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FESTE – SAGRE E TRADIZIONI POPOLARI SEGNALATE DA LECCEOGGI – Parabita – Festa della Madonna della Coltura

FESTE – SAGRE E TRADIZIONI POPOLARI SEGNALATE DA LECCEOGGI – Parabita – Festa della Madonna della Coltura

Parabita 26 – 27 maggio  

Festa della Madonna della Coltura

parabita

La Festa della Madonna della Coltura, in programma a fine maggio, è molto sentita a Parabita.

La Basilica e le strade limitrofe vengono addobbate dalle imponenti luminarie montate nelle vie del centro, a sera, poi, ci sarà lo spettacolo pirotecnico grazie alla maestria di abili  maestri fuochisti. Il solito spettacolo sarà, infine, il suggestivo e spettacolare incendio del campanile. Un rito, ormai, quello della simulazione dell’incendio del campanile, che attira migliaia di visitatori, anche da fuori regione. Il campanile svetta nel cielo con i suoi quarantadue metri di altezza, e diventa protagonista  della scena nell’ultimo giorno di festa.

Tutto è dovuto dal lavoro dei maestri fuochisti che costruiscono sul campanile un complesso intreccio di fili e micce, dosando e miscelando sapientemente i colori e creando, così, l’affascinante effetto cromatico che illumina  la notte.

La leggenda alla base della festa religiosa racconta che un contadino impegnato nel suo lavoro, improvvisamente scorse nel terreno un masso sul quale era raffigurata la Vergine col bambino. L’uomo insieme ai suoi compaesani portò il masso nella piccolo Chiesa del paese ma la mattina dopo quando tutti vi si recarono per pregare davanti alla raffigurazione, si accorsero che il masso era sparito e ritornato miracolosamente nel luogo di ritrovamento.

La Madonna della Coltura è considerata, a Parabita, la Madonna del popolo, della gente semplice.
Quel monolito che rappresenta la Vergine con in braccio il bambino fu protetto per secoli dalla terra, ed oggi la Madonna della Coltura, protettrice delle coltivazioni, dell’agricoltura e della civiltà contadina, giace lì dove venne ritrovato il monolito, in contrada Pane. Parabita rivela grande devozione mista a sobrietà.

Il campanile, quasi vessillo di un’identità collettiva, “brucia” tra gli applausi e gli sguardi sbalorditi del pubblico che riempie la piazza e, quando sembra divorato dal fuoco, ecco accorrere la Madonna a spegnerlo e salvare la sua “casa” tra i rintocchi delle campane che suonano a festa.

Elementi immancabili della festa sono: la corsa di un chilometro, un vecchio monolite raffigurante un’icona bizantina di una Madonna con il bambino, l’incendio del campanile, una basilica, un lembo di terra adibito ad uso agricolo.

La mattina della domenica di festa, solitamente l’ultima del mese di Maggio, a Parabita viene riproposta la corsa del chilometro, il percorso che avrebbe sostenuto il contadino a partire dai campi in cui fu ritrovato il monolite fin al centro del paese. Oggi coloro che partecipano alla corsa, i curraturi, sono preceduti dai più piccoli alcuni dei quali hanno in mano un cesto di pane.

 

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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