HomeCronaca e AttualitàSCOPERTO E DENUNCIATO DAI CARABINIERI FORESTALI UN BRACCONIERE DI NARDÒ

SCOPERTO E DENUNCIATO DAI CARABINIERI FORESTALI UN BRACCONIERE DI NARDÒ

SCOPERTO E DENUNCIATO DAI CARABINIERI FORESTALI UN BRACCONIERE DI NARDÒ

Abbatte allodole delle campagne con l’ausilio di richiami vietati. Controlli a tappeto contro l’uso dei registratori 

Purtroppo nelle campagne salentine l’inveterato malcostume di esercitare l’attività venatoria all’avifauna utilizzando richiami elettroacustici, riproducenti il verso delle diverse specie ed espressamente vietati resiste ancora diffusamente. La delicata problematica è espressamente disciplinata dalla Legge n. 157 del 1992.

Per tale ragione, i Nuclei Carabinieri Forestali, coordinati dal Gruppo di Lecce-Brindisi, in questo periodo, stanno profondendo il massimo sforzo in servizi a tappeto sul territorio per contrastare il fenomeno.

Già numerosi apparecchi sono stati sequestrati dall’inizio della stagione venatoria corrente, individuati meticolosamente benché opportunamente occultati e, in alcuni casi, “ancorati” al suolo attraverso blindature in malta cementizia.

Si rammenta che la stagione venatoria, quest’anno, è iniziata il 17 Settembre u.s. e terminerà il 31 gennaio 2024.

L’ ultimo episodio si è verificato nelle campagne di Nardò, in località “Critazzi”, dove i Carabinieri del Nucleo Forestale di Gallipoli, durante un servizio mirato di contrasto allo specifico settore, hanno riconosciuto il caratteristico verso emesso e ripetuto dal richiamo elettromagnetico.

Dopo aver individuato l’apparecchio, è stato rintracciato anche il probabile proprietario, un cacciatore della zona, che aveva da poco abbattuto 4 esemplari di allodola.

La selvaggina, il fucile e le munizioni al seguito sono state sottoposte a sequestro penale, mentre il presunto bracconiere è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce.

Si rammenta che, in merito all’ uso dei richiami elettroacustici, la legge ne dispone la confisca contestualmente alla sentenza di condanna.

Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che il soggetto de quo è persona sottoposta ad indagini e, quindi, presento innocente fino a Sentenza Definitiva.

E’ d’uopo rammentare che la peculiare tematica, molto sentita ed avvertita anche nella nostra Regione, è costantemente posta al centro dell’attenzione dell’Arma dei Carabinieri attraverso la specialità Forestale

 

luciani.2006@libero.it

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