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NEL SALENTO PIÙ CREDITO AL CONSUMO MENO ALLE AZIENDE

NEL SALENTO PIÙ CREDITO AL CONSUMO MENO ALLE AZIENDE

mazzette di soldi

Da noi, purtroppo, l’erogazione del credito continua ad andare a velocità diverse a seconda che si tratti di prestiti erogati a privati o famiglie per far fronte ai consumi o ad operazioni più funzionali come i finanziamenti alle imprese ed agli artigiani. In questo caso si potrebbero ottenere ritorni positivi sul territorio, nel primo caso, invece, si agevolano operazioni fini a se stesse che, addirittura comportano un ulteriore impoverimento del tessuto economico salentino.

La stragrande maggioranza dei cosiddetti “prestiti personali” o “prestiti al consumo” hanno come proprio unico fine quello di produrre un beneficio a l singolo che grazie al “prestito” provvede a soddisfare un proprio bisogno come l’acquisto di smartphone, tablet e relativi abbonamenti, elettrodomestici, come frigoriferi, congelatori, lavatrici e lavastoviglie,  apparecchiature elettroniche come televisori, videoregistratori, lettori dvd, personal computer ed accessori informatici, fotocamere e videocamere e tanto altro. Un mercato, peraltro, destinato a crescere soprattutto nel corso delle imminenti festività natalizie

Dov’è l’errore di base? Semplice, si tratta di beni prodotti ed immessi sul mercato da multinazionali anche estere e quindi tutti i ricavi vanno ad incrementare i profitti delle stesse che, quasi sempre hanno le proprie sedi all’estero.

Nella sola provincia di Lecce, il giro di affari legato al credito al consumo ammonta a un miliardo e mezzo di euro, in base ad un’elaborazione dell’Osservatorio economico. Per la precisione, 1.417.924.000 (ultimo dato disponibile, riferito al primo trimestre di quest’anno). Due anni prima, tale importo si attestava a 1.382.751.000 (marzo 2014). L’incremento è stato di oltre 35 milioni di euro, pari ad un tasso del 2,5 per cento. Tutti soldi che finiscono, principalmente, nelle casse di società straniere.

Parallelamente, però, il credit crunch non allenta la morsa a scapito del tessuto commerciale e produttivo locale. Continuano a diminuire, infatti, i prestiti erogati alle imprese salentine, con gravi ripercussioni sull’economia: aziende a rischio fallimento, sofferenze in costante crescita, continuo ricorso alla cassa integrazione e disoccupazione alle stelle.

Alle attività imprenditoriali, nello stesso arco temporale preso in esame, è stato tagliato oltre mezzo miliardo di euro. Per la precisione, 546 milioni «persi». Lo stock scende da 3.597.922.000 euro a 3.051.810.000 euro. Pari ad una flessione del 15,2 per cento.

Nel complesso, le nuove operazioni approvate dalle banche non sono sufficienti a «compensare» i prestiti in scadenza. Così il risultato di questa diversa velocità provoca una costante erosione dello stock dei finanziamenti al sistema produttivo.

«Queste nostre elaborazioni – commenta Corrado Brigante, presidente della Cooperativa di garanzia “L’Artigiana” – dimostrano che persistono ancora grosse difficoltà nell’accesso al credito, soprattutto da parte delle micro, piccole e medie imprese, pur rappresentando la quasi totalità delle aziende. Nel Salento, la «fetta» più cospicua dei finanziamenti (oltre due miliardi) è stata concessa alle imprese con più di venti addetti, mentre solo la restante parte a quelle di minori dimensioni. Ma la situazione – sottolinea il presidente – diventa ancora più grave se, parallelamente, le banche e gli istituti di intermediazione finanziaria decidono di sostenere, a larghe mani, solo gli acquisti di beni prodotti da società estere che non apportano alcun beneficio al nostro territorio. Capitali di denaro, dunque, che si allontano dal Salento a vantaggio delle multinazionali».

31/03/2014 31/03/2016 Var.% Var.
Credito alle imprese € 3.597.922.000 € 3.051.810.000 -15,2% -€ 546.112.000
Credito al consumo € 1.382.751.000 € 1.417.924.000 2,5% € 35.173.000

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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