HomeSportLA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – GENOA vs LECCE

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – GENOA vs LECCE

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – GENOA vs LECCE

NON BASTA UN BEL PRIMO TEMPO PER FARE PUNTI A GENOCA

Per l’ennesima volta il Lecce passa in vantaggio ma non porta a cas la vittoria dilapidando punti presiosi

Partita dalla doppia gestione fra Lecce e Genoa.

I giallorossi nel primo tempo non solo hanno controllato come meglio non si poteva un avversario reso pimpante dalla vittoria nella precedente gara esterna ma hanno addirittura da lamentarsi (con se stessi) per un calcio di rigore buttato al vento e per alcune occasioni da rete mancate di poco (clamorosa quella doppia di Almqvist prima e Kaba poi).

Il Lecce ha chiuso il primo tempo meritatamente in vantaggio. Le noti salienti dei primi quarantacinque minuti (non c’è stato recuperao) sono avvenute al 18esimo quando Almqvist entra in area dalla destra e viene steso da Vasquez, con Pairetto che assegna calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Krstović, che calcia forte verso destra dove, però, Martinez si tuffa e respinge.

L’attaccante macedone, però, non ci sta e al 31esimo trova la rete del vantaggio: inserimento centrale palla al piede di Gendrey che tocca per Krstović, il quale dal limite dell’area calcia con il destro e, grazie anche alla deviazione di Vasquez, mette la palla in rete verso il palo di sinistra.

Nella ripresa il Genoa che ha effettuato due sostituzioni preme con convinzione alla ricerca del pareggio che sfiora subito al 47°

con Malinovskyi e Vasquez frenati rispettivamente da Bascherotto e Falcone per poi arrivarci al 70° quando su calcio di punizione battuto da Gudmundsson, respinto dalla traversa, si avventa Retegui che insacca con Baschirotto che non si sa dov’era.

Non basta perché sei minuti dopo con il subentrato Ekuban i padroni di casa passano in vantaggio in un’azione confusa in area di rigore leccese, sfruttata a dovere dai genoani liberi di fare tutto ciò che volevano in area di rigore.

In effetti la mossa vincente alla luce dei fatti sono stati i cambi fatti da Gilardino, in modo particolare l’ingresso di Ekuban che ha creato, con una punizione procurata ed un bel gol messo a segno, i presupposti perché il Genoa capovolgesse il risultato del match a proprio favore.

Ovvio che con questa nuova sconfitta, la terza consecutiva la quinta in sei match la classifica è diventata molto corta ed i punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione, occupata da tre squadre (Verona, Udinese e Cagliari alla pari a 18 punti) si è ridotto a solo tre lunghezze con una sola Società da intercapedine (Sassuolo a 19 punti) per cui bisogna darsi una mossa sin dall’anticipo di venerdì contro la Fiorentina, ieri battuta dall’Inter in casa, e la cosa non si  presenta per nulla facile.

Non è più tempo di parole ma di fatti caso contrario lo scenario da roseo potrebbe diventare di ben altro colore e i Salentini non se lo meritano. Anche ieri sugli spalti oltre 1400 tifosi erano del Lecce e così ogni partita esterna.

Eugenio Luciani


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