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DECRETO MARTINA, ZULLO: SI RIPETE LO SCENARIO DELLE INDECISIONI

DECRETO MARTINA, ZULLO: SI RIPETE LO SCENARIO DELLE INDECISIONI

Per Di Gioia va bene, per Emiliano va modificato… ci risiamo: si perde ancora tempo mentre la Xylella avanza

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia-noi con l’Italia, Ignazio Zullo

Xylella Foto Perrotta

Da un lato l’assessore all’Agricoltura Di Gioia, per altro coordinatore degli assessori all’Agricoltura della Commissione Politiche Agricole in Conferenza Stato Regioni, che dice: “Il decreto Martina va fatto rispettare”, dall’altro il suo presidente Emiliano secondo il quale “occorre operare modifiche al decreto Martina”. E quindi la sensazione è che ancora una volta ci troviamo su posizioni distinti e distanti non solo fra il ministro Martina e il governo regionale, ma anche all’interno di questo. Ed è il caso di ricordare che è stata proprio questa dicotomia che ha portato al disastro xyellla. Questo prendere tempo, questo non rispettare mai le leggi o i Piani, come quello Siletti, che hanno rappresentato la vera sciagura per l’Agricoltura pugliese e messo sul lastrico centinaia e centinaia di agricoltori.

Ora il presidente Emiliano nella solita veste di lotta e di governo – e per non scontentare nessuno né i sindaci che stanno adottando i provvedimenti contro il decreto Martina, così come le associazioni di categoria che invece ne chiedono il rispetto – farfuglia frasi senza un senso: annuncia che modificherà il decreto nella fase applicativa.

Per la verità non deve modificare un bel nulla: perché la fase applicativa, come la chiama lui, è già di competenza regionale! Nel decreto Martina non vi è nessun elenco di fitofarmaci da usare per il contrasto alla xylella, ma rimanda al Piano fitosanitario della Regione, come per altro ben sa Di Gioia.

E allora la smetta Emiliano di prendere in giro i pugliesi, sull’Agricoltura in Puglia si sono fatti errori irreparabili e incommensurabili continuare a farne altri è da irresponsabili

redazione.lecceoggi@gmail.com

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