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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DI OGGI – Venerdì 28 Maggio 2021

Ventunesima Settimana dell’Anno 2021

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 148 * giorni mancanti alla fine dell’anno 217

A Roma il sole sorge alle 04.40 e tramonta alle 19.35 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 04.10 tramonta alle 19.05 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Emilio

OGGI È:

  1. A) Giornata mondiale del gioco:

La Giornata mondiale del gioco venne istituita a Seul, nel 1998, su proposta di Freda Kim, presidente dell’International Toy Library Association (Associazione internazionale delle ludoteche).

Celebrata il 28 maggio, l’iniziativa ha per scopo di sensibilizzare genitori, insegnanti, educatori e quanti operano con i minori, sul valore formativo e sociale del gioco che rappresenta per bambini e adolescenti un efficace strumento di espressione culturale e un punto di incontro con coetanei di culture diverse.

Ponendo l’accento sul gioco come “diritto fondamentale” (sancito dall’articolo 7 della Carta dei Diritti dei Bambini, approvata all’ONU nel 1959), la giornata prevede l’organizzazione di attività ludiche che coinvolgono adulti e minori in Italia e nel resto del mondo.

  1. B) Giornata mondiale dell’hamburger:

Inizialmente con il termine si indicava la sola carne bovina pressata, da qui l’iniziale nome di pressata o svizzera, in quanto proveniente da zone germaniche. Con il tempo, con la definizione di hamburger si è cominciato ad intendere non solo la carne, ma tutta la composizione di cui la carne rimane solo una piccola parte: due morbide e gustose fette di pane che agguantano dolcemente carne macinata, spesso di bovino, ma anche di maiale e di pollo, insaporite da insalata, formaggio, salse varie, bacon…e tanti altri bizzarri ingredienti.

Sebbene la sua origine sia incerta, l’hamburger così come lo conosciamo noi, sembra essersi diffuso nel XIX secolo, quando ad Amburgo era famosa “l’Hamburger Steak”, la bistecca di Amburgo, che i tedeschi emigrati negli Stati Uniti cominciarono a diffondere. Pare perciò che il nome derivi proprio dalla carne prodotta ad Amburgo e che ci sia del vero nel gioco di parole tra questo piatto e gli abitanti della città! La consacrazione a livello mondiale è stata raggiunta in tempi recenti con l’ascesa delle catene di fast food, quali Mc Donald’s, Burger King, ecc. Sicuramente ci si è molto concentrati nel creare un’immagine di cibo semplice, senza troppe pretese, che tutti potessero mangiare con le mani, dimenticandosi per una volta dei cerimoniali imposti dal galateo, insomma un cibo per giovani e alla buona, ma non per questo meno buono. Il lato negativo non ha tardato a emergere e piano piano è cominciato ad essere chiaro come un consumo eccessivo di questo invitante prodotto possa comportare dei gravi danni per la salute, anche per via di pochi controlli sulla carne e malattie diffuse tra gli allevamenti, l’aggiunta di conservanti e la considerevole concentrazione di calorie.

Siamo ormai lontani dal semplice consumo di un hamburger con il solo contorno di insalata e formaggio, ma si punta sempre di più all’aggiunta di nuovi grossi e grassi elementi. Talvolta ne viene ridefinita l’immagine, come è successo in Giappone con il lancio dell’hamburger nero, il “Premium Kuro Burger”, che ha raggiunto anche le coste del mondo occidentale. Sulla scia americana si è però diffusa in Europa la “Pizza Burger”, un panino fatto a mò di pizza che forse mira a fondere in uno queste due pietanze tanto amate dalla gente.

Tralasciando le deviazioni varie, a volte è bene indulgere in questa tentazione, ma con moderazione, e soprattutto in locali specializzati, più distanti dalle trovate pubblicitarie dei fast food.

ACCADDE OGGI: 1961 – Nasce Amnesty International: 

«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti» recita il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani. Un assunto che da mezzo secolo anima le battaglie di Amnesty International, una “luce” perennemente accesa in difesa della vita, della libertà e della dignità di ogni individuo.

I valori espressi con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, in risposta agli orrori della Seconda guerra mondiale, vennero intercettati da un movimento d’opinione internazionale, formatosi attorno alle prime organizzazioni non governative impegnate contro la pena di morte e in generale contro fenomeni di violenza, tortura e persecuzione giudiziaria. Sebbene alcuni paesi, come il Regno Unito e l’Italia (dove venne vietata dalla Costituzione del ’48 e abolita per legge nel 1994 dal codice penale militare di guerra), avessero già intrapreso la strada dell’abolizione, la pena capitale era in vigore in molti Paesi.

L’altra faccia della medaglia era rappresentata da sistemi carcerari disumani, adoperati come strumento di repressione dai regimi totalitari, come quello instaurato in Portogallo con un colpo di Stato da António de Oliveira Salazar. Il clima di censura imposto da quest’ultimo portò all’arresto di due studenti e alla conseguente condanna a sette anni di reclusione, colpevoli di aver brindato inneggiando all’indipendenza.

