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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 404° giorno di guerra

Zuppi: c’è aggressore e aggredito, punto. Investire su pace

“C’è un aggressore e un aggredito, punto. Altrimenti il grigio diventa opacità. Il Papa è stato il primo a dire che era guerra, punto”, “la condanna da parte sua è sempre stata chiara”. Lo ha detto il cardinale Matteo Maria Zuppi presidente della Cei intervistato a Tempi radicali il festival di Domani a Modena. “Dopodiché il problema vero è il dialogo: se significa rendere tutti uguali direi di no, ma la logica del riarmo è una sconfitta, la logica delle armi è terribile, dobbiamo investire molto di più, tutti, per mettere fine alla guerra” ha concluso.

 

Bomba a S.Pietroburgo, morto blogger nazionalista Tatarsky

Il noto blogger nazionalista e corrispondente di guerra russo Vladlen Tatarsky è morto nell’esplosione ad un bar caffè a San Pietroburgo. Lo riferiscono i servizi di emergenza citati dai media russi. L’agenzia Tass precisa che l’esplosione è stata causata da oltre 200 grammi di Tnt e che è salito a 15 il bilancio dei feriti.

 

Ambasciatore ucraino a Berlino: “Appello per negoziati di pace è puro cinismo”

L’ambasciatore ucraino a Berlino, Oleksii Makeiev, ha criticato oggi con forza l’appello di ex alti funzionari del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) e di sindacalisti del paese a favore dei negoziati di pace tra Russia e Ucraina. “Questo appello alla pace non è uno scherzo del primo di aprile. È puro cinismo nei confronti delle tante vittime dell’aggressione russa”, ha detto Makeev alla Dpa. Secondo il funzionario ucraino, l’iniziativa ha un solo obiettivo: “Nascondere i crimini della Russia e, di conseguenza, le responsabilità del regime russo”. L’appello, intitolato “Raggiungere la pace” (Frieden schaffen) è stato promosso dallo storico Peter Brandt, figlio dell’ex cancelliere socialdemocratico, dall’ex capo della Federazione tedesca dei  sindacati (DGB) Reiner Hoffmann e dall’ex deputato socialdemocratico Michael Mueller, tra gli altri. Vi si chiede al ministro degli Esteri Olaf Scholz della Spd di lavorare con la Francia per convincere Brasile, Cina, India e Indonesia a mediare per raggiungere rapidamente un cessate il fuoco.

 

Kiev: Gruppo Wagner paragonabile a eserciti Ungheria e Slovacchia

Il Gruppo Wagner, l’organizzazione di mercenari russi, è ora un esercito a tutti gli effetti di dimensioni pari al personale militare dell’Ungheria o della Slovacchia. Lo afferma Serhii Cherevatyi, portavoce del Comando militare orientale dell’Ucraina, al canale ucraino 24, scrive il Kyiv Independent. Il portavoce non ha specificato il numero delle truppe del Gruppo Wagner, ma le forze armate della Slovacchia contano 19.000 soldati, mentre quelle dell’Ungheria ne hanno 40.000, secondo i dati della Banca Mondiale 2019. Negli ultimi mesi, i mercenari di Wagner hanno cercato di conquistare la città di Bakhmut, nella regione di Donetsk, con il supporto dell’esercito regolare russo. Cherevatyi ha detto che ieri le forze ucraine hanno ucciso 121 soldati russi e ne hanno feriti 139 a Bakhmut, mentre le forze russe hanno bombardato 232 volte la città occupata.

 

Isw: possibile rimpasto dei vertici militari russi

“Fonti russe, ucraine e occidentali hanno osservato che l’offensiva invernale russa non è riuscita a raggiungere gli obiettivi del Cremlino di impadronirsi di tutte le regioni di Donetsk e Lugansk entro il 31 marzo”. Lo scrive nel suo ultimo report il think tank statunitense Isw, (Institute for the study of the war), precisando che “la Russia potrebbe presto effettuare una sorta di rimpasto del suo comando militare di alto livello a causa della fallita offensiva invernale” in Ucraina.

 

Lavrov: un tribunale deciderà la sorte del giornalista Usa

La sorte del reporter del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, incarcerato il 30 marzo in Russia con l’accusa di spionaggio: sarà “decisa da un tribunale”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov che ha parlato oggi con il suo omologo Usa Antony Blinken.

luciani.2006@libero.it

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