LA PARTITA DEL LECCE VISTA IL GIORNO DOPO

Il nuovo corso impresso dall’arrivo di mister Liverani alla guida del Lecce ho l’impressione abbia generato nei tifosi salentini uno spirito critico alquanto eccessivo nei confronti della squadra.

Così come in precedenza ho detto e scritto che il complesso di giocatori costruito da Mauro Meluso nel corso di tre calciomercato presentava alcune anomalie ora non credo che improvvisamente gli stessi calciatori siano diventati tanti numero uno in ogni ruolo. Certo fa bene Liverani, e per questo l’ho apprezzato molto nel corso dell’intervista post partita, quando ha evidenziato non i pregi ma i difetti emersi nel corso dei novanta e più minuti della partita; non capisco, invece, i dubbi e le titubanze di molti dopo la vittoriaosa gara contro il Bisceglie. Il Lecce non è il Real Madrid e qualunque avversario del nostro terribile campionato di serie “C” può metterlo in difficoltà. Ieri, il Bisceglie squadra giovane e ben dotata fisicamente e tecnicamente ha sfruttato appieno i propri pregi e solo l’esperienza di Liverani e dei giocatori in campo ha fatto sì che la partita stessa avesse quella fine che tutti ci auguravamo. In questo campionato non c’è molto spazio per gli esteti del calcio ma si vince solo con la pratica, l’arguzia e quel poco di fortuna che nella vita fa sempre bene. Abbiamo sofferto? Bene, meglio così alla fine la vittoria l’abbiamo gustata di più. Questo o quel giocatore non ha reso molto? Lasciamolo in pace ci penserà Liverani ha spronarlo e, nel caso, a redarguirlo, ma noi lasciamolo vivere tranquillo. La serenità aiuta ad ottenere talvolta risultati insperati.

Ora pensiamo a martedì sera e, in quella occasione, cerchiamo di essere tutti più vicini, come la “Curva Nord” alla squadra. Ci sarà da affrontare un’altra battaglia sportiva e speriamo di vincere anche questa volta, giocando anche peggio di sabato, l’importante è: vincere!

Ernesto Luciani