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PREMIO INTERNAZIONALE AL COMUNE DI LECCE PER IL PARCO DELLE MURA URBICHE

PREMIO INTERNAZIONALE AL COMUNE DI LECCE PER IL PARCO DELLE MURA URBICHE

City_Brand&Tourism Landscape Award Palazzo della Triennale di Milano

Il 20 giugno u.s., nel Salone d’onore del Palazzo della Triennale di Milano, a conclusione del Simposio  Internazionale e Premio sul tema del paesaggio organizzato da Paysage – Promozione e Sviluppo per l’Architettura del Paesaggio  e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, con il patrocinio della Triennale di Milano, si è proceduto all’assegnazione del Premio City_Brand&Tourism Landscape Award 2019.

La Giuria, composta da rappresentanti degli Ordini professionali del Settore, del CNAPPC e docenti presso il Politecnico di Milano, ha assegnato al Comune di Lecce il 1° premio nella  categoria City Landscape per la riqualificazione paesaggistica degli spazi urbani al “ PARCO DELLE MURA URBICHE”.

Il bando, che ha riscosso un grande successo, ha visto la partecipazione al  Premio di  150 progetti pervenuti dalle varie parti del mondo: Italia, Spagna,  Austria, Germania, Olanda, Svizzera, Gran Bretagna, Svezia, Finlandia, Scozia, Slovenia, Argentina, Messico, Australia.

Tra gli oltre  60  progetti candidati nella categoria inerente la riqualificazione del paesaggio urbano, la  Giuria  ha assegnato, con giudizio  unanime, il 1° premio  al  progetto  presentato  dal  Comune di Lecce, con la seguente motivazione:

Per un attento progetto di riqualificazione volto al recupero delle mura storiche che hanno svelato scenari inediti per Lecce. Un delicato intervento paesaggistico che ha saputo ricomporre elementi sinora sconnessi di emergenze architettoniche che si sono originate nel corso degli anni.

Questo importante riconoscimento a livello internazionale è frutto del lavoro svolto dall`Ufficio Centro Storico del Comune di Lecce, nelle persone del dirigente arch. Claudia Branca, dell’arch. Patrizia Erroi, progettista capogruppo e direttore dei lavori, del geom. Giuseppe Paladini e Roberto Costa.  L’ ufficio Comunale è stato affiancato da un gruppo di professionisti esterni con competenze specialistiche in vari campi: il dott. agronomo  Gianluca Tramutola che ha curato la progettazione paesaggistica e la scelta delle specie vegetazionali, l’arch. Andrea Ingrosso, progettista delle opere impiantistiche e di illuminazione artistica, l’ing. Giuseppe Picciolo, progettista delle opere di consolidamento e in acciaio, l’arch. Margherita Caputo, l’arch. Flavio De Carlo, il geom. Antonio Andrioli.

Fondamentale l’apporto del prof. Paul Arthur dell’Università del Salento, che nel corso dei lavori ha curato la direzione scientifica degli scavi archeologici, coordinando l’attività di un gruppo di giovani archeologi, tra i quali Debora Lagatta, Basel Sai, Andrea Starace. 

Importante il ruolo della Soprintentenza BAP di Lecce  nello svolgimento delle  funzioni di Alta sorveglianza, nelle persone del Soprintendente arch. Maria Piccarreta, dell’arch. Giovanna Cacudi e della dott. ssa Daniela Tansella.

Hanno partecipato alla cerimonia di premiazione,  in rappresentanza del Comune e del suindicato gruppo di professionisti:  Patrizia Erroi, Gianluca Tramutola e  Andrea Ingrosso.

Il progetto vincitore del concorso costituisce un’opera portata a compimento, in quanto è stata realizzata dal Comune di Lecce, con buon esito e nei tempi prescritti,  tramite il  finanziamento del POin FERS 2007-2013 “Attrattori culturali, naturali e Turismo” e del  PAC ”Valorizzazione  delle aree di attrazione culturale” .

I lavori di recente conclusi, eseguiti in due lotti successivi dall’impresa Vincenzo Capriello srl e dall’impresa  Mello srl,  hanno consentito di trasformare l’area “ex Carlo Pranzo”, fino a pochi anni fa in uno stato di emarginazione e di degrado, in un parco urbano ad alta valenza storico-monumentale.

Questo articolato progetto di riqualificazione urbana, incardinato sul recupero di un tratto superstite della cinta muraria, ha inoltre dotato la città di Lecce di un nuovo percorso di visita lungo le  Mura cittadine, che  include anche il bellissimo giardino intramoenia di Palazzo Giaconia.

Gli scavi archeologici, oltre a consentire lo svuotamento del fossato, hanno arricchito l’area  di importanti rinvenimenti:  una strada romana, le tracce di fortificazione con relativo fossato di età medievale, le opere in fondazione del Centro Polisportivo “A.Starace” (1924).

Si tratta di resti di emergenze monumentali  risalenti ad epoche diverse, che lo scorrere del tempo aveva obliterato e che ora, invece, accostate le une alle altre, formano  uno scenario urbano pieno di richiami evocativi del passato, che racconta al pubblico cosa è accaduto, in oltre 2000 anni di storia, nell’area adiacente al tracciato della cinta muraria cinquecentesca.

Il restauro delle Mura e gli scavi archeologici hanno consentito la creazione di un singolare paesaggio urbano  pluristratificato, dove protagonista assoluta è la Pietra. La pietra delle mura, la pietra del fossato, la pietra del banco di roccia si fonde, nella sua straordinaria matericità, configurando una  grande opera scultorea a scala urbana.

Ciò che ora emerge è  un paesaggio di pietra affascinante, non chiuso nella sua intrinseca qualità figurativa, ma progettato per diventare elemento  di connessione tra  pezzi di storia della città, che escono dal loro isolamento per arricchire il percorso di fruizione turistico-culturale cittadino di visuali inedite e di intriganti punti di interesse.

All’interno del Parco, tutte le opere necessarie per consentire la connessione funzionale tra i diversi livelli d’uso (passerelle, ringhiere, scale, etc.) sono state realizzate con un diverso materiale: l’acciaio cor-ten, il quale contraddistingue gli interventi contemporanei, progettati secondo linee e trame di massima sobrietà per raccordarsi con l’essenzialità dei luoghi, in un equilibrato alternarsi di trasparenze, vuoti e pieni.

Componente fondamentale dell’intervento è stato l’inserimento di alberi, arbusti, collezioni erbacee e di estese superfici a prato che, al pari degli altri segni contemporanei, è stato calibrato con delicatezza per non alterare le visuali e per ricucire le asperità del paesaggio minerale, immergendo il visitatore in uno spazio verde armonico, accattivante e denso di storia.

Ulteriore componente, imprescindibile nel progetto del paesaggio urbano, è stata l’illuminazione degli spazi recuperati che ha mirato ad esaltare l’omogeneità delle masse murarie della cinta fortificata, che ora riemergono in tutta la loro originaria aggressività e magnificenza all’ingresso nord della città.

Afferma  l’architetto Patrizia Erroi: “ il Parco delle Mura è il risultato di una sintesi tra diversi apporti progettuali, finalizzati a raggiungere, senza esibizioni di sorta, un obiettivo prioritario: fare emergere un bene monumentale di eccezionale valore identitario della città di Lecce, da restituire ai cittadini e ai visitatori internazionali, desiderosi di cogliere nella contemporaneità i messaggi pregnanti del passato”.

“L’impegno attuale degli Uffici, conclude l’arch. Claudia Branca, è ora quello di far seguire all’intervento, riconosciuto a livello internazionale per la sua qualità, una gestione sostenibile degli spazi recuperati, con l’erogazione di servizi congruenti con la valenza storica del sito monumentale”.

“Il lavoro compiuto dall’Ufficio Centro storico, che oggi riceve un giusto e meritatissimo riconoscimento, non rappresenta un punto di arrivo – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Delli Noci – ma innesca ulteriori nuove opportunità per aumentare l’attrattività dell’area urbana posta all’ingresso nord della città, ricca di altri beni culturali da recuperare, che possono arricchire il nuovo percorso di fruizione  turistico-culturale. Si tratta di beni il cui recupero è stato già inserito nel Programma pluriennale delle opere pubbliche, quali un ulteriore tratto della cinta fortificata e l’antistante area comunale ora sede del circolo Tennis  che, dopo l’intervento di recupero architettonico ed ambientale, potranno essere accorpati all’attuale parco delle Mura, raddoppiandone l’estensione fino a raggiungere  Porta Napoli e la parte comunale di Palazzo Giaconia, compresa la riqualificazione ambientale degli spazi pubblici contermini, via Scipione De summa, piazzetta Peruzzi, via Fornello Casale”.  

redazione.lecceoggi@gmail.com

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