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L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

FAI A MODO di Valentina Peretto

Il primo approccio con “Fai a modo” è stato tattile e visivo. L’ho preso in mano, apprezzandone l’immagine di copertina, trovando evocative quelle lacrime dorate che scendevano su una guancia femminile. Incuriosita dalla trama che sussurrava di un romanzo storico tra due tempi, la seconda guerra mondiale e gli anni Sessanta, con due protagonisti uniti da un legame famigliare problematico, ho subito aperto il volume e lo sconforto mi ha avvolta.

Il carattere di stampa utilizzato è davvero piccolo, fitto, con un’interlinea al minimo. I miei occhi erano già stanchi di fronte alla fatica che avrebbero affrontato. Per questo esorto gli autori a controllare con l’editore il carattere scelto, perchè sfogliare così distrattamente in una libreria l’opera può far propendere per altre storie, che accolgono in maniera più comoda e, in questo caso preciso sarebbe un vero peccato: ciò che attende di essere scoperto tra le pagine di “Fai a modo” è emozionante, formativo, interessante, per uno scritto che fa crescere e comprendere, in ore di lettura piacevole e immersiva.

La penna di Valentina Peretto è evocativa, scorrevole, delinea perfettamente sensazioni, emozioni e il tempo che fu. I suoi personaggi si fanno conoscere poco a poco, come incontri importanti che diventano amicizie, lasciandoci a volte incerti, altre sorpresi o divertiti, senza mai perdere il contatto empatico che si fa sempre più forte. Certamente più profondi, sfaccettati e riusciti sono i protagonisti eletti: Stella e Nello. In loro vediamo un percorso che li porta a cambiare, a compiere scelte a volte importati e dolorose, altre impulsive.

Certi bivi saranno fondamentali e, anche se scalpiteranno e tenteranno opposizioni, il fiume del destino li trascinerà tra acque turbolente e sponde tranquille, fino alla loro realizzazione personale e al raggiungimento di un rapporto madre/figlio più disteso, complice, dove l’amore si svela e la comprensione fa abbassare le armi.
L’opera è organizzata in capitoli alternati tra il passato di Stella, e le sue vicissitudini durante la guerra, e il presente di Nello, con la sua crescita e realizzazione. Ho trovato due ritmi diversi, improntati a questi cambi temporali: nelle parti dove il conflitto impazza c’è tanta emozione, pericolo, disperazione. Ho trovato le pagine forti, ho ammirato la forza di una ragazza, Stella, ho temuto quando la sua luce si affievoliva, apprezzato come due giovani abbiano trovato l’uno nell’altra il coraggio di affrontare l’orrore e mi meravigliavo nel confrontare la Stella di allora con quella che cresceva Nello e suo fratello, la parrucchiera spumeggiante e colorata, non riconoscendola. Serviva solo il tempo per affrontare con lei gli anni, comprendere e seguire la sua evoluzione e tutti i tasselli sarebbero andati a posto.

Poi ci sono i capitoli negli anni Sessanta, dove Nello è primo attore: qui c’è dinamismo, divertimento, quel passaggio da ragazzo a uomo che disorienta e il rapporto con quella madre presente ma distaccata che porta dubbi, domande e scontri.

Mentre gli anni si svolgono e le pagine si sfogliano, mantenendo alta curiosità e interesse, i due ritmi si sono fusi, per una narrazione unica ed emozionante, dove tanto s’impara. Ho scoperto cosa significa quel fai a modo del titolo, trovandolo spesso all’inizio, poi non vedendolo più fino alla fine, dove riappare, come un dolce commiato.

Il segreto di Stella non è un vero mistero, più un qualcosa di serbato che di negato, ma è in come lei ha impostato la sua vita partendo da lì che racchiude il vero pilastro e insegnamento del libro: inseguendo il futuro, affrontando la vita con coraggio, facendo le scelte giuste anche quando erano difficili, prendendosi il carico di responsabilità senza fuggire, a testa alta, con dignità.

“Fai a modo” mi ha conquistata, è una storia che fa bene, una lettura che lascia un segno.

 

luciani.2006@libero.it

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