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SAGRE E FESTE PATRONALI SEGNALATE DA LECCEOGGI

SAGRE E FESTE PATRONALI SEGNALATE DA LECCEOGGI

ASPETTANDO OGNISSANTI, STORIE DI MORTI E DI SANTI DA INVOCARE

Martina franca – 28 ottobre

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Aspettando Ognissanti, anche quest’anno, sabato 28 ottobre, Passaturi.it torna a proporre la consueta camminata nella città vecchia di Martina Franca dedicata alla cultura immateriale popolare, in particolare, al mondo dei morti la cui commemorazione incomincia dalla notte del 31 ottobre con rituali domestici, per concludersi con solenni e ufficiali celebrazioni sacre il 2 novembre.

La visita guidata

Il nostro percorso comincia dalla Confraternita di Sant’Antonio da Padova, attigua all’ex Convento di San Francesco d’Assisi, dove si visita il sepolcreto situato sotto l’oratorio. Si tratta del più interessante e più antico modello di architettura sepolcrale che sia giunta ai giorni nostri a Martina. Sulle pareti della cappella sepolcrale si conservano dipinti a tempera ottocenteschi commissionati dai confratelli. Risalendo si ammirano le statue in cartapesta dei Misteri di fattura salentina. Infatti la Confraternita di Sant’Antonio da Padova ha l’esclusiva a Martina Franca della processione del Venerdì Santo.

Risalendo da Piazza Mario Pagano entriamo nella città vecchia dalla Porta di San Nicola, un tempo l’accesso principale alla città fortificata, e da qui comincia il tour con varie soste in luoghi dove “usciva lo spirito”, con storie di anime inquiete morte tragicamente e storie di maledizioni che incombono su alcune case. Poi soste in Largo Cappelletti, dove fino agli anni ’50 del secolo scorso si svolgeva per l’occasione la processione del Suffragio; sosta sul sagrato della Chiesa del Carmine, dove è ancora leggibile la lapide che localizza il cimitero ipogeico. Interessante la sosta nella seicentesca Chiesa del Monte Purgatorio, legata anch’essa a una terrificante storia di morti e di vivi. Una sant’Orsola appare con le undici vergini in una tela a ricordare ai suoi devoti che tre giorni prima della morte li avviserà in sogno. Giganteggia in un’altra tela la figura di san Michele Arcangelo mentre consegna un’anima defunta alla Madonna della Grazia.

E poi, storie di vivi che si auto seppellivano, aspettando la morte in un cimitero urbano adiacente alla Basilica di San Martino, e storie di quell’universo di “piccolo popolo” animato da u Munachìdde, a Jurie, u Spirde, u Nannùrche e u Mamone, tutti protagonisti di quel mondo occulto che abitavano case e luoghi, generando terrore e incubi notturni. Un percorso per rispolverare e dare risalto al folclore popolare più autentico intorno alla commemorazione dei Morti, lontano, per fortuna, dal gusto kitsch diffuso dalla tradizione giunta da oltreoceano, che la notte del 31 ottobre ha popolato le strade con pseudo-paurosi morti viventi. Per finire, visita al “pensatoio” di uno studioso di alchimia, esperto di esoterismo, che ci svelerà i simbolismi della carta della morte nei Tarocchi, l’Arcano senza nome, un memento mori che fa riflettere sulla fugacità della vita.

E’ previsto il contributo di un ricercatore di tradizioni popolari, Damiano Nicolella, che reciterà poesie dialettali sul tema della morte e racconterà aneddoti su alcuni luoghi da visitare.
Web: www.passaturi.it

Martina Franca (Taranto) – Città vecchia – ore 16:30 – ingresso con prenotazione – Info. 320.5753268

redazione.lecceoggi@gmail.com

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