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LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 63° giorno di guerra

Veto Usa su risoluzione Onu a Gaza

Veto degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza sulla richiesta di cessate il fuoco a Gaza. “Vicini al punto di non ritorno, non legittima la punizione del popolo palestinese” dice Guterres che parla di “palese disprezzo per il diritto umanitario internazionale. Intanto i ministri di Paesi arabi chiedono il ‘cessate il fuoco immediato’. Macron sente Netanyahu. Il premier israeliano chiude alla possibilità che nel futuro di Gaza vi sia un ruolo di Hamas insieme all’Anp

 

Medioriente, Ambasciatore palestinese: Disastrosa decisione Usa

Un punto svolta disastroso e deplorevole”. Così l’ambasciatore palestinese presso l’ONU, Riyad Mansour, ha condannato la decisione degli Stati Uniti di bloccare la risoluzione dell’Onu per un cessate il fuoco a Gaza. In un discorso al Consiglio di Sicurezza, Mansour ha affermato che i risultati del voto sono stati “deplorevoli” e “disastrosi”, avvertendo che il prolungamento della guerra a Gaza “implica la continua commissione di atrocità, la perdita di vite innocenti , altra distruzione”.

 

Medioriente, Blinken riceve delegazione ministri Esteri arabo-islamici

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha ricevuto a Washington la delegazione ministeriale nominata dal Vertice congiunto arabo-islamico e guidata dal ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan, mentre proseguono le polemiche per il veto posto dagli Usa alla risoluzione Onu sul cessate il fuoco immediato a Gaza.  Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Riad sul social X, la delegazione era formata anche dal primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al Thani, dal capo della diplomazia giordana, Ayman Safadi, dal suo collega egiziano, Sameh Shoukri, dal ministro degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Riyad al-Maliki e da quello turco, Hakan Fidan. Stando a una nota del ministero degli Esteri saudita, la delegazione ha espresso la sua posizione di “rifiuto totale” di tutte le operazioni di “sfollamento forzato” dei palestinesi da Gaza, sottolineando l’importanza di rispettare il diritto internazionale ed il diritto umanitario internazionale. I ministri hanno anche sottolineato la necessità di creare “un clima politico che conduca ad una soluzione a due Stati e alla creazione di uno Stato di Palestina”.

 

Medioriente, Cina: profondamente delusa da veto Usa a Onu

La Cina ha espresso la sua “profonda delusione” per il secondo veto degli Stati Uniti sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU volta a richiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza, presentato dagli Emirati Arabi Uniti e sponsorizzato da 97 paesi membri in sole 24 ore. La proposta “riflette l’appello universale della comunità internazionale e rappresenta la giusta direzione per il ripristino della pace”, ha affermato l’ambasciatore cinese presso l’Onu, Zhang Jun, citato dalla televisione di stato CGTN. “La Cina lo sostiene pienamente e si è unita alla spinta per questo progetto di risoluzione”, ha aggiunto Zhang, accusando Washington di utilizzare un “doppio standard” parlando di protezione delle donne, dei bambini e dei diritti umani e “acconsentendo” alla continuazione del conflitto. Allo stesso modo, Zhang ha invitato Israele a porre fine alla “punizione collettiva sul popolo di Gaza”. L’appello e’ stato sostenuto da tredici membri del Consiglio e ha avuto anche l’astensione del Regno Unito. È la seconda volta dall’inizio della guerra di Gaza che gli Stati Uniti pongono il veto a una risoluzione in questo senso. Lo hanno fatto il 18 ottobre allineandosi così con Israele, il quale sostiene che questo cessate il fuoco aiuterebbe Hamas a riarmare e mantenere prigioniere le forze armate di Gaza.

 

Medioriente, Londra: astenuti su risoluzione Onu perché mancava condanna Hamas

La Gran Bretagna ha deciso di astenersi sulla risoluzione dell’Onu che chiedeva l’immediato cessate il fuoco a Gaza – bloccata poi dal veto degli Usa – perché mancava una condanna precisa di Hamas e delle “atrocità” commesse dalla formazione palestinese il 7 ottobre. Chiedere un cessate il fuoco ignora il fatto che Hamas abbia commesso atti di terrorismo e tenga ancora in ostaggio civili”, ha dichiarato la rappresentante del Regno Unito all’Onu, Barbara Woodward, citata dai media britannici. “Non possiamo votare a favore di una risoluzione che non condanna le atrocità commesse da Hamas contro civili israeliani innocenti”, ha aggiunto.

 

Medioriente, Hrw: con veto Usa rischiano complicità in crimini guerra

Gli Stati Uniti rischiano la “complicità in crimini di guerra” a Gaza con il loro veto per bloccare la risoluzione del cessate il fuoco delle Nazioni Unite: lo afferma il direttore di Human rights watch (Hrw) all’Onu, Louis Charbonneau. Secondo Charbonneau, riporta la Bbc, il veto statunitense ha impedito al Consiglio di Sicurezza di “fare alcune delle richieste che gli stessi Stati Uniti avevano fatto a Israele e ai gruppi armati palestinesi”, inclusi il rispetto del diritto internazionale umanitario, la protezione dei civili e il rilascio di tutti i civili tenuti in ostaggio. “Continuando a fornire a Israele armi e copertura diplomatica mentre commette atrocità, inclusa la punizione collettiva della popolazione civile palestinese a Gaza, gli Stati Uniti rischiano di essere complici di crimini di guerra”, sottolinea il rappresentante di Human Rights Watch.

 

 

luciani.2006@libero.it

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