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SCOPERTE DALLA FINANZA DIVERSE IMBARCAZIONI DI ITALIANI CHE BATTONO BANDIERE ESTERE

SCOPERTE DALLA FINANZA DIVERSE IMBARCAZIONI DI ITALIANI CHE BATTONO BANDIERE ESTERE

La continua azione investigativa alla ricerca di una particolare categoria di evasori fiscali, quelli che posseggono natanti di notevoli proporzioni ma battenti bandiera diversa da quella tricolore italiana, produce sempre nuove scoperte.

La Guardia di Finanza Sezione Operativa Navale di Gallipoli, grazie al lavoro dei suoi militari, ha individuato nel basso Salento diverse imbarcazioni da diporto battenti bandiera estera, di fatto però, appartenenti a cittadini italiani.

La successiva verifica degli obblighi fiscali che disciplinano la proprietà di imbarcazioni all’estero, nell’ambito del cosiddetto “monitoraggio fiscale”, ha consentito alle Fiamme Gialle di riscontrare la mancata compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi da parte dei titolari, per un valore complessivo di circa 350mila euro.

In particolare, sulla scorta della documentazione acquisita e delle risultanze emerse dalle banche dati, i finanzieri hanno accertato che le unità da diporto sottoposte a controllo (battenti bandiera estera) sono risultate completamente sconosciute al fisco.

L’omessa dichiarazione dei natanti, riferita agli ultimi cinque anni d’imposta, comporterà l’irrogazione di sanzioni amministrative.

Il considerevole numero di bandiere estere issate sulle imbarcazioni da diporto di proprietà di cittadini italiani è riconducibile al fenomeno detto “flagging out”, attraverso il quale molti proprietari barche, in alcuni casi yacht di lusso, preferiscono “emigrare”, solo sulla carta, verso registri navali esteri, dismettendo così la bandiera nazionale, nel tentativo di realizzare una notevole riduzione dei costi di gestione e di sicurezza della navigazione e di occultarne il possesso al fisco italiano.

luciani.2006@libero.it

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