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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Sabato 14 Aprile 2018

Quindicesima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 104 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 261

A Roma il sole sorge alle 05.31 e tramonta alle 18:49 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 05.21 e tramonta alle 18:39 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Abbondio        

ACCADDE OGGI: 1900 – La prima esposizione universale del Novecento:

paris_1900

Una finestra sul secolo appena trascorso attraverso una panoramica delle principali invenzioni tecnologiche e istanze artistiche. Così Parigi, ritoccata dalla modernità nel suo fascino immortale, salutò l’arrivo del ‘900.

Nel pieno della seconda rivoluzione industriale (1870-1920), la Francia confermava la vocazione di laboratorio ideale per i nuovi ritrovati della tecnologia e per tutte le espressioni dell’ingegno umano. Prova n’è il fatto che di dodici “esposizioni universali”, ufficialmente riconosciute dal BIE (Bureau International des Expositions, in italiano “Ufficio Internazionale delle Esposizioni”), quattro si erano tenute nella location parigina, mentre all’acerrima rivale Londra n’erano toccate due soltanto.

L’EXPO d’inizio secolo premiò nuovamente la “città della Senna” e questa volta si trattava di un evento epocale, sia per la quantità e la qualità del patrimonio esposto, sia per il livello di modernità che la capitale si apprestava a raggiungere in vista del prestigioso appuntamento. Dieci anni dopo l’inaugurazione della celebre Torre Eiffel, altre opere erano in cantiere e promettevano una significativa trasformazione dell’assetto urbano.

Dalle stazioni ferroviarie di Gare de Lyon e Gare d’Orsay (oggi sede del Museo d’Orsay) ai padiglioni espositivi di Grand Palais e Petit Palais. Di maggiore impatto sui turisti e sulla qualità dei trasporti cittadini si rivelò la nuova metropolitana (tra le prime in Europa), che tagliava la città da est ad ovest. La linea venne completata in tempo per l’inaugurazione dell’Exposition Universelle del 14 aprile.

Una delle prime opere che stupì i visitatori fu la gigantesca ruota panoramica che con i suoi 100 metri d’altezza, detenne il record per quasi un secolo (sebbene fu demolita nel 1920). Tutta intorno Parigi appariva in uno spettacolo di luci che celebrava il trionfo dell’elettricità. Ecco spiegato il boom di presenze per l’EXPO, oltre cinquanta milioni di visite, che solo un’altra esposizione (Osaka 1970) fece registrare.

Dentro le aree espositive si poterono ammirare brevetti di portata tecnologica epocale. In primis il motore diesel alimentato da olio di arachidi, brevettato dal francese Rudolf Diesel, che solo trent’anni più tardi trovò applicazione nel settore automobilistico. Ma il maggiore riconoscimento venne assegnato alla prima scala mobile commerciale, realizzata dall’inventore americano Charles Seeberger per la Otis Elevator Company (società costruttrice del primo ascensore).

Non meno clamore suscitarono due invenzioni legate alla comunicazione e all’intrattenimento. Da un lato il cinematographe dei fratelli Lumiere, con il quale vennero proiettati alcuni cortometraggi su un grande schermo (16 m per 21 m). Dall’altro il Telegraphone dell’ingegnere danese Valdemar Poulsen, un registratore magnetico a filo, il cui funzionamento fu dimostrato registrando la voce dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria; tutt’oggi è considerata la più antica registrazione audio magnetica esistente.

Nel settore dell’arredo e delle decorazioni si affacciò il nuovo gusto dell’Art Nouveau, con mobili moderni, arazzi e oggetti d’arte caratterizzati da linee curve e ornamenti di tipo vegetale o floreale. Principale fonte d’ispirazione furono le immagini orientali e più di tutte le stampe giapponesi. Di qui la tendenza si affermò nel campo delle arti figurative e in architettura.

Tra i manufatti artistici riscossero enorme successo piccole bambole di legno vestite secondo la tradizione contadina russa: fu l’esordio delle matryoshka, ideate dall’industriale e collezionista d’arte Savva Mamontov. Premiate a Parigi con la medaglia di bronzo, quale simbolo della tradizione russa, da quel momento cominciarono ad essere prodotte su larga scala ed esportate in tutto il mondo.

EVENTO SPORTIVO: 1907 – Prima edizione della Milano-Sanremo:

In una fredda e piovosa mattina dell’aprile 1907, la partenza slitta dalle 4.30 alle 5.15, ma solo 33 dei 62 iscritti sono pronti, all’Osteria della Conca Fallata (alla periferia di Milano lungo il Naviglio Pavese), per dare inizio alla prima “Milano-Sanremo”.

