HomeCronaca e AttualitàLA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 341° giorno di guerra

Al via le esercitazioni della forza congiunta russo-bielorussa

Russia e Bielorussia hanno iniziato una settimana di addestramento del loro contingente regionale congiunto. Ad annunciarlo è stato questa mattina il ministero della Difesa della Bielorussia, precisando che le esercitazioni serviranno a preparare le manovre congiunte che i due paesi svolgeranno a settembre in Russia.

 

Media: ai minimi l’export di gas russo in Europa attraverso l’Ucraina

Le esportazioni di gas della compagnia russa Gazprom verso l’Europa attraverso l’Ucraina hanno toccato il minimo storico di 951,4 milioni di metri cubi nei primi 30 giorni di gennaio: lo scrive il quotidiano economico russo Vedomosti, citando i dati di Gazprom. Lo riporta il Guardian. Secondo Vedomosti, nella seconda metà del 2022 Gazprom aveva inviato attraverso Ucraina tra i 41 e i 43 milioni di metri cubi di gas al giorno. Tuttavia, a partire dal 5 gennaio scorso, i volumi giornalieri sono diminuiti a soli 24,4 milioni di metri cubi spediti giornalmente fino al 19 gennaio. Vedomosti commenta che il calo è dovuto principalmente alla riduzione della domanda di gas russo in Europa, causata da un inverno insolitamente caldo e ventoso.

 

Ex speechwriter di Putin: “Penso che sia possibile un golpe nei prossimi mesi”

“In questo momento, penso che un colpo di stato militare possa essere possibile”. Sono le parole di Abbas Gallyamov, l’ex speechwriter del presidente russo Vladimir Putin, che nel corso di una intervista alla Cnn parla del numero dei soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina e delle difficili condizioni di vita dovute dalle sanzioni come condizioni favorevoli a un golpe militare.

Ora analista politico, Gallyamov ritiene che il colpo di stato potrebbe verificarsi nei prossimi dodici mesi. “L’economia russa sta peggiorando… La guerra è persa. Ci sono sempre più cadaveri che tornano in Russia, quindi i russi incontreranno maggiori difficoltà e cercheranno di trovare una spiegazione del perché tutto questo sta accadendo. Si risponderanno da soli: ‘Beh, questo è perché il nostro paese è governato da un vecchio tiranno, un vecchio dittatore’”, ha detto Gallyamov riferendosi a Putin. Secondo l’analista, “tempo un anno, un colpo di stato diventa una possibilità reale” perché “c’è un presidente impopolare davvero odiato a capo del paese e la guerra è davvero impopolare, e hanno bisogno di spargere sangue per questo”. Possibile, aggiunge, che Putin annulli le elezioni presidenziali previste per il marzo del prossimo anno.

 

Aerei da caccia a Kiev: il ministro della Difesa ucraino a Parigi da Macron

Il ministro della Difesa ucraino chiederà personalmente oggi a Parigi gli aerei da combattimento alla Francia: Oleksij Reznikov, che dovrebbe incontrare anche il presidente Emmanuel Macron, avrà un faccia-a-faccia con il suo omologo Sebastien Lecornu.

Ieri il presidente Usa, Joe biden, ha escluso che si possano fornire gli F-16 all’Ucraina mentre Macron è apparso più possibilista: ha detto che in linea di principio “nulla è escluso” nell’aiuto a Kiev, ma che qualsiasi mossa del genere dipenderà da diversi fattori, tra cui la necessità di evitare l’escalation e l’assicurazione che gli aerei non colpiranno “il territorio russo” e che la consegna “non vada a indebolire la capacità delle forze armate francesi”.

 

Kiev: a Lugansk la Russia ha trasformato 2 case di maternità in ospedali da campo

La Russia ha trasformato due case di maternità nella città di Lugansk occupata, nell’Ucraina orientale, in ospedali da campo per i suoi soldati feriti: la decisione riduce drasticamente il numero di posti disponibili per partorire. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine nel suo briefing mattutino, come riporta il Kyiv Independent. Secondo lo Stato Maggiore, le forze russe e le unità filorusse di Lugansk hanno trasformato il reparto maternità dell’ospedale numero 3 e la casa di maternità regionale in ospedali da campo. Ora è possibile partorire solo nel Centro perinatale regionale di Lugansk, “dove c’è una mancanza catastrofica di posti, oltre a rischi e condizioni sfavorevoli per il parto”, ha sottolineato lo Stato Maggiore.

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment