HomePolitica“A LECCE C’E’ CHI VUOLE COSTRUIRE A PROPRIE SPESE UNA CASA PER FAMILIARI DI AMMALATI MA NON RICEVE RISPOSTA DAL PRESIDENTE EMILIANO”

“A LECCE C’E’ CHI VUOLE COSTRUIRE A PROPRIE SPESE UNA CASA PER FAMILIARI DI AMMALATI MA NON RICEVE RISPOSTA DAL PRESIDENTE EMILIANO”

“A LECCE C’E’ CHI VUOLE COSTRUIRE A PROPRIE SPESE UNA CASA PER FAMILIARI DI AMMALATI MA NON RICEVE RISPOSTA DAL PRESIDENTE EMILIANO”

EMILIANO MICHELE

Il gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia (primo firmatario Luigi Manca, Ignazio Zullo, Francesco Ventola e Renato Perrini) ha presentato un’interrogazione urgente

Una Sanità che funziona non solo è in grado di assistere i malati, ma anche di garantire  un’adeguata accoglienza ai familiari che devono assistere i propri congiunti in strutture ospedaliere lontane dalla propria abitazione.

In tal senso a Lecce opera da 15 anni, in modo straordinario, l’Associazione “Cuore e Mani aperte verso chi soffre”, che si trova all’interno dell’ospedale Vito Fazzi ed opera senza scopo di lucro. In questi anni più di 2.500 persone, provenienti da tutta Italia, hanno trovato ospitalità e assistito i parenti ammalati che dovevano essere sottoposti a radioterapia, chemioterapia, interventi di cardiochirurgia, ortopedia, chirurgia toracica e terapie in ematologia. Ma da alcuni mesi, la Casa non riesce più a far fronte alle numerose richieste di ospitalità provenienti da fuori provincia o regione. Il presidente dell’Associazione, don Gianni Mattia, ha più volte chiesto alla Regione Puglia, e di conseguenza alla Asl di Lecce, di poter costruire,  totalmente a proprie spese, un’altra struttura di accoglienza per ospitare anche i parenti dei degenti del nuovo ospedale che si sta costruendo, tenuto conto che essendo prevista un’Unità operativa di trapianti le famiglie dei trapiantati dovranno soggiornare anche per periodi più lunghi.

Per la realizzazione di tutto questo l’Associazione chiedeva solo che all’interno del nuovo nosocomio fosse individuata una superficie idonea per la costruzione della nuova Casa che, ribadiamo, sarebbe costruita a totale carico dell’associazione, ma la buona volontà e la voglia di aiutare chi soffre si è scontrata con una malattia più grave: la burocrazia! Sono ormai anni che don Gianni attende una risposta tra un rimpallo d’ufficio ad un altro, fra la richiesta di un documento e un certificato… per altro già depositati in occasione della realizzazione della prima Casa. Un iter burocratico fra direttore generale della Asl di Lecce e dirigenti regionali alla fine del quale, finalmente, il 26 maggio del 2017 partiva dalla ASL di Lecce al Presidente della Regione, Michele Emiliano, una richiesta per ottenere “l’autorizzazione a contrarre negozio di concessione temporanea del diritto di superficie di circa mq. 300,00 all’interno del plesso ospedaliero “V. Fazzi”, area prospiciente la (prima) Casa di Accoglienza già edificata”.

Da allora è passato un anno e mezzo nel più assoluto silenzio della Regione, nonostante la struttura venga considerata dalla stessa ASL di Le “un servizio fondamentale per l’utenza”.

Per questo motivo come gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia (primo firmatario il consigliere regionale salentino, Luigi Manca) un’interrogazione al presidente e assessore alla Sanità, Emiliano, per conoscere:

“1) per quali motivazioni non si è dato riscontro ad una richiesta che riteniamo pregevole sotto il profilo umano e funzionale alla nota 87483 del 26/05/2017 del Direttore Generale dell’ASL Lecce inoltrata al Presidente della Regione al fine di ottenere l’autorizzazione a contrarre negozio di concessione temporanea del diritto di superficie di circa mq. 300,00 all’interno del plesso ospedaliero “V. Fazzi”, area prospiciente la (prima) Casa di Accoglienza già edificata;

2) se si intende, come auspichiamo, recuperare i ritardi ad oggi registrati e procedere con immediatezza a concedere all’ASL LECCE l’autorizzazione a contrarre negozio di concessione temporanea del diritto di superficie per la costruzione della seconda Casa di Accoglienza dell’Associazione Fondo di Solidarietà Permanente “Cuore e mani aperte verso chi soffre”

redazione.lecceoggi@gmail.com

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