HomePoliticaVaccinazioni, Zullo replica ad Amati e Pd: “Non è un tema da guerra di religione ma un tema serio, anzi serissimo”

Vaccinazioni, Zullo replica ad Amati e Pd: “Non è un tema da guerra di religione ma un tema serio, anzi serissimo”

Vaccinazioni, Zullo replica ad Amati e Pd: “Non è un tema da guerra di religione ma un tema serio, anzi serissimo”

VACCINI

Nota del presidente regionale di Noi con L’Italia-Direzione Italia, Ignazio Zullo:

“Vedo alcuni colleghi promuovere una crociata pro vax per contrastare tendenze no vax. A loro dico che il tema delle vaccinazioni, se affrontato in questo modo, produrrà ancor più confusioni e smarrimenti nei genitori.

Iniziamo con il distinguere gli eventi che si sono accavallati in queste ore: da una parte attraverso il decreto milleproroghe si fa slittare di un anno l’obbligo vaccinale dell’infanzia per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e ai nidi  e dall’altra l’impugnativa del Governo dinnanzi alla Corte Costituzionale della Legge Regionale Pugliese che impone l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.

Per quanto mi riguarda, l’impugnativa del Governo non ha nulla di politico ma riveste carattere tecnico-giuridico ed è un’impugnativa sacrosanta in quanto la Legge Regionale votata dai consiglieri che oggi promuovono la crociata è in contrasto con l’art. 32 e l’art. 117 della Costituzione poichè la potestà di legiferare sui LEA e sui trattamenti sanitari obbligatori appartiene allo Stato e non alle Regioni.

Quanto alla proroga, non la condivido ma occorre fare delle valutazioni politiche: è frutto del furore ideologico o è una necessità dei genitori che molto spesso ( ed in Puglia è così) hanno difficoltà a vaccinare i bambini per carenze, inefficienze, strutture inadeguate e carenze di personale? E come sono organizzati i servizi per informare, dissipare dubbi, eliminare paure e falsi pregiudizi? La pena della mancata vaccinazione per colpa dei genitori o dei servizi è in capo al bambino che non è accettato nelle scuole o nei nidi. E può un bambino soffrire interruzioni del percorso didattico-educativo per colpa degli adulti? Tutte domande che pretendono risposte e non guerre di religione.

Da medico igienista e medico militare sono stato un vaccinatore a tutto spiano e sono e resto pro-vaccini ma non per questo faccio una battaglia “contro gli aguzzini del popolo” -che brutta espressione, più populistica dell’intero mondo populistico di Grillo.

Non mi sento nemmeno complice degli “aguzzini del popolo” se non mi esimo dal raccontare le tante doglianze che ricevo da parte dei genitori sull’igiene e il decoro degli ambulatori vaccinali, sui giorni e sugli orari di accesso, sulla predisposizione all’ascolto degli operatori che in un’ora devono esaurire il compito vaccinale in un Comune per correre in altro Comune per un’altra ora e così via nel corso della giornata dedicata alle vaccinazioni.

C’è un lavoro da fare che è quello di coniugare obbligo per i nuovi nati e per l’infanzia (sacrosanto) con il rafforzamento della cultura vaccinale e della compliance con la vaccinazione.

Ma questo non può essere fatto con le crociate delle guerre di religione. Serve serietà e responsabilità”

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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