HomeSpettacoli Musicali e Teatrali“OLIMPIADI DELL’AMICIZIA 2017”: DOMANI IL GRAN FINALE A MURO LECCESE

“OLIMPIADI DELL’AMICIZIA 2017”: DOMANI IL GRAN FINALE A MURO LECCESE

“OLIMPIADI DELL’AMICIZIA 2017”: DOMANI IL GRAN FINALE A MURO LECCESE

OLIMPIADI DELL'AMICIZIA

CON L’ORQUESTA DE INSTRUMENTOS RECICLADOS DEL PARAGUAY

Oltre mille bambini attesi domani, martedì 23 maggio, a partire dalle 19, in piazza del Popolo a Muro Leccese, per l’evento che chiude l’edizione 2017 delle Olimpiadi dell’Amicizia. In programma un concerto speciale, che vedrà protagonisti i giovanissimi musicisti paraguaiani dell’Orquesta de instrumentos reciclados, l’ensemble musicale formata da ragazzi che suonano strumenti realizzati con materiali riciclati.

 

Le Olimpiadi, alla loro sesta edizione, sono promosse da Provincia di Lecce e Comitato provinciale Unicef per diffondere i valori dell’amicizia, della non discriminazione, della pace e dell’integrazione, attraverso il gioco e prove sportive e creative.

Insieme ai piccoli partecipanti ci saranno il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, la presidente Unicef Lecce Giovanna Perrella, il direttore generale di Unicef Italia Paolo Rozera, il prefetto di Lecce Claudio Palomba, il sindaco di Muro Leccese Antonio Lorenzo Donno, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale di Lecce Vincenzo Nicolì.

Parteciperanno, inoltre, i sindaci adulti e i sindaci junior dei 15 Comuni organizzatori, (Bagnolo del Salento, Campi Salentina, Caprarica, Carpignano Salentino, Castrì, Galatone, Leverano, Martano, Martignano, Matino, Palmariggi, Ruffano, Scorrano, Trepuzzi, Tricase), ai quali saranno consegnati  gli attestati di merito per l’impegno profuso, e i dirigenti scolastici di tutte le scuole coinvolte. A presentare la manifestazione sarà Rosaria Ricchiuto.

L’Orquesta reciclados chiuderà la manifestazione, esibendosi per la prima volta nel Salento. L’originale ensemble musicale, testimonial Unicef, è nata grazie ad un progetto sociale unico, rivolto ai bambini e alle bambine che vivono nella favela di Cateura, nei pressi di Asunciòn, capitale del Paraguay, uno dei Paesi più poveri dell’America latina.

Cateura è la più grande discarica paraguayana e gran parte dei suoi 10.000 abitanti sopravvivono raccattando, selezionando e rivendendo rifiuti, in condizioni igieniche difficili da immaginare. Nel 2006, grazie all’intuizione geniale del consulente ambientale Favio Chavez, è stato ideato e creato un laboratorio in cui poter realizzare strumenti musicali riciclando rifiuti. Così vecchi barili di olio sono diventati cassa armonica di violoncelli, posate, monetine e tappi di birra si sono trasformati in tasti di perfette tastiere di sassofono.

Oggi l’Orquesta reciclados, diretta dal maestro Chavez, ha 35 giovani musicisti che suonano strumenti musicali realizzati da loro stessi con materiali riciclati da rifiuti. In realtà sono oltre 200 i bambini e i ragazzi del quartiere che frequentano corsi di musica. Il suo repertorio spazia dalla musica classica al folk latino-americano, dalle cover dei Beatles e Sinatra alle colonne sonore dei film e all’heavy metal sinfonico. In Italia è stata ospite nella terza serata di Sanremo 2017. Nel 2016 ha suonato al Westin Excelsior di Via Veneto a Roma e al Four Seasons di Milano. I fondi raccolti grazie ai concerti stanno permettendo a un numero crescente di famiglie di avere borse di studio, sussidi per la casa e altre forme di aiuto.

Partite il 20 aprile scorso, le Olimpiadi dell’Amicizia hanno fatto tappa in 15 Comuni salentini, coinvolgendo centinaia di bambini e bambine provenienti dagli oltre 70 centri del Salento che hanno costituito il Consiglio comunale dei ragazzi. In ciascun Comune, i piccoli “atleti olimpionici” si sono cimentati in una delle cinque attività previste (scrittura creativa, grafica creativa, sport-orienteering, espressione musicale e giochi). Anche l’edizione 2017 si è svolta all’insegna della solidarietà con l’adesione alla campagna nazionale“Bambini in pericolo”, promossa sempre da Unicef per raccogliere fondi a sostegno dei bambini e delle bambine che vivono in zone di guerra.

 

 

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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