La notizia indignò l’avvocato inglese Peter Benenson, già noto per il suo impegno civile, che lo aveva portato nel 1956 a fondare, con altri avvocati, il gruppo Justice, allo scopo di offrire assistenza legale a persone i cui diritti non erano garantiti. Il legale prese carta e penna e scrisse una lettera dal titolo “I prigionieri dimenticati”, indirizzata all’editore del giornale The Observer.

La lettera, pubblicata il 28 maggio 1961, divenne idealmente l’atto costitutivo di Amnesty International: «Aprite il vostro quotidiano un qualsiasi giorno della settimana e troverete la notizia di qualcuno, da qualche parte del mondo, che è stato imprigionato, torturato o ucciso poiché le sue opinioni e la sua religione sono inaccettabili per il suo governo. Ci sono milioni di persone in prigione in queste condizioni, sempre in aumento. Il lettore del quotidiano percepisce un fastidioso senso d’impotenza. Ma se questi sentimenti di disgusto ovunque nel mondo potessero essere uniti in un’azione comune qualcosa di efficace potrebbe essere fatto».

Una chiamata all’impegno civile che venne ripresa dalle testate di altre nazioni e alla quale risposero migliaia di lettori, emulando la sua iniziativa nel pubblicare lettere e diffondere appelli in favore dei due studenti. Il crescente consenso spinse Benenson, a luglio di quell’anno, a convocare in Lussemburgo la prima conferenza internazionale degli attivisti di Amnesty. Quello che inizialmente doveva essere un appello per l’amnistia si trasformò in un’organizzazione non governativa, dotata di una sua struttura e con volontari in tutti i Paesi.

Altro passo fondamentale fu l’adozione del logo ufficiale, individuato in una «candela avvolta dal filo spinato», a simboleggiare l’impegno a far luce sui casi di violazione dei diritti umani e che venne ispirato a Benenson da un antico proverbio cinese, poi divenuto il motto dell’ONG: «Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità». Il 10 dicembre 1961, nella chiesa londinese di Saint Martin in the Fields (in Trafalgar Square), venne accesa la prima candela; oggi in quella data si celebra la Giornata mondiale dei diritti umani.

Le campagne portate avanti negli anni, contro la tortura, la pena di morte e gli omicidi politici, vennero supportate da un’attività di indagine nelle diverse realtà, che permise la pubblicazione di un rapporto annuale sullo stato dei diritti umani nel mondo. Ciò contribuì a sensibilizzare maggiormente istituzioni e opinione pubblica, nel riconoscere il prezioso impegno di Amnesty che nel 1977 fu premiato con il Premio Nobel per la Pace.

Sostenuta da una rete di sette milioni di soci e sostenitori in oltre 150 paesi è oggi considerata la maggiore organizzazione che si occupa di diritti umani.

L’EVENTO SPORTIVO: 2003 – Battendo la Juve, il Milan vince la Champions:

Per la prima volta, la finale di Champions League è tra due club italiani. All’Old Trafford di Manchester scendono in campo la Juventus di Marcello Lippi e il Milan di Carlo Ancelotti.

I rossoneri in semifinale eliminano i cugini nerazzurri; benché il doppio confronto abbia come risultati 0 a 0 e 1 a 1, il gol dei milanisti è segnato “fuori casa” e, com’è noto, vale doppio. I bianconeri, invece, superano (1-2 e 3-1) il Real Madrid. Senza dubbio la stagione 2002/03 è di grande rilievo per il calcio italiano.

Dopo i novanta minuti regolamentari e i canonici due tempi supplementari, il tabellino non riporta nomi di marcatori, così per la settima volta l’assegnazione dell’ambito trofeo europeo dipende dall’imprevedibile e crudele “roulette dei rigori”.

Il Milan vince il duello per 3 a 2, conquistando il sesto titolo continentale. I “cecchini” milanisti sono Serginho, Nesta e Shevchenko, sbagliano dal dischetto Seedorf e Kaladze. Gli juventini che battono il portiere milanista Dida sono solo Birindelli e Del Piero, falliscono invece Trezeguet, Zalayeta e Montero.

NACQUERO OGGI:

1908 – Ian Fleming

1947 – Erika Lechner

1945 – Patch Adams

LA FRASE CELEBRE (Aforisma): 

I santi di legno scolpito hanno certo fatto più per il mondo che quelli in carne e ossa. (Georg C. Lichtenberg)

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Maggio giardinaio non empie il granaio.

I DOODLE DI GOOGLE: La radioastronomia e Ruby Payne-Scott:

È grazie a chi ha creduto nella radioastronomia, ossia lo studio dei fenomeni celesti attraverso la misura delle onde radio, che si sono scoperti importanti processi fisici dell’universo come le pulsar, i quasar e le galassie attive. Tra i primi a credere in questa branca della ricerca è stata l’australiana Ruby Payne-Scott, la prima radioastronoma donna.

Nativa di Grafton (Nuovo Galles del Sud), completò i suoi studi universitari a Sydney laureandosi in Fisica e conseguendo un Diploma d’istruzione per l’insegnamento nelle scuole. Dopo la Seconda guerra mondiale fece i suoi studi più significativi, osservando il sistema solare attraverso le onde emesse dai processi fisici in atto nello spazio. Un prezioso contributo alla scienza che Google ha omaggiato nel 2012 con un doodle locale (visibile in Australia), celebrativo del centenario della sua nascita.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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