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DA GALATONE DURA CONTESTAZIONE A PARIDE MAZZOTTA

DA GALATONE DURA CONTESTAZIONE A PARIDE MAZZOTTA

Emanuela Settimo De Mitri

Emanuela Settimo De Mitri

La gestione del Partito da parte del commissario provinciale di Forza Italia per Lecce Paride Mazzotta è diventata oramai personalistica, antidemocratica ed inconcepibile.

Non agisce nell’interesse di tutti e della crescita di Forza Italia, ma compie gesti frutto di cervellotiche valutazioni personali e, ancor più grave, prende decisioni che non sono di sua competenza, ma dei vertici regionali.

In data 26 febbraio, con enorme sorpresa, ho ricevuto una lettera di revoca dall’incarico di Commissario cittadino di Forza Italia di Galatone, nella quale con molta franchezza, Paride Mazzotta mi accusa di non essermi impegnata abbastanza per il Partito.

Va premesso che la nomina mi fu conferita dal coordinatore regionale, sen. Luigi Vitali e la stessa sarebbe potuta venire meno  soltanto a seguito di una revoca regionale. Pare, inoltre, sia sfuggito a Mazzotta che la nomina  in ogni caso sarebbe potuta venire meno solo in seguito allo svolgimento di un congresso cittadino del Partito, come da regolamento di Forza Italia. Regolamento voluto dal Presidente Silvio Berlusconi, proprio per aprire le sezioni alla partecipazione, nonché eleggere il segretario cittadino nel rispetto del principio democratico. Ma ciò naturalmente non é avvenuto.

Ci tengo a sottolineare che le motivazioni del Mazzotta, oltre ad essere gravissime e lesive, sono del tutto pretestuose e non veritiere. Ciò  è dimostrato dai fatti che provano l’esatto contrario a quanto mi viene contestato.

Il mio lavoro nella mia città Galatone è stato attento, costante e fattivo, con attività sul territorio legate a tematiche importanti quali l’ambiente, la sicurezza, incarichi, viabilità, decoro, ecc..  Abbiamo, inoltre, organizzato  convegni politici, sulla famiglia, sulla mediazione familiare, su tematiche animaliste, tutto certificato con pec e sulla pagina facebook di Forza Italia sez. Galatone. Il Mazzotta è stato costantemente  invitato a partecipare, ma ha ritenuto di non prenderne parte (senza darne neppure comunicazione). Tutta l’attività è stata  rafforzata da un lavoro, al mio fianco, di un direttivo composto da 13 persone e da un gruppo allargato di 70 persone attive sul territorio. Da aggiungere i tesseramenti, la sede accogliente, aperta a tutti e soprattutto all’ascolto delle tante segnalazioni e necessità dei cittadini di Galatone.

In tutto questo lavoro quello che ho ed abbiamo notato con stupore è stata l’assenza di Mazzotta, che non si è mai interessato ed impegnato per Galatone e per il nostro gruppo. Non dimentichiamo la campagna elettorale per le politiche 2018, quando il Mazzotta chiuse la segreteria provinciale.  Una campagna elettorale quella delle politiche 2018 svolta attivamente da parte mia e del mio gruppo, non solo nella nostra città, ma anche in varie città della provincia. Rammento che il 4 marzo 2018, insieme a me, sono scesi in campo i componenti del direttivo e 30 rappresentati di lista  a tutela del partito, nella fase delicata dello spoglio.  Privi di una guida provinciale abbiamo comunque  lavorato e ci siamo impegnati per ottenere il  risultato migliore. Così è stato per Galatone, il nostro lavoro ha consentito un rilancio del partito nella mia città  registrando  una percentuale del 19,33 %a fronte di una percentuale delle amministrative del giugno 2017 del 3,38%.

Adesso, invece,  ha messo in atto questa epurazione, creando difficoltà e mettendo alla porta  persone che hanno dato tanto per il nostro partito e che hanno solo la “colpa” di essere state scelte dal Sen. Vitali.  Questo atteggiamento  danneggia il Partito.

Ciò che mi preme sottolineare sono i suoi metodi inaccettabili, che a quanto pare sono avallati dai nuovi vertici del partito in Puglia.

Il gesto compiuto nei miei riguardi ricalca quanto accaduto anche al collega avv. Cristian Sturdà a Lecce, messo all’angolo, addirittura con messaggio whattsapp, soltanto perché, sempre in base alle regole del Partito, aveva dissentito dalle loro decisioni difendendo la scelta del direttivo di avere un proprio candidato sindaco per le amministrative leccesi, individuato all’unanimità in Adriana Poli Bortone, anche lei trattata in modo indecoroso.

Auspico quindi l’intervento dei vertici del