HomeSpettacoli Musicali e TeatraliGUAGNANO, “CI VUOLE UN FIORE FAMIGLIE A TEATRO” DEL PROGETTO TEATRI DEL NORD SALENTO

GUAGNANO, “CI VUOLE UN FIORE FAMIGLIE A TEATRO” DEL PROGETTO TEATRI DEL NORD SALENTO

GUAGNANO, “CI VUOLE UN FIORE FAMIGLIE A TEATRO” DEL PROGETTO TEATRI DEL NORD SALENTO

In scena IPPOLITO CHIARELLO CON “MATTIA E IL NONNO”  

Sabato 14 gennaio – ore 17:30 Biblioteca del Negroamaro e delle Terre d’Arneo Via Papa Pio XII 18 – Guagnano (Le)
Ingresso 8 euro | ridotto 6 euro Info e prenotazioni 3208607996 – 3207087223 – 3403129308
Prosegue “Ci vuole un fiore – Famiglie a teatro”. La rassegna fa parte del più articolato progetto Teatri del nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con BlaBlaBla con il sostegno della Regione Puglia che coinvolge le amministrazioni comunali di Trepuzzi, Campi Salentina, Novoli, Guagnano e Leverano. Per il primo appuntamento del 2023, l’attore Ippolito Chiarello sarà in scena con lo spettacolo vincitore degli Eolo Awards 2020, gli “Oscar” italiani del teatro ragazzi, coprodotto da Factory compagnia transadriatica e Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Nasca Teatri di Terra (consigliato dai 7 anni), tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Piumini (Einaudi Ragazzi), uno degli autori italiani più apprezzati della letteratura per l’infanzia, con adattamento e regia di Tonio De Nitto, musiche originali di Paolo Coletta, costumi di Lapi Lou, luci di Davide Arsenio, tecnica a cura di Antonio Longo e organizzazione di Francesca D’Ippolito. Prima dello spettacolo (ore 16:30 – ingresso gratuito con prenotazione) spazio al laboratorio Una valigia di ricordi a cura di BlaBlaBla.

LO SPETTACOLO

In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare. In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama. Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita. È un farmaco questo racconto, uno di quelli che noi adulti, avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la separazione come questo cammino tra nonno e nipote che somiglia a un viaggio che non fa più paura.

luciani.2006@libero.it

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