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LECCE vs SICULA LEONZIO – Il dopo partita

LECCE vs SICULA LEONZIO – Il dopo partita

Fabio Liverani “La vittoria è gioia. Oggi abbiamo sofferto ma stiamo lavorando sugli errori”

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C’è mancato poco perché fosse di nuovo 3-1 per il Lecce e quel gol in più subito ( ma anche il primo) crea qualche preoccupazione in Fabio Liverani che, nelle dichiarazioni del dopo partita, ne parla eplicitamente dando anche una spiegazione tattica del come e del perché la sua squadra abbia subito quel gol che ha complicato la vita a tutti per l’intero arco della ripresa.

Per il Mister ci sono ancora degli aspetti che non hanno funzionato a dovere nei meccanismi della sua squadra, e su questo ha promesso che si lavorerà con molta attenzione e fermezza nei prossimi giorni; ma Liverani ha espliciatto anche un altro suo dettame di vita sportiva “quando si vince si deve essere felici e gioire della vittoria, non voglio vedere i miei uscire dal campo, dopo aver vinto, se mai soffrendo, a capo basso. Tristi si deve essere dopo una sconfitta. La vittoria è gioia”.

Sulla partita Liverani così si è espresso: “E’ stata una partita particolare, in cui abbiamo fatto bene all’inizio soffrendo troppo nella seconda parte del match. L’errore più grave è stata l’ingenuità che ci ha portato al 3-2 dopo un minuto e venti secondi dall’inizio della ripresa, mentre per il resto più fattori hanno influenzato il nostro calo. Avevamo diversi giocatori stanchi, e ciò ha portato si a determinati cambi sia una difficoltà nel mantenere i ritmi della prima frazione. Senza dimenticare la fisiologica paura di non farcela dopo aver preso il secondo gol. Guardiamo però anche il lato positivo, ovvero che pur nei problemi abbiamo portato a casa i tre punti senza rischiare eccessivamente”.

Il perché di alcune scelte tattiche: “So che giocando con Lepore a destra e Di Matteo a sinistra si può andare incontro a qualche difficoltà sul piano della copertura, ma tra le assenze e gli under che, come fatto da Valeri oggi, devono ancora adeguarsi e approcciarsi alla categoria, abbiamo la coperta un po’ corta. Serve avere pazienza, poitroveremo il giusto equilibrio sia in difesa sia in altri reparti, come un centrocampo e un attacco dove abbiamo tanti giocatori non ancora con i novanta minuti. Tutti devono sapere che serve fare di più, anche perché non voglio vedere giocatori con la testa bassa come accaduta oggi”.

Spiegato anche l’arcano (per i più) della sostituzione di Caturano con Marino: “Il cambio di modulo è derivato dal fatto di aver visto i giocatori stanchi, in difficoltà sotto certi aspetti, dunque ho voluto compattare la squadra e nel finale abbiamo rischiato di meno. Perché ho richiamato Caturano? Credevo avesse meno minuti di Di Piazza, anche se poi è stato proprio il numero 9 ad andare in debito fisico”.

Ernesto Luciani

redazione.lecceoggi@gmail.com

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