HomeAlmanaccoALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DI OGGI: mercoledì 13 aprile 2022

Quindicesima Settimana dell’Anno 2022

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 103* giorni mancanti alla fine dell’anno 262

A Roma il sole sorge alle 05.33 e tramonta alle 18.48 ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 5.25 e tramonta alle 18.32 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Martino Papa   

OGGI È: Giornata internazionale del bacio

Ogni 13 aprile si festeggia, la Giornata internazionale del bacio, un giorno romantico e dolce per celebrare una delle cose più belle che esistano. Cadere nel romanticismo è facile, facilissimo, ma in fondo non c’è niente di male, se un giorno l’anno, ci si ferma e ci si concedono frasi e aforismi sui baci, foto celebri, baci da film e baci leggendari che abbiamo visto nei cartoni animati, negli anime e nelle serie televisive.

Viviamo in un mondo che ci vuole efficienti, operativi e produttivi, sempre impegnati in qualcosa sin da ragazzini, fermarsi e gioire per una poesia, una foto o un cioccolatino romantico credo sia bello, e rientri tra quelle cose che ci aiutano a “restare umani”. E se oggi sarà un tripudio di baci, foto di baci, sbaciucchiamenti vari tra fidanzati, innamorati e amanti, prendiamo solo il buono, senza abbrutirci e senza sottovalutare il potere terapeutico di un bacio, di un abbraccio o anche solo di un sorriso.

ACCADDE OGGI: 1970 – Incidente nello spazio per Apollo 13: 

«Houston, abbiamo un problema». Una frase memorabile nella storia della conquista del cosmo. Più delle macchine e della tecnologia, furono la lucidità aritmetica e il coraggio dell’uomo a trasformare un clamoroso fallimento in una compiuta “mission impossible”.

Sulla scia dell’entusiasmo creatosi attorno al successo dell’Apollo 11 (20 luglio 1969) e della celebre camminata sulla Luna di Neil Armstrong, con cui in un solo colpo erano stati offuscati i primati sovietici dello Sputnik e di Gagarin, il governo degli Stati Uniti d’America diede forte impulso al “programma Apollo”. Dopo la missione n° 12 (con le prime videoriprese a colori del satellite terrestre), la NASA avviò l’organizzazione di altre due spedizioni.

Per l’Apollo 13 venne designato nel ruolo di comandante James Lovell, un astronauta di lungo corso, con tre voli spaziali all’attivo (Gemini 7, Gemini 12 ed Apollo 8). Accanto a lui Ken Mattingly, come pilota del modulo di comando dell’Apollo (ribattezzato Odyssey), e Fred Haise, in qualità di pilota del modulo lunare o LEM (rinominato Aquarius). A pochi giorni dal lancio Mattingly venne sollevato dall’incarico, per un sospetto contagio da rosolia, e sostituito con John Swigert.

L’ora X scattò alle 14.13 (ora di New York) di sabato 11 aprile, dalla base di lancio di Cape Canaveral, in Florida. Destinazione l’altopiano di Fra Mauro sulla Luna. Fatta eccezione per un problema a uno dei cinque motori nella fase iniziale, tutto sembrava procedere regolarmente. A 55 ore dalla partenza, con la Luna distante 14.000 km, la voce di Lovell che avvertiva di un problema scosse i tecnici della NASA.

Dapprima l’onda d’urto di un’esplosione e poi i comandi dell’Apollo letteralmente impazziti prospettarono un quadro poco confortante. Guardando dall’oblò, l’equipaggio si rese conto che stava seminando una sostanza gassosa nello spazio: era l’ossigeno del serbatoio 2, esploso per un cortocircuito (sul momento si pensò a un meteorite), che aveva finito col danneggiare anche il serbatoio 1. La riserva a disposizione era insufficiente per le operazioni di allunaggio, per cui dalla base arrivò l’ordine di «missione annullata».

L’obiettivo a questo punto diventava uno solo: riportare a casa gli astronauti. Gli ostacoli da superare erano diversi, a cominciare dal fatto che l’Odyssey, danneggiato dall’esplosione, sarebbe tornato utile solo per rientrare nell’atmosfera terrestre, ma non era più vivibile per l’equipaggio. Quest’ultimo dovette trasferirsi nel LEM, che però era concepito per ospitare due persone per due giorni, mentre di lì in poi avrebbe dovuto reggere la presenza di tre persone per quattro giorni di viaggio.

