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GUERRA IN UCRAINA

GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 781° giorno di guerra

Aiea: “Tutti i 6 reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono stati spenti a freddo”

Tutti i sei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia sono stati spenti a freddo: lo ha confermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Oggi c’è stato l’arresto a freddo del blocco numero 4, in coincidenza con la fine della stagione di riscaldamento invernale a Enerhodar, dove vive la maggior parte del personale della centrale.

“Accolgo con favore questo passo, raccomandato da tempo dall’Aiea, perché migliora la sicurezza complessiva dell’impianto”, ha dichiarato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi.

Dall’ottobre 2022, almeno un reattore è stato tenuto in arresto a caldo per fornire riscaldamento alla popolazione di Enerhodar e vapore per il trattamento dei rifiuti liquidi dell’impianto. Tuttavia, con la recente installazione e messa in funzione di quattro generatori di vapore diesel, come raccomandato dall’Aiea, tutte le unità sono passate all’arresto a freddo, migliorando la sicurezza. Grossi ha sottolineato ancora una volta la fragilità della situazione, sottolineando che, sebbene lo stato di arresto a freddo sia positivo in quanto fornisce un ulteriore margine di sicurezza in caso di incidente, l’impianto è ancora esposto a grandi rischi, come dimostrato dai recenti attacchi dei droni.

Gli esperti dell’Aiea presenti nell’impianto hanno riferito di aver udito 16 colpi di artiglieria in meno di mezz’ora, sottolineando la pericolosità della situazione. La Russia e l’Ucraina si sono accusate a vicenda per gli attacchi alla centrale che dalla scorsa settimana hanno colpito uno dei sei reattori.

Gli attacchi, i primi diretti alla centrale dal novembre 2022, rappresentano “una escalation importante dei rischi per la sicurezza nucleare in Ucraina, aumentando in modo significativo il rischio di un incidente nucleare”, ha dichiarato Grossi questa settimana. L’Aiea chiede da mesi la creazione di una zona di sicurezza intorno a Zaporizhzhia per evitare un incidente e denuncia regolarmente la situazione precaria dell’impianto dopo l’occupazione russa.

 

All’Ucraina missili Patriot dalla Germania

Il governo tedesco fornirà un altro sistema di difesa aereo Patriot all’Ucraina per rafforzare le sue capacità di difesa nella guerra contro la Russia. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Berlino. “A causa dell’aumento degli attacchi aerei russi contro l’Ucraina, il governo tedesco ha deciso di rafforzare ulteriormente la difesa aerea ucraina”, si legge in una nota.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha subito ringraziato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, con il quale ha parlato telefonicamente. “Si tratta di una vera dimostrazione di sostegno all’Ucraina in un momento critico”, ha dichiarato, invitando “tutti i leader degli altri Paesi partner a fare lo stesso”.

 G7 dei trasporti: “Incrollabile sostegno all’Ucraina”

“La ricostruzione dell’Ucraina, a cominciare da misure di ripresa tempestive, rimane una priorità fondamentale”. Lo si legge nel documento finale al termine del G7 dei Trasporti che ribadendo “con la massima fermezza” la condanna per la “guerra illegale di aggressione della Russia”. “Continueremo a lavorare con le autorità ucraine, le istituzioni europee e internazionali Istituzioni finanziarie attraverso la piattaforma di coordinamento dei donatori multi-agenzia per l’Ucraina e facendo leva sugli investimenti privati”, prosegue il documento. “Riaffermiamo il nostro incrollabile sostegno all’Ucraina e salutiamo ancora una volta il coraggio e la resilienza del popolo ucraino che ha combattuto instancabilmente per la sovranità dell’Ucraina, l’integrità territoriale, la libertà e futuro democratico”. “Continueremo il nostro lavoro – conclude – per garantire che il popolo ucraino prevalga nei suoi combattimenti e per contribuire a forgiare una una pace globale, giusta e duratura”.

 

Salvini: “Speriamo in un 2024 di pace”

Durante il G7 Trasporti a Milano “abbiamo parlato di ricostruzione dell’Ucraina, con un incontro molto positivo con il mio omologo ucraino, ma anche con 30 tra le principali industrie italiane, pronte già da domani. E’ chiaro ed evidente, lo dico da vicepremier, che per ricostruire devono tacere le armi, devono smettere di volare i missili e le bombe devono smettere di fare morti”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, parlando durante la conferenza stampa conclusiva del G7 Trasporti a Milano. “L’impegno è che il 2024 sia un anno di pace. Arrivano notizie drammatiche, ma conto che tutti i leader mondiali, europei in primis, usino parole di pace, abbiano proposte di pace e auspico che nessuno più ipotizzi l’invio di soldati europei a morire oltre confine”, ha detto Salvini.

 

(Fonte foto GEOPOP)

luciani.2006@libero.it

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