PAGANESE VS LECCE: LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO

UN LECCE DELUDENTE È SALVATO DAL PARI INTERNO DEL CATANIA 

Ancora una volta, anche in questo campionato, il Lecce dimostra di non aver capito le lezioni precedenti. Anche a Pagani contro una squadra più che normale, senza alcun elemento di spicco ma solo con tanta voglia di ben figurare, i giallorossi hanno fallito l’obiettivo del risultato pieno. La giornata offriva al Lecce la possibilità di incrementare il vantaggio sul Catania visto che gli etnei, pur giocando in casa, dovevano affrontare un avversario, forse non all’altezza della forza dello scorso torneo, ma pur sempre temibile e guidato da un allenatore di origini siciliane (per questo ancora più motivato) e invece: niente. Malgrado le sollecitazioni di Liverani in campo i giocatori sembrano andare col freno a mano tirato. Una specie di zavorra che ha bloccato le gambe a qualcuno e ottenebrato le idee a qualcun altro. Certo un Lecce privo di idee, che si è fatto infilare sulle fasce e che pur avendo il costante pallino del gioco in mano non è riuscito a cavare il classico ragno dal buco. Il centrocampo leccese, ha giocato una partita se non abulica quantomeno orfana di idee e il lavoro svolto da Torromino per ricucire i reparti non è stato sufficiente per rifornire Di Piazza di palloni giusti per essere spediti in rete. Come si può pensare di andare in gol se non si sostiene la propria punta d’ariete? Liverani ha tentato, e stava per riuscirgli il colpo, nel finale di spaccare il mondo mandando in campo una terza punta ma non sempre le “idee” si trasformano in realtà. Alla fine il risultato è stato addolcito dalla notizia del pareggio interno del Catania, ma resta che anche stavolta il Lecce ha fallito e su questo Liverani (e la Società) deve lavorare ancora.

Ernesto Luciani