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BASKET: Il Toro Sfiora L’impresa

BASKET: Il Toro Sfiora L’impresa

La corazzata Trapani trema, ma alla fine porta a casa la partita di misura (76-77)

Un peccato. Hdl Nardò Basket sfiora l’impresa con il fortissimo Sport Invest Trapani, a lungo in sofferenza sul parquet bollente del Pala San Giuseppe di Lecce. Nell’uovo granata in questa notte pasquale c’è l’orgoglio di una prova largamente convincente, ma anche il rimpianto di ciò che poteva essere e non è stato. Ma quando il Toro è questo, è squadra competitiva. Anche al cospetto della prima della classe. A lungo aggrappata a Smith, autore di una prestazione enorme, la squadra di Dalmonte firma una delle sue partite migliori, anche se senza punti. Proiettando convinzione e rabbia agli ultimi tre atti della fase a “orologio”.

La cronaca. Iannuzzi è in panchina per onor di firma, Smith e Nikolic sono in condizioni non perfette. Dalmonte manda sul parquet all’inizio Parravicini, La Torre, Baldasso, Stewart jr. e Donda. Trapani cerca subito di imporre un ritmo vertiginoso al match, Nardò risponde con buona aggressività e con azioni offensive ordinate. Parravicini sembra trovare sentieri facili nel cuore della difesa siciliana con due penetrazioni vincenti. Nikolic rileva Stewart jr. con due falli, Smith entra al posto di La Torre. Gli ospiti iniziano ad accumulare punti preziosi di vantaggio (+8). Smith debutta sul tabellino perforando il muro di Marini e Mobio, ma il fattore principale della sfida è lo strapotere assoluto di Horton a rimbalzo. Mollura a contatto con Smith si libera dell’americano con una sbracciata, tecnico sacrosanto e libero di Baldasso per il -6. Poi la bomba centrale di uno Smith ispirato sigla il -3 prima della risposta con la stessa moneta di Renzi. L’epilogo della prima frazione è 20-26. È durissima, ma c’è partita.

Maspero inaugura il secondo quarto con una bella incursione centrale. Trapani adesso è meno efficace rispetto ai primi minuti e accumula qualche fallo di troppo. Quando Smith infila la tripla del 25-26 il Pala San Giuseppe fa salire la temperatura. Ferrara fa 26-26 dalla lunetta, Diana avverte il pericolo e rispedisce in campo Horton. Subito rimbalzo e canestro per lui. Dalmonte mischia le carte con Parravicini e Stewart jr., i granata difendono con intensità straordinaria e Trapani fa decisamente più fatica. Si sblocca Stewart jr., segna anche Maspero che fa girare la testa a Notae. Il match non è più a senso unico. Poi esce La Torre per una distorsione. Due bombe di Trapani rimettono qualche punto di divario tra le due squadre, ma il mismatch è sempre nel pitturato con la potenza senza limiti di Horton. Il 41-44 di metà partita fa decisamente sperare.

Trapani riparte con argini difensivi più alti, ma anche con una ritrovata confidenza con i tiri dall’arco. Lo scatto vale il +9, con il Toro impreciso al tiro. Entra Smith e si vede, l’americano va a segno a ripetizione, sarà acciaccato ma stasera è anche molto prolifico. I siciliani, però, rispondono colpo su colpo. Rientrano Ferrara e Nikolic, Dalmonte cerca di limitare i cannonieri in maglia nera. Hdl resta pienamente nella partita, il vantaggio degli avversari non è mai incolmabile in questa fase. Smith è incontenibile, tanto quanto i cecchini di Diana dalla lunga distanza. Parravicini rifiata, rientra Maspero. Il Toro tiene. L’ultimo parziale è 64-66.

È la notte degli eroi o quasi, Ferrara inchioda subito il punteggio sul 66-66. Si gioca in una bolgia, Stewart jr. e di nuovo Ferrara da sotto firmano il primo, incredibile, +4 granata. Trapani incontra a Lecce fantasmi forse mai visti quest’anno. Segna il solito Horton, Marini fa il quarto fallo ed esce scalciando il tabellone di bordo campo. L’atmosfera è bollente. Un commovente Smith va in panchina con quattro falli, sfinito. Il numero 3 non ne ha più, ma i 35 punti di giornata sono un giacimento inestimabile. Nikolic si guadagna la copertina con una stoppata a Horton, che si guarda intorno smarrito. Lo stesso Horton poco dopo fallisce il pari dalla lunetta (70-69) e Ferrara lo punisce in contropiede (72-69). Quella granata adesso è una difesa pazzesca, un altro possesso siciliano finisce infruttuoso al 24esimo secondo. Nardò è avanti di due punti, ma sembrano un patrimonio a 1′ 43″ dalla fine. Pullazi fa 3/3 ai liberi e Trapani rimette il naso davanti. Maspero scippa Rodriguez e va a segnare, di nuovo +1 per Hdl proprio quando rientra Smith. Horton è umano, ma non troppo. Sbaglia due liberi, poi dopo l’errore di Nardò in attacco segna in schiacciata. 76-77 Trapani e timeout a 7 secondi dalla fine. Il tentativo finale di Smith va a vuoto, tra Nardò e l’impresa restano pochi, dolorosissimi, centimetri.

È una Pasqua amara, amarissima per il Toro. Grande al cospetto dei grandissimi, ma non è stato abbastanza.

La corazzata Trapani trema, ma alla fine porta a casa la partita di misura (76-77)

Un peccato. Hdl Nardò Basket sfiora l’impresa con il fortissimo Sport Invest Trapani, a lungo in sofferenza sul parquet bollente del Pala San Giuseppe di Lecce. Nell’uovo granata in questa notte pasquale c’è l’orgoglio di una prova largamente convincente, ma anche il rimpianto di ciò che poteva essere e non è stato. Ma quando il Toro è questo, è squadra competitiva. Anche al cospetto della prima della classe. A lungo aggrappata a Smith, autore di una prestazione enorme, la squadra di Dalmonte firma una delle sue partite migliori, anche se senza punti. Proiettando convinzione e rabbia agli ultimi tre atti della fase a “orologio”.

La cronaca. Iannuzzi è in panchina per onor di firma, Smith e Nikolic sono in condizioni non perfette. Dalmonte manda sul parquet all’inizio Parravicini, La Torre, Baldasso, Stewart jr. e Donda. Trapani cerca subito di imporre un ritmo vertiginoso al match, Nardò risponde con buona aggressività e con azioni offensive ordinate. Parravicini sembra trovare sentieri facili nel cuore della difesa siciliana con due penetrazioni vincenti. Nikolic rileva Stewart jr. con due falli, Smith entra al posto di La Torre. Gli ospiti iniziano ad accumulare punti preziosi di vantaggio (+8). Smith debutta sul tabellino perforando il muro di Marini e Mobio, ma il fattore principale della sfida è lo strapotere assoluto di Horton a rimbalzo. Mollura a contatto con Smith si libera dell’americano con una sbracciata, tecnico sacrosanto e libero di Baldasso per il -6. Poi la bomba centrale di uno Smith ispirato sigla il -3 prima della risposta con la stessa moneta di Renzi. L’epilogo della prima frazione è 20-26. È durissima, ma c’è partita.

Maspero inaugura il secondo quarto con una bella incursione centrale. Trapani adesso è meno efficace rispetto ai primi minuti e accumula qualche fallo di troppo. Quando Smith infila la tripla del 25-26 il Pala San Giuseppe fa salire la temperatura. Ferrara fa 26-26 dalla lunetta, Diana avverte il pericolo e rispedisce in campo Horton. Subito rimbalzo e canestro per lui. Dalmonte mischia le carte con Parravicini e Stewart jr., i granata difendono con intensità straordinaria e Trapani fa decisamente più fatica. Si sblocca Stewart jr., segna anche Maspero che fa girare la testa a Notae. Il match non è più a senso unico. Poi esce La Torre per una distorsione. Due bombe di Trapani rimettono qualche punto di divario tra le due squadre, ma il mismatch è sempre nel pitturato con la potenza senza limiti di Horton. Il 41-44 di metà partita fa decisamente sperare.

Trapani riparte con argini difensivi più alti, ma anche con una ritrovata confidenza con i tiri dall’arco. Lo scatto vale il +9, con il Toro impreciso al tiro. Entra Smith e si vede, l’americano va a segno a ripetizione, sarà acciaccato ma stasera è anche molto prolifico. I siciliani, però, rispondono colpo su colpo. Rientrano Ferrara e Nikolic, Dalmonte cerca di limitare i cannonieri in maglia nera. Hdl resta pienamente nella partita, il vantaggio degli avversari non è mai incolmabile in questa fase. Smith è incontenibile, tanto quanto i cecchini di Diana dalla lunga distanza. Parravicini rifiata, rientra Maspero. Il Toro tiene. L’ultimo parziale è 64-66.

È la notte degli eroi o quasi, Ferrara inchioda subito il punteggio sul 66-66. Si gioca in una bolgia, Stewart jr. e di nuovo Ferrara da sotto firmano il primo, incredibile, +4 granata. Trapani incontra a Lecce fantasmi forse mai visti quest’anno. Segna il solito Horton, Marini fa il quarto fallo ed esce scalciando il tabellone di bordo campo. L’atmosfera è bollente. Un commovente Smith va in panchina con quattro falli, sfinito. Il numero 3 non ne ha più, ma i 35 punti di giornata sono un giacimento inestimabile. Nikolic si guadagna la copertina con una stoppata a Horton, che si guarda intorno smarrito. Lo stesso Horton poco dopo fallisce il pari dalla lunetta (70-69) e Ferrara lo punisce in contropiede (72-69). Quella granata adesso è una difesa pazzesca, un altro possesso siciliano finisce infruttuoso al 24esimo secondo. Nardò è avanti di due punti, ma sembrano un patrimonio a 1′ 43″ dalla fine. Pullazi fa 3/3 ai liberi e Trapani rimette il naso davanti. Maspero scippa Rodriguez e va a segnare, di nuovo +1 per Hdl proprio quando rientra Smith. Horton è umano, ma non troppo. Sbaglia due liberi, poi dopo l’errore di Nardò in attacco segna in schiacciata. 76-77 Trapani e timeout a 7 secondi dalla fine. Il tentativo finale di Smith va a vuoto, tra Nardò e l’impresa restano pochi, dolorosissimi, centimetri.

È una Pasqua amara, amarissima per il Toro. Grande al cospetto dei grandissimi, ma non è stato abbastanza.

luciani.2006@libero.it

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