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L’ERASMUS VERSO L’AFRICA FA IL PRIMO PASSO

L’ERASMUS VERSO L’AFRICA FA IL PRIMO PASSO

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Nell’ambito della Città del Libro l’Università del Salento guarda a Sud e incontra tre rappresentanti di Università africane. Firmata la dichiarazione d’intenti che porterà alla realizzazione del progetto interculturale

Si è tenuta questa mattina 24 novembre alle 10 nel Comune di Campi Salentina, nell’ambito della manifestazione “Città del Libro”, l’incontro tra l’Università del Salento e le Università africane di El-Tarf e Annaba (Algeria) e l’Università Mohammed V di Rabat in Marocco.

Presenti per le Università: il prorettore vicario Domenico Fazio, la prorettrice, delegata all’internazionalizzazione, Mariaenrica Frigione, il delegato alla comunicazione Stefano Cristante, tutti dell’Università del Salento; la vice rettrice Djelloul Radia dell’Università Chadli Ben Djedid di El-Tarf in Algeria; la professoressa Aicha Beya Mammeria dell’Università di El-Tarf e di quella Badij Moktar di Annaba (Algeria); il professore Zakaria Boudhim del Dipartimento di lingua e letteratura italiana dell’Università Mohammed V di Rabat in Marocco. Per la Città del Libro: il presidente della Fondazione Città del Libro, Cosimo Durante; l’assessora all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia Loredana Capone; il sindaco di Campi Salentina Egidio Zacheo; il direttore artistico della Città del Libro Alessandro Valenti.

Il tema del confronto è stato il progetto di un Erasmus con le Università del Nord Africa e del Mediterraneo. Un’idea nata proprio in seno alla “Città del libro” che da quest’anno è dedicata ad Abramo, riferimento culturale unificante capace di far dialogare le culture, le letterature e i popoli che abitano l’area mediterranea e africana.

Nel progetto, che muove i primi passi, non solo la cooperazione dell’Università del Salento con le Università degli Stati del nord dell’Africa, ma anche con tutti i paesi del bacino del Mediterraneo per creare una collaborazione che abbracci tutti i settori, da quelli scientifico-tecnologici a quelli economico-giuridici, fino a quelli umanistico-sociali. Obiettivo: creare, attraverso lo scambio di studenti e docenti, un dialogo interculturale che diventi il simbolo di una cultura cosmopolita, capace di superare pregiudizi, steccati e barriere e di sviluppare opportunità e solida cooperazione.

Con lo sguardo che dal Sud si rivolge verso il Sud, dopo l’incontro, atto a stabilire i termini generali del progetto, che potrebbe diventare in breve tempo un protocollo d’intesa, i rappresentanti delle quattro università, hanno sottoscritto simbolicamente una dichiarazione d’intenti con la quale si sono impegnati a sottoporre il progetto alla valutazione ed all’approvazione degli organi di governo dei rispettivi Atenei, perché possa diventare operativo nel più breve tempo possibile.

“L’obiettivo è lavorare insieme per creare una rete delle Università che si affacciano sul Mediterraneo – ha spiegato il prorettore vicario dell’Università del Salento, Domenico Fazio. – Non partiamo da zero. Con le Università di El-Tarf e Annaba abbiamo già delle collaborazioni avviate in ambito scientifico, vogliamo consolidarle e cominciare un percorso che comprenda anche l’area umanistica e quella economico-giuridica. Nei prossimi tre anni, questo il periodo che la Città del Libro dedicherà al tema del Mediterraneo, coinvolgeremo Università in Grecia, Albania, Croazia e tante altre, così da costruire una vasta rete di interlocutori. Non solo scambio di docenti, come è avvenuto in passato, ma di studenti e dottorandi, perché il dialogo si allarghi anche alla ricerca e alla didattica”.

“Investire sul dialogo tra i giovani è fondamentale per noi e il vero ponte sono proprio i libri e la cultura – ha dichiarato Loredana Capone, assessora all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia. – In quest’ottica l’alleanza che oggi ci impegniamo a realizzare è uno strumento straordinario perché consente non solo l’incontro e il confronto tra culture e talenti, ma anche di investire in formazione. E su questa cooperazione costruiremo altri strumenti: dal cinema al teatro, alla promozione del territorio”.

“In passato per noi esisteva solo il Marocco, il Maghreb e la Francia. Leggevamo solo Stendhal e Maupassant. L’umanesimo, il rinascimento, gli scrittori italiani erano sconosciuti – ha affermato Zakaria Boudhim dell’Università di Rabat in Marocco. – Oggi abbiamo imparato ad allargare la nostra cooperazione con i paesi del nord del Mediterraneo perché vogliamo andare lontano e crediamo che non sia possibile da soli. Siamo felici di questo progetto che prevede una mobilità orizzontale e verticale fino a comprendere le attività parauniversitarie, perché sappiamo che solo i nostri giovani sono capaci di correggere l’immagine che abbiamo gli uni degli altri, di andare oltre gli stereotipi”.

“L’incontro di oggi è l’ennesimo passo avanti verso una collaborazione già esistente con l’Università del Salento – ha detto Djelloul Radia dell’Università di El-Tarf. – Ci auguriamo che questa dichiarazione d’intenti non resti sulla carta, ma diventi presto concreta e fattiva per sviluppare insieme anche quelle discipline che fino ad oggi non hanno avuto un respiro internazionale”.

“Trasmetterò questo progetto al ministero algerino della cultura – ha promesso Aicha Beya Mammeria dell’Università di Annaba. – Sarà un aiuto importante per raggiungere in breve tempo l’obiettivo di cooperazione internazionale anche in ambito umanistico”.

“Questo Erasmus verso l’Africa sembrava un sogno impossibile da realizzare – ha ammesso Alessandro Valenti. – è un progetto unico in tutta Europa che vede la Città del libro anche come un luogo dove ci si interroga per costruire progetti reali”.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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