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LECCE: PRESENTATO UFFICILAMNETE FABIO LIVERANI ED IL SUO STAFF

LECCE: PRESENTATO UFFICILAMNETE FABIO LIVERANI ED IL SUO STAFF

Un nuovo corso è iniziato oggi per il Lecce e alla sua guida c’è Fabio Liverani.

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Il nuovo tencico ed il suo stafff, sono stati presentati ufficialmente nel pomeriggio nella Sala Stampa “Sergio Vantaggiato” dello stadio di Lecce. A presentare il neo-tecnico è stato il Ds Mauro Meluso:

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“Con Liverani avevamo raggiunto l’accordo già venerdì, poi ha firmato sabato scorso, mentre il suo staff solo oggi. Ci siamo presi il tempo necessario per le cose con calma per non sbagliare. Allenatore in seconda sarà Manuel Coppola, loro collaboratore tecnico Federico Fabellini. Il preparatore atletico sarà poi Maurizio Cantarelli. Rimangono invece come allenatore dei portieri Luigi Sassanelli ed il preparatore atletico Raffaele Tumolo. Quella trascorsa è stata una settimana particolare e mi corre l’obbligo di ringraziare Roberto Rizzo, mio amico e professionista esemplare, e Primo Maragliulo che ha dimostrato grande attaccamento ai colori sociali. Ringrazio anche Paolo Redavid e Sandro Morello. In una situazione di emergenza, si è riusciti a fare tutto con calma grazie anche all’aiuto di tutti i calciatori, dei grandi professionisti. Abbiamo puntato su Liverani in seconda battuta, ma poi è andato subito al primo posto della lista. Ha sottoscritto con noi un contratto biennale, con rinnovo in caso di promozione. Esiste un rinnovo automatico in caso di Serie B, una clausola per l’eventuale successiva Serie A, ma anche una penale per le rescissioni da entrambe le parti. C’è anche una clausola in caso di promozione, a tutela del mister se avesse offerte più importanti. Speriamo di non doverne più parlare e di pagare il premio promozione“.

Subito dopo è stata la volta di mister Liverani che ha raccontato come è avvenuto il contatto con il club salentino:

 “Abbiamo fatto un paio di incontri e ciò che mi ha spinto ad accettare la proposta del Lecce è stato il progetto intrigante, oltre che una piazza che non ha niente da invidiare a quelle della Serie B. Tutti sperano di essere chiamati il più presto possibile, ma non credevo accadesse così velocemente… I play-off? Abbiamo parlato un po’ e, credo, con grande entusiasmo reciproco abbiamo deciso di intraprendere questo percorso difficilissimo perché vince solo una e dobbiamo arrivare primi alla fine del campionato”.

Per quanto concerne il modulo che preferisce attuare, Liverani ha detto:

“Quando un tecnico inizia a lavorare fin dal ritiro può avere un’idea più precisa e prendere calciatori adatti al proprio modulo. Questa squadra è stata costruita per giocare col 4-3-3 o con il 4-3-1-2 ma, al di là dei numeri, è importante l’interpretazione. Devo valutare i giocatori a mia disposizione e cercare di metterli nelle condizioni di poter dare il massimo il più velocemente possibile. In carriera ho avuto la possibilità di essere guidato da tanti allenatori e fare una classifica non sarebbe giusto. Tuttavia, credo di aver avuto più allenatori bravi, che meno bravi. Ho cercato di prendere il meglio da tutti e farlo mio. Ho preso qualcosa da ciascuno di loro e spero di non ripetere errori che prima vedevo con l’occhio da calciatore”.

Non lo ha cercato solo il Lecce e Liverani chiarisce:

In questo periodo potevo aspettare una chiamata dalla B ma, quando è arrivato il Lecce, per me era importante privilegiare qualcuno che ti sceglie incondizionatamente. In questi giorni ho visto tutte le partite, tranne quella con la Virtus Francavilla che però hanno guardato i miei collaboratori. Quella giallorossa è una squadra competitiva“.

Come pensa di superare il nodo cruciale della Lecce calcistica, il trauma della retrocessione in Lega Pro:

La gestione psicologica del gruppo conta molto e noi dobbiamo crescere, ma dobbiamo allo stesso tempo trasportare i tifosi che abbiamo la fortuna di avere. Dobbiamo fare un percorso insieme. Nessuno può sentirsi colpevole di quello che è successo anni fa. Ognuno si prende le proprie responsabilità e per quello che succede da oggi in poi, ci mettiamo la faccia, ma non possiamo andare nè noi. nè i calciatori sul retroattivo. I tempi cambiano per tutti e non si può rimanere fermi sulle vecchie mentalità”.

Si reputa un sergente di ferro?

I calciatori non devono avere paura di me, ma ricambiare lo stesso rispetto che io ho di loro. Non c’è bisogno del ‘sergente di ferro ma, quando sai chi hai di fronte, capisci che le cose vanno fatte in una certa maniera. Prima troviamo un’intesa e più velocemente andiamo d’accordo. È un campionato difficile, con piazze difficili da affrontare, ma noi abbiamo l’obbligo di dare il massimo ovunque”

Eugenio Luciani

 

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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