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GLI SCRITTI DI EMILIO RUBINO “PONTE” TRA ITALIANO E DIALETTO

GLI SCRITTI DI EMILIO RUBINO “PONTE” TRA ITALIANO E DIALETTO

Un convegno sulla figura dell’avvocato e scrittore neretino domani al castello (18:30)

Un convegno su Emilio Rubino, avvocato e scrittore neretino, scomparso nel 2015, definito il “custode della storia neretina e lo stornellatore dei tempi che furono”. Ricordi, aneddoti e curiosità in Ti racconto Emilio Rubino, appuntamento patrocinato dal Comune di Nardò e in programma domani, domenica 26 gennaio, alle ore 18:30 presso il Museo della Città e del Territorio (piano ammezzato del castello).

Il punto di partenza dei lavori del convegno sarà “Il legame inscindibile tra lingua e dialetto, tra ragione e sentimento in Emilio Rubino”, la tesi di laurea (in linguistica italiana) con cui una giovane studentessa neretina, Annachiara Livieri, ha conseguito di recente la laurea in Lettere presso l’Università del Salento. La neo laureata ha prodotto un elaborato che mette in risalto il legame indissolubile tra lingua e dialetto e che porta alla luce la figura di Rubino, di cui fu straordinario lo sforzo nel coniugare abilmente la lingua al dialetto attraverso il racconto di tradizioni, credenze, aneddoti di quella civiltà contadina ormai scomparsa. Professionista e studioso innamorato della sua terra, col suo stile inconfondibile, Rubino ha lasciato un’enorme mole di scritti, appunti, articoli pubblicati su diversi giornali locali che vanno dalla storia al racconto, dalle tradizioni e credenze di una volta alla narrazione dei momenti più tragici che colpirono Nardò (come il terremoto del 1743 o la tirannia del Guercio di Puglia), fino alla compilazione di un dizionario contenente circa 16 mila espressioni e vocaboli dialettali, raccolti dalla viva voce dei radioascoltatori, quando conduceva una radiotrasmissione su Radio Nardò Uno e inseriti nella raccolta “Nardò, le pagine più belle del suo dialetto”.

Nell’elaborato di Annachiara Livieri sono stati selezionati e commentati alcuni brani significativi tratti dalle raccolte dell’autore, che costituiscono un’incancellabile testimonianza dei tempi passati e che lui ha donato alla biblioteca comunale “Achille Vergari”. Dagli scritti di Rubino emerge la costante preoccupazione di far conoscere ai più giovani aspetti di quel mondo contadino che essi ignorano ricorrendo all’utilizzo del patrimonio idiomatico del passato per assaporare la bellezza di quel linguaggio ormai perduto o incomprensibile per le nuove generazioni.

I lavori del convegno saranno aperti dal sindaco Pippi Mellone. Interverranno Marcello Aprile (docente dell’Università del Salento e relatore della tesi di laurea), Santina Dell’Anna (biblioteca “Achille Vergari”) e Antonietta Martignano (responsabile del Museo della Città e del Territorio). All’appuntamento sono stati invitati anche i familiari di Emilio Rubino.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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