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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il novantatreesimo giorno di guerra

007 Gb: continua accerchiamento Severodonetsk

Le forze di terra russe continuano il loro tentativo di circondare Severodonetsk e Lyschansk, catturando di recente diversi villaggi a nord-ovest di Popasna. Lo dice l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica. La Russia sta facendo pressioni sulla sacca di Severodonetsk sebbene l’Ucraina mantenga il controllo di più settori difesi, negando alla Russia il pieno controllo del Donbas.

 

Onu: il bilancio delle vittime civili in Ucraina sale a 4.000

Sfiora quota 4.000 il bilancio delle vittime civili accertate in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Gli abitanti uccisi finora dalle forze russe sono infatti almeno 3.998 (dato aggiornato a mercoledì), mentre i civili feriti sono almeno 4.693. L’agenzia ritiene comunque che i dati effettivi siano molto più alti.

 

Timmermans: basta mettere soldi nelle tasche di Putin

“Non c’è modo in cui (Putin) possa ricattarci col suo gas. Se taglia le forniture farà molto più male a sé stesso che a chiunque altro”. Lo afferma il vicepresidente della Commissione europea e responsabile del European Green Deal, Frans Timmermans, in un’intervista a La Stampa. L’embargo energetico, ricorda “lo abbiamo proposto nel nostro pacchetto sanzioni. C’è solo un paese che ancora non è d’accordo, l’Ungheria. Il consiglio europeo della prossima settimana sarà importante. Al punto in cui siamo non so dire come andrà a finire, ma spero si possa trovare un’intesa”. Secondo Timmermans “non ci sono scorciatoie. Un embargo petrolifero aiuta, tuttavia non è un colpo risolutivo. Noi dobbiamo evitare di versare soldi nelle tasche di Putin che si finanzia solo con la vendita di combustibili fossili. Questo deve essere l’obiettivo” .E “la via per abbassare i prezzi di luce e riscaldamento è aumentare l’energia dalle fonti rinnovabili, che sono molto meno care dei combustibili fossili. E la prima cosa che possiamo fare è ridurre i consumi, come indica il piano europeo RepowerEu”.

 

Kiev: grano sufficiente per domanda globale se si fermano azioni belliche nel Mar Nero

“L’Ucraina ha riserve di grano sufficienti per soddisfare la domanda interna e globale fino alla fine del 2022, o anche nel 2023, ma ciò richiede l’interruzione di tutte le azioni militari nel Mar Nero”. Lo ha affermato il consigliere del presidente dell’Ucraina per le questioni economiche Oleh Ustenko in un’intervista a Newsweek. Il settimanale americano rileva che il blocco dei porti da parte delle truppe russe non consente all’Ucraina di vendere cibo in eccedenza all’estero. Prima dell’inizio del conflitto, Kiev esportava ogni mese più di 6 milioni di tonnellate di grano attraverso il Mar Nero.

 

Kiev: grano rubato dai russi viaggia verso la Siria

“Secondo i nostri calcoli, i russi hanno rubato dalle 400 mila alle 600 mila tonnellate di grano. Hanno provato ad esportare questo grano da Sebastopoli, dai porti della Crimea all’Egitto, ma l’Egitto ha rifiutato. E le navi, secondo le nostre informazioni, hanno fatto rotta verso la Siria”. Lo ha denunciato il consigliere del Ministro dell’Agricoltura ucraina, Markiyan Dmytrasevych a Tv2000.

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