HomeL’ANGOLO DEDICATO AL LIBROL’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

TIRA MÒLLA E MESSÈDA LE INDAGINI DEL BAR WILLIAM di Paola Varalli

Un giallo brioso, accattivante, che dalle prime pagine, soprattutto se si è lombardi e si ha affinità col dialetto milanese, troviamo famigliare e accogliente: “Tira mòlla e messéda” è una lettura leggera e misteriosa che si legge con un misto di curiosità e divertimento.

Paola Varalli ha una scrittura che più scorrevole, gergale e particolare non si può. Immerge il lettore in un teatro degli eventi vivo, genuino, con personaggi che ci mettono giusto due righe a entrare nei cuori.

Protagonisti di questo romanzo sono figure comuni, che hanno lo straordinario potere della normalità: Pino l’idraulico naif, Marietto virile e gommista, Viliam il barista psicologo ed Edmonda detta Eddy, una con cui è meglio non litigare. Mi stupisco sempre di come la Varalli usi gli aggettivi per rendere i caratteri e le unicità dei suoi personaggi, che risultano subito comprensibili.

L’intera vicenda comincia per caso, per poi divenire un giallo di quartiere avvincente.

In “Tira mòlla e messéda”, siamo spostati in un tempo passato, sul finire degli anni ’80, e l’autrice ci porta in un mondo che ritroviamo, soprattutto noi ragazzi dai quaranta in su, con un piacere misto a malinconia. Si sa, i tempi andati sono sempre migliori, i ricordi smussano e addolciscono, proprio per questo ho trovato le atmosfere di questo giallo particolarmente piacevoli.

I computer con i file che si registravano sulle cassette e che i più non avevano e non sapevano usare; i primi passi degli aperitivi in quella Milano da bere che qui ritroviamo in una dimensione popolare, meno chic ma verace. Tutto porta la memoria a riattivarsi, anche l’uso del dialetto che oggi va scomparendo. La Varalli mette la parlata milanese nelle pagine e magari non tutti vi sono avvezzi, ma la comprensione non si perde.

Se non si riuscirà a fare una traduzione letterale, il senso sarà comunque chiaro.

Nel romanzo a volte il panorama delle vicende si amplia, inserendo personaggi che all’inizio non si capisce che ruolo abbiano. In realtà tutto è concertato per avere un senso, niente è lasciato al caso e nessuna diramazione della storia è inutile. Sorprese, indagini caserecce, dilettantesche e deliziose, mostrano poi il lato profondo e attento di una trama non banale, ma capace di parlare dei mali della società: anziani soli e a volte maltrattati, persone con problemi di soldi che, nella speranza di una salvezza facile, si ritrovano in guai più grossi.
Alla fine, anche in questa nuova opera, si ritrova la cifra stilistica dell’autrice: divertimento e profondità, per un giallo che è pura delizia e al contempo fa riflettere.

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment