SETTIMANA DI LAVORO TECNICO TATTICO PER GOTTI ED I SUOI CALCIATORI

 Il nuovo tecnico potrebbe essere intenzionato a sfruttare al meglio la duttilità di alcuni dei suoi

Da oggi si riprende a lavorare per affrontare l’ultimo step di campionato rappresentato da nove partite che per il Lecce di Gotti saranno, ma non solo, saranno nove finali da giocare al massimo della condizione psico fisica per riuscire a conquistare la permanenza nel massimo torneo italiano per la seconda stagione consecutiva.

Un traguardo che rappresenta per il nostro territorio un successo a cui spesso in molti non attribuisco il giusto ed opportuno valore.

Per mister Gotti, nuovo tecnico del Lecce, questa settimana, in cui non si gioca per la sosta imposta nel rispetto degli impegni della Nazionale di Spalletti, rappresenta una grossa opportunità per conoscere meglio tutto il gruppo messo a sua disposizione dalla società e proprio da oggi, anche se mancheranno in molti, il tecnico, che sicuramente in questi giorni avrà passato molte ore a rivedere, studiare ed analizzare le partite precedenti, catechizzerà i suoi calciatori sul come correggere il più possibile alcuni difetti migliorando invece quei pregi, che pure ci sono, già messi in mostra sinora.

È evidente che Gotti parte da principi diversi da chi lo ha preceduto ed le prime avvisaglie si sono già viste a Salerno per cui anche nei prossimi match credo che vedremo qualcosa di diverso se non altro con una maggiore duttilità nell’impiego dei vari moduli.

Gotti pare preferisca il 3-5-2 al quale tenterà di arrivare ma con una certa calma utilizzando al meglio le caratteristiche di alcuni elementi che già hanno mostrato di avere la capacità di adattarsi a più ruoli.

Gotti potrebbe, infatti, avvalersi con maggiore frequenza di Piccoli non più come alternativa a Krstovic ma al suo fianco come esterno alto, ruolo già ricoperto in passato, così come potrebbe impiegare il giovane e dotato Dorgu, seguito anche dalla Juventus, come esterno della linea a centrocampo (come a Salerno) e non in alternativa a Gallo come esterno basso.       

Il ragazzo ha corsa e doti tecniche per farlo con buoni frutti ed in più si creerebbe sull’out di sinistra una catena di incursionisti e difensori insieme che darebbe pochi riferimenti agli avversari.

Senza dimenticare Oudin che arrivato a Lecce come esterno alto da Baroni è stato spostato a mezzala ruolo confermatogli da D’Aversa e domenica scorsa anche da Gotti.

Infine, giusto per chiudere c’è da considerare fra questa tipologia di giocatori anche Blin che ben si adatta a fare l’esterno o il centrale della linea mediana o il centrale di difesa.                                                                                                                                       

Non ci resta che attendere per constatare le variazioni se pur piccole che Gotti apporterà per ammirare un undici meglio disposto e soprattutto con più risultati positivi.

Ernesto Luciani