HomeCronaca e AttualitàPORTATA A TERMINE DAI CARABINIERI L’OPERAZIONE “TWILIGHT”

PORTATA A TERMINE DAI CARABINIERI L’OPERAZIONE “TWILIGHT”

PORTATA A TERMINE DAI CARABINIERI L’OPERAZIONE “TWILIGHT”

Pneusalento di CAROPPO

Dalle prime ore di questa mattina, un articolato dispositivo del Comando Provinciale di Lecce – con oltre 100 uomini e 35 autovetture –, supportato da un velivolo del 6° Elinucleo carabinieri di Bari e dal Nucleo Cinofili di Modugno (BA)ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e al contestuale sequestro preventivo di beni ex artt. 321 C.P.P. e 12 sexiesl.356/1992, emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo salentino, Dott. Cinzia VERGINE che ha accolto le tesi della P.G. e del Sost. Proc. DDA Alessio COCCIOLI, nei confronti di 23 indagati (22 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso” (art. 416 bis C.P.), concorso esterno in associazione di tipo mafioso(art. 110 e 416 bis C.P.) finalizzata all’usura (art. 644 C.P.), all’estorsione aggravata dall’art.7 L.203/1991 (art. 629 C.P.), alle rapine (628 C.P.), all’esercizio abusivo di attività finanziaria (art. 132 c. 1 D.Lgs. 385/93 testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), al riciclaggio (art. 648 bis C.P.), alle truffe (art. 640 C.P.),allo sfruttamento della prostituzione artt. 3 (n. 2 e n. 8) e 4 (n. 7) L. n.75/58, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 D.P.R. 309/90) e altro.

I provvedimenti cautelari ed ablativi traggono origine da un’altra importante analoga attività d’indagine, denominata SHYLOCK, che ha accertato l’esistenza di un’associazione di tipo mafioso, operante nella provincia di Lecce, dedita all’usura, alle estorsioni e al riciclaggio. È proprio dalle denunce presentate da un imprenditore vittima di usura, e dalle dichiarazioni rese da SCARDICCHIO Alfredo, indagato che decise di collaborare dopo il suo arresto, che nel 2011 prende corpo un altro filone d’indagine. L’attività sviluppatasi  ha permesso l’individuazione di tre distinte associazioni di cui all’art. 416 bis c.p che convivono nello stesso territorio provinciale in virtù di una ‘pax mafiosa’ essa stessa manifestazione e portato della natura delle consorterie, alle quali si affiancano altrettante associazioni con ambiti di operatività ben distinti, sia quanto ad oggetto sociale che quanto a bacino territoriale di utenza, che, tuttavia, registrano un certo grado di osmosi tra gli appartenenti ai diversi sodalizi.

IPEREDICOLA 2

In particolare, le dichiarazioni di SCARDICCHIO disvelavano le prime prove dell’esistenza di un gruppo mafioso, ricollegabile ai fratelli PERSANO e al loro cugino PERSANO Oronzo (già condannato per 416 bis), attivo, tra l’altro, in materia di usura ed abusivo esercizio di attività finanziaria. Con le prime dichiarazioni di SCARDICCHIO, si accertavano le identità delle vittime dell’usura che, con le loro dichiarazioni (20 denuncianti contribuivano a disvelare il panorama criminoso e le connivenze anche di 6direttori di banca compiacenti), contribuivano ad individuare analoga consorteria mafiosa facente capo alla famiglia CAROPPO, nome storico legato alla SCU e al clan denominato “NISI – CAROPPO”. A tali dichiarazioni facevano da riscontro attività tecniche e accertamenti patrimoniali presso le banche dati e gli istituti di credito, nonché innumerevoli servizi di osservazione e pedinamento. Nell’odierna indagine emergeva, inoltre, una frangia di tutto rilievo nel panorama leccese della SCU, e cioè quella legata a BRIGANTI Pasquale detto Maurizio (già condannato per 416 bis) e SPARAPANE Luigi (operante su Galatina), entrambi storici esponenti della SCU. In questa strutturazione orizzontale, che consente di definire la mafia salentina come un “network” di gruppi mafiosi, sono inseriti organicamente soggetti che nel corso del tempo non hanno mai perso aderenza con la “SCU”. A satellite delle organizzazioni descritte vi sono altrettante associazioni per delinquere le quali hanno concorso o comunque favorito gli affari illeciti delle organizzazioni di tipo mafioso.

Le operazioni, che avranno luogo nelle province di Lecce, Roma, Brindisi, Foggia e  Pavia, prevedono l’esecuzione congiunta dei 23 provvedimenti restrittivi, di cui 20per 416 bis;successivamente saranno notificati ulteriori 82 avvisi di conclusione indagini.

Il Nucleo investigativo procederà altresì all’esecuzione di provvedimenti ablativi afferenti: 36 immobili (appartamenti, villette residenziali e terreni); 4 attività commerciali;1 autovettura; 2 SrL;2 imprese individuali; circa 30 rapporti bancari che permetteranno di aggredire il patrimonio accumulato illecitamente dalle famiglie mafiose dei  PERSANO e CAROPPO per un valore, approssimato per difetto, di circa 10 milioni di euro.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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