HomeCulturaENZO ASSENZA “SCULTORE DISCRETO” LA MOSTRA RETROSPETTIVA PROROGATA AL 7 DICEMBRE

ENZO ASSENZA “SCULTORE DISCRETO” LA MOSTRA RETROSPETTIVA PROROGATA AL 7 DICEMBRE

ENZO ASSENZA “SCULTORE DISCRETO” LA MOSTRA RETROSPETTIVA PROROGATA AL 7 DICEMBRE

Enzo_Assenza

Prorogata fino al 7 dicembre 2016 la retrospettiva dedicata a Enzo Assenza “scultore discreto”, mostra d’approfondimento storico-artistico di taglio antologico allestita nelle sale del MUSA, il Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento (complesso Studium 2000, via di Valesio angolo viale San Nicola, Lecce). Promossa nell’ambito della rassegna “Sull’arte contemporanea: metodologia e ricerca nei luoghi dell’Università”, ideata e organizzata dalla delegata del Rettore alla Conoscenza, ricerca e messa in valore dei Beni Culturali Letizia Gaeta e con la cura scientifica di Massimo Guastella, docente di Storia dell’arte contemporanea, la mostra ha riscosso notevole interesse nel pubblico e numerose sono le richieste di visita anche da parte di studenti delle scuole superiori. L’apertura è stata quindi prorogata.

Modicano di origine (nato nel 1915 a Pozzallo da una famiglia d’artisti), romano d’adozione, l’artista ha seguito in un cinquantennio di attività un percorso figurativo coerente, dedicandosi prevalentemente alla produzione plastica nelle differenti tecniche e svariate materie ma anche al disegno, che riteneva fondamento della “buona scultura” e alla pittura. Formatosi nel clima ellenistico dell’arte siciliana e inseritosi poi nei circuiti artistici romani prossimi a Novecento, Enzo Assenza già nel 1935, non ancora ventenne, fu selezionato per la Biennale di Venezia, rassegna a cui parteciperà ancora nel 1956 assieme alla Quadriennale di Roma del 1951, 1955 e 1959. Personaggi quali lo scultore Canonica, il critico d’arte Margherita Sarfatti nel ventennio e Michele Biancale nell’immediato dopoguerra sostennero, fra altri, l’arte di Assenza.

Enzo-Assenza,-Tuffatrice,-1975,--bronzo

In questa mostra sono proposte quindici opere tra terrecotte, legni e bronzi, databili dal 1939 al 1978, che rappresentano momenti significativi del lavoro dell’artista: nella scelta linguistica in cui è centrale la figura, statua, ritratto, animale che fosse, sempre informata delle lezioni dei maestri Martini, Greco, Fazzini, Marini, nell’articolato dibattito artistico in Italia nel dopoguerra e sino all’inizio degli anni Ottanta, quando Assenza morirà all’età di 66 anni. La sua poetica si è sostanziata nelle figure femminili, nelle maternità e specialmente nell’arte sacra, dove è stato protagonista con opere monumentali quali il “San Bartolomeo” per il Duomo di Messina e l’“Apocalisse”, una ceramica policroma di trecento metri quadri per la cattedrale di St. Joseph ad Hartford. Anche nel Salento opere poco note ma tutte da rivalutare appartengono al maestro siciliano: il “San Pio X” (1958) sulla facciata della chiesa dedicata al santo papa a Lecce, dove pure nella sede della Banca d’Italia è collocato un grande pannello allegorico; i due bassorilievi allegorici in ceramica policroma delle scuole “Crudomonte” e “Giulio Cesare” a Brindisi (1962), la “Maria SS. Assunta” (1962) sull’altare maggiore della chiesa madre di Carmiano, il monumentale “San Michele Arcangelo” (1968) nell’abside dell’eponima chiesa di Trepuzzi, dove per gli altari laterali eseguì il “Sacro Cuore” (1968), la “Madonna del Rosario” (1968), il “San Giovanni Bosco” (1972). Gli appartiene anche la grande statua bronzea della “Giustizia” che campeggia innanzi al tribunale di Bari.

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