HomePoliticaIN VISTA DELLE AMMINISTRATIVE 2017 SEVONO FATTI CONCRETI E NON PAROLE VUOTE

IN VISTA DELLE AMMINISTRATIVE 2017 SEVONO FATTI CONCRETI E NON PAROLE VUOTE

IN VISTA DELLE AMMINISTRATIVE 2017 SEVONO FATTI CONCRETI E NON PAROLE VUOTE

GIORGIO PALA

Si sente sempre più parlare di dichiarazioni d’intenti volte a costruire un centrodestra unito in vista delle elezioni amministrative del 2017, ciò che bisogna sottolineare però è quanto le medesime parole siano state spese già prima del turno elettorale di quest’anno, salvo poi portare ad un nulla di fatto tranne che nel comune di Gallipoli (dal risultato comunque catastrofico).

Sarebbe dunque l’ora che tutti i dirigenti politici che si riempiono la bocca con la parola “rinnovamento” lo attuassero davvero, prima di essere travolti dall’ondata di civismo di centrodestra che ha portato alla ribalta il giovane sindaco di Nardò Mellone, a cui vanno i miei più sinceri auguri.

Oggi si parla di programmi elettorali, di liste pulite, di candidati validi, di unità della coalizione e di volti nuovi: mi pare strano però che le nostre decine di appelli ad una convention unitaria del centrodestra leccese siano rimaste inascoltate.

Torniamo dunque a riproporre, con sempre maggiore forza e senza temere di essere ripetitivi vista la bontà d’animo delle nostre azioni, gli stati generali del centrodestra leccese, con un ordine del giorno che andiamo ad esplicare.

Dobbiamo parlare di cosa si è fatto di positivo in quasi 20 anni di governo cittadino ma dobbiamo avere l’umiltà di capire in cosa si è sbagliato, su quali tematiche andava posta maggiore attenzione e su come riavvicinare una parte di elettorato che oggi non va più a votare.

Dobbiamo elaborare come conseguenza un programma chiaro e semplice, articolato in massimo 20 punti concreti e dal forte impatto, senza abbandonarsi alla più banale demagogia.

Dobbiamo coinvolgere tutte le sigle partitiche, mettendo da parte vecchi rancori ed unendo non soltanto i principali interpreti leccesi (CoR e FI) ma anche i partiti più piccoli (da FdI e AP a NCS).

Dobbiamo invitare tutti i movimenti civici, espressione più di un politico di riferimento che di un partito, che hanno fatto la nostra forza nel 2012 e che sono diventati fondamentali nel 2016: oggi a livello locale le liste civiche sono l’ossatura fondamentale e dobbiamo prendere esempio da quanto accaduto a Nardò, invitando il sindaco Mellone al tavolo organizzativo della convention.

Dobbiamo creare liste “vergini” accanto a quelle canoniche, senza candidati che siano già in politica, dando ai cittadini la possibilità di scegliere un’alternativa fresca rispetto alle solite facce.

Dobbiamo avere il coraggio di rinnovare, senza la paura di proporre volti giovani e puliti che abbiano insita una genuina passione per la politica: la sfida con i grillini si vince categoricamente in questo modo.

Dobbiamo infine, come elemento essenziale, individuare un candidato sindaco (con le primarie se non si trova un accordo che convinca tutti coloro i quali siederanno al tavolo) che sia un fuoriclasse, che sia onesto e che sia una persona ben voluta da tutti i leccesi.

Questo deve essere il manifesto del centrodestra leccese che sarà in grado di vincere ancora le prossime amministrative, un centrodestra coraggioso e conscio di avere come unico rivale credibile sé stesso.

Giorgio Pala

Presidente associazione Carpe Diem

redazione.lecceoggi@gmail.com

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