, nessuna novità sul nucleare

Non è vero che l’Iran abbia aumentato l’attività di arricchimento dell’uranio: a smentire quanto sostenuto dall’Aiea in un rapporto diffuso ieri è stato il capo dell’energia atomica iraniana, Mohammad Eslami, secondo il quale il rapporto di Aiea non contiene “nulla di nuovo”. “Non abbiamo fatto nulla di nuovo e stiamo svolgendo le stesse attività secondo le regole”, ha dichiarato Eslami. Secondo Aiea, invece, l’Iran avrebbe “aumentato la sua produzione di uranio altamente arricchito, invertendo una precedente riduzione della produzione a partire dalla metà del 2023”.

Gli Stati Uniti sono “fortemente preoccupati” per il rapporto Aiea, ha detto un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, aggiungendo che “l’escalation nucleare dell’Iran è ancora più preoccupante in un momento in cui i rappresentanti appoggiati dall’Iran continuano le loro attività pericolose e destabilizzanti nella regione, compreso il recente attacco mortale di droni e altri tentativi di attacchi in Iraq e Siria e gli attacchi Houthi contro navi mercantili nel Mar Rosso”, ha detto il portavoce.

 

Iran all’Onu: “Abbiamo il diritto di rispondere a Israele”

“Ai sensi del diritto internazionale e dello Statuto delle Nazioni Unite, nel momento opportuno che sarà ritenuto necessario, l’Iran si riserva il diritto legittimo di rispondere con decisione” a Israele per l’uccisione del generale delle Guardie della Rivoluzione Seyyed Razi Mousavi, in Siria. Lo ha affermato in una lettera al Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, l’ambasciatore di Teheran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, definendo “un atto terroristico” l’operazione che ha portato alla morte di Mousavi, “a causa di tre missili sparati dalle posizioni del regime israeliano sulle Alture del Golan occupate”.

 

Sullivan riceve il consigliere di Netanyahu: passare a “fase differente” della guerra

Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e il ministro degli Affari strategici israeliani Ron Dermer hanno discusso del passaggio di Israele a “una fase diversa” della sua guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo rende noto un funzionario dell’esecutivo Usa, in condizione di anonimato.

Sullivan ha parlato con l’esponente israeliano vicino al primo ministro Benjamin Netanyahu “della transizione verso una nuova fase della guerra per concentrarsi su obiettivi importanti di Hamas”, secondo la fonte ufficiale americana. Durante l’incontro si è discusso anche di “passi pratici per migliorare la situazione umanitaria e ridurre al minimo il danno arrecato ai civili” a Gaza, e di “sforzi” per promuovere il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani del movimento islamico palestinese.

 

Media: funzionari palestinesi discuteranno al Cairo del dopoguerra a Gaza

Una delegazione di funzionari dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) sarebbe attesa nei prossimi giorni al Cairo per colloqui sul futuro della Striscia di Gaza.

Lo riportano i media israeliani, citando un alto esponente dell’Anp, secondo cui il canale tra l’Egitto e l’autorità è stato aperto dopo che il Cairo ha proposto un piano in tre fasi per porre fine alla guerra che prevede un “dialogo nazionale palestinese” sponsorizzato dall’Egitto volto a porre fine alle divisioni interne alla società palestinese. Il capo dell’intelligence dell’Anp Majed Faraj sarebbe già partito per il Cairo per discutere i termini della proposta egiziana.

 

Netanyahu: Hamas va eliminata, Gaza smilitarizzata

“Hamas, importante emissario dell’Iran, deve essere eliminata”. Lo scrive il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un intervento pubblicato su La Stampa.

“Per raggiungere questo risultato – spiega – è indispensabile che le sue capacità militari siano annientate e il suo dominio politico su Gaza finisca. I capi di Hamas hanno promesso che il massacro del 7 ottobre si ripeterà ‘ancora e ancora’. Per questo motivo, l’eliminazione di Hamas è l’unica risposta proporzionata atta a impedire il ripetersi di simili tremende atrocità”.

Per distruggere Hamas, sostiene Netanyahu, “Israele continuerà ad agire nell’assoluto rispetto della legge internazionale. Si tratta di qualcosa di particolarmente complicato perché usare i civili palestinesi come scudi umani è parte integrante della strategia del gruppo”. Secondo Netanyahu “accusare ingiustamente Israele di queste perdite non fa che incoraggiare Hamas e altre organizzazioni terroristiche di tutto il mondo a usare scudi umani”.

 

luciani.2006@libero.it

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