Cominciò così una corsa contro il tempo dei tecnici della NASA, impegnati a cercare soluzioni ingegnose per limitare il livello di anidride carbonica e rintracciare l’energia elettrica necessaria per il rientro. Gli astronauti, dal canto loro, vennero chiamati a una dura prova di resistenza, dovuta all’assenza di viveri e acqua potabile e alle basse temperature. Ciò non impedì a Lovell di compiere manualmente una traiettoria mai tentata in precedenza e di trovare la lucidità giusta per scrivere a mano i calcoli, che consentirono di impostare il LEM adattandolo a una capsula e utilizzandolo come scialuppa di salvataggio, prima del definitivo passaggio nel Modulo di Comando (CSM).

Passaggi decisivi che il 13 aprile fecero tornare i tre sulla Terra. Gli ultimi istanti, per via del lungo silenzio radio, tennero col fiato sospeso milioni di telespettatori in tutto il mondo. Anche in Italia la RAI seguì l’evento, attraverso famosi inviati come Ruggero Orlando (presente anche nell’impresa di Neil Armstrong) e Jas Gawronski. Pochi istanti dopo l’atterraggio in mare, dal CSM arrivò la voce di Lovell che rassicurò sulle condizioni di salute dei tre. Mai fallimento fu più celebrato nella storia degli USA e non solo.

Trasposta nell’omonimo film di Ron Howard del 1995 (premiato con due Oscar per Miglior montaggio e Miglior sonoro), la vicenda dell’Apollo 13 salì nuovamente alla ribalta nel 2011, quando vennero battuti all’asta i libri di bordo utilizzati da Lovell per i preziosi calcoli.

EVENTO SPORTIVO: 2011 – L’Inter fuori dalla Champions:

Com’era facile prevedere dopo la pesante disfatta in casa per 2-5, l’Inter non riesce a superare il turno e alla semifinale della Champions League 2010/11 accedono meritatamente i tedeschi dello Schalke 04.

I nerazzurri, detentori del prestigioso trofeo continentale, perdono alla Veltins Arena per 2 a 1, con i tedeschi andati per primi in vantaggio nel finale del primo tempo con Raúl, che passa facilmente tra i difensori Lucio e Ranocchia e segna dribblando anche il portiere Julio Cesar.

L’Inter riesce a pareggiare all’inizio della seconda frazione con Thiago Motta ma, dopo alcune occasioni non concretizzate dagli uomini di Leonardo, è lo Schalke 04, a pochi minuti dalla fine, a passare definitivamente in vantaggio con Howedes.

In semifinale i tedeschi saranno eliminati dal Manchester United che a sua volta, nella finale di Wembley, perderà con il Barcellona di Messi.

NACQUERO OGGI:

1808 – Antonio Meucci (+1889)

1951 – Ivano Bordon

LA FRASE CELEBRE (Aforisma): 

Nessuno è mai soddisfatto della sua condizione. (Orazio)

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Il gioco è bello quando dura poco

I DOODLE DI GOOGLE: Songkran Festival:

Nel mondo buddhista il capodanno viene festeggiato nel cuore della stagione primaverile. È il Songkran, dal sanscrito Samkranti (“passaggio astrologico”), festeggiato dal 13 al 15 aprile nei paesi di tradizione theravāda (la più antica scuola buddhista) del Sud-est asiatico.

Principale rito di quest’antica tradizione è bagnarsi a vicenda con l’acqua, quale simbolo di purificazione spirituale: armate di secchi, pentole, tubi da giardino e pistole ad acqua, le persone si innaffiano tra di loro e lavano le statue di Buddha portate fuori dal tempio. In giorni diversi vengono portati al wat (area che comprende gli edifici sacri) cibo e sabbia, quest’ultima come contributo simbolico alla costruzione di un nuovo tempio.

Il Songkran è stato ricordato più volte da Google con quattro doodle locali (visibili in Cambogia, Laos e Thailandia), pubblicati nel 2008, 2009, 2011 e 2012.

redazione.lecceoggi@gmail.com

No Comments

Leave A Comment