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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: martedì 11 aprile 2023

Quindicesima settimana dell’Anno 2023

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 101 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 264

A Roma il sole sorge alle 6.36 * tramonta alle 19.47 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 6.14 * tramonta alle 19.23 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Stanislao

LE GIORNATE MONDIALI/INTERNAZIONALI: Giornata Internazionale contro le mine

Contro ogni norma del Diritto Internazionale Umanitario, le mine anti-uomo causano attacchi indiscriminati che colpiscono migliaia di persone ogni anno, danneggiano l’ambiente, ostacolano la ricostruzione e vanno ben oltre i limiti di un conflitto. Il 4 aprile, si celebra la Giornata Mondiale contro le mine, una campagna internazionale promossa dalle Nazioni Unite per dare voce a tutte le vittime. è dal 1997 che si cerca di ottenere la messa al bando di questa arma. Con la Convenzione di Ottawa, infatti, gli Stati firmatari si impegnano a vietare l’impiego, lo stoccaggio, la produzione e il trasferimento delle mine antiuomo, oltre che a distruggerle.

Nel dicembre 2004 la Convenzione era stata siglata da 152 Stati. Tra gli assenti Stati Uniti, Russia, Cina, India, Israele, Turchia. Ad oggi gli aderenti sono 156, compreso l’Afghanistan, dove 14.400 persone sono state impiegate nella distruzione di oltre un milione di residui bellici esplosivi.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite sta cercando di collegare l’azione contro le mine con piani più ampi di sviluppo, per promuovere allo stesso tempo le produzioni agricole, rafforzare le infrastrutture, migliorare l’approvvigionamento idrico e fornire istruzione e servizi sanitari migliori nelle aree più tormentate da questo problema, tutto ciò in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

ACCADDE OGGI: anno 2006 – Arresto del boss Provenzano:

Una vittoria dello Stato attesa da 43 anni! L’arresto del capomafia Bernando Provenzano mise fine alla lunghissima latitanza di uno dei più spietati criminali di “Cosa nostra”, che ha guidato dal 1995 al momento della cattura.

Soprannominato la “primula rossa” e “zu Binu”, il suo nome comparve tra quelli dei ricercati nel settembre del 1963, quando nei suoi confronti fu spiccato un mandato di arresto per omicidio. Da quel momento e per oltre 40 anni divenne un fantasma, lasciando nel mistero anche il suo reale volto, per via dell’unica foto disponibile, risalente a quando aveva soltanto 26 anni.

Nel corso della latitanza, grazie a una fitta rete di coperture (secondo alcune inchieste anche a livello politico-istituzionale), riuscì a impartire ordini e a gestire gli affari di “Cosa nostra”, utilizzando dei semplici pezzettini di carta, noti in dialetto siciliano come pizzini. Responsabile dei più efferati delitti mafiosi, venne condannato in contumacia all’ergastolo per l’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e per la stragi di Capaci e via D’Amelio.

L’intercettazione di alcuni pizzini misero gli investigatori sulle sue tracce, individuando il nascondiglio in una masseria nelle campagne di Corleone. Qui, l’11 aprile 2006, scattò il blitz degli agenti della squadra mobile di Palermo, ai quali Provenzano non oppose resistenza.

Rinchiuso, in totale isolamento, nel carcere di Novara e in seguito di Parma, qui si ammala gravemente e muore all’ospedale di San Paolo di Milano, nel luglio 2016. Tra i processi in corso che lo vedono coinvolto, il più importante è quello sulla presunta trattativa Stato-mafia.

NACQUERO OGGI:

anno 1906 – Renato Cesarini (+1969)

anno 1959 – Alessandro Baldi (Alessandro Civai)

anno 1979 – Diego Confalonieri

LA FRASE CELEBRE (Aforisma):

“La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito.” (Confucio)

IL PROVERBIO DEL GIORNO

Lettu, fimmene e focu nù sse ccunttentanu mai de pocu – (Letto, donne e fuoco non si accontentano mai di poco)

I DOODLE DI GOOGLE: Yuri Gagarin nello spazio: 

«Girando attorno alla Terra, nella navicella, ho visto quanto è bello il nostro pianeta. Il mondo dovrebbe permetterci di preservare ed aumentare questa bellezza, non di distruggerla!» Così commentò ai giornalisti Jurij Alekseevič Gagarin dopo la sua impresa senza precedenti: il primo volo umano nello spazio e il primo uomo ad orbitare intorno alla Terra. Scelto tra i venti migliori piloti dell’aeronautica russa, il suo lancio a bordo del razzo Vostok avvenne la mattina del 12 aprile 1961, dal Cosmodromo di Bajkonur (lo stesso dello Spuntik), nella steppa del Kazakistan. Dopo un volo spaziale di 88 minuti ritornò sulla Terra incolume, paracadutandosi dalla navicella. Accolto come un eroe nazionale, sette anni dopo morì in un tragico incidente aereo. Nel 2007, a 46 anni esatti dallo storico lancio, Google ha reso omaggio all’impresa di Gagarin con un doodle globale.

luciani.2006@libero.it

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