Comincia così la prestigiosa storia della “Classica di Primavera”, la gara ciclistica che apre la stagione e che da oltre un secolo vede pedalare, lungo il suo percorso di quasi 300 km, i più grandi campioni del ciclismo, come il sette volte vincitore Eddy Merckx.

Dopo 281 chilometri, pedalando alla media di 26 km/h, il francese Lucien Petit Breton taglia per primo il traguardo. Nel 1909, Luigi Ganna è il primo vincitore italiano della Sanremo e, fino al 2018, l’Italia è prima con 51 vittorie (dopo quella del 2006 di Filippo Pozzato, è Vincenzo Nibali a tagliare per primo il traguardo nel 2018), seguita dal Belgio con 20 e dalla Francia con 13.

NACQUERO OGGI:

1967 – Nicola Berti – ex calciatore

1982 – Silvio Muccino – regista/attore

1990 – Adriana Fontana – olimpionica

LA FRASE CELEBRE

Se si spezza un osso di qualcuno, si spezzerà il suo osso. (Hammurabi)

IL PROVERBIO:

D’Aprile va il villano ed il gentile

IL SEGNO ZODIACALE: Ariete dal 21 marzo al 20 aprile

Personalità: L’Ariete ha personalità attiva e dinamica. Spinge sempre a fondo l’acceleratore nella realizzazione di un’impresa o di qualsiasi altra cosa, l’importante per lui è arrivare primo. La sua natura lo  porta ad ogni genere di attività, anche se talvolta dovrebbe evitare le imprese rischiose o azzardate. Per lui, coraggioso fino alla temerarietà, questo consiglio cadrà nel vuoto. Le mezze misure sono sconosciute al suo temperamento, “o tutto o niente” è il suo motto; sa essere estremo.

Amore: I suoi amori sono una serie di colpi di fulmine, di rotture e di riconciliazioni. I suoi sentimenti esplodono all’improvviso e incendiano tutto quello che incontrano. Seduce con passione e, se qualcuno gli oppone resistenza, è capace di qualsiasi prodezza per conquistarlo. Il fuoco della sua passione con la stessa facilità con cui divampa, si spegne.

Lavoro: All’Ariete piace comandare per cui un lavoro da subalterno va decisamente stretto. L’Ariete è un capo e, come tale, è nato per dirigere, che sia poi un’azienda o un reggimento non fa grande differenza, l’importante è dare ordini, ed i suoi devono essere rispettati, altrimenti va su tutte le furie. Se non sarà capitano d’industria o generale d’armata, comunque, potrà scegliere di fare il libero professionista o qualsiasi altro lavoro in cui siano necessarie prontezza di spirito e intraprendenza. È inutile che tenti la strada dell’impiego fisso, le occupazioni noiose e programmate non fanno per lui.

Salute: Le parti del corpo collegate al suo segno sono: l’area della masticazione, il sistema visivo, olfattivo, uditivo, l’area cervicale e facciale. Le sue patologie riguardano pertanto queste zone, i suoi frequenti mal di testa sono in gran parte dovuti ad un’eccessiva tensione nervosa, legata alla sua aggressività. La sua vitalità lo porta a sopravvalutare le sue forze e quindi abusa della sua salute. Il fosfato di potassio è il suo sale cellulare, che restituisce una parte di quel vigore intellettuale che l’Ariete spende in abbondanza.

I DOODLE DI GOOGLE: La fotografia e Robert Doisneau:

Bambini di strada che giocano, innamorati che si baciano, cani e gatti presi in situazioni insolite. Scene di vita quotidiana della periferia parigina rese immortali dall’obiettivo di Robert Doisneau, uno dei più apprezzati fotografi del XX secolo. Formatosi all’école Estienne di Chantilly e alla bottega dello scultore André Vigneau, ebbe il suo primo incarico alle officine della Renault, in qualità di fotografo industriale.

Alla fine della Seconda guerra mondiale, iniziò la collaborazione con l’agenzia Rapho (specializzata nella fotografia umanista), che durò per circa mezzo secolo. Risale al 1950 il suo scatto più famoso realizzato per la rivista americana Life: si tratta del “Bacio davanti all’hotel de Ville”, ripreso insieme ad altre foto nel doodle globale pubblicato da Google nel 2012, per salutare il 100° della nascita di Doisneau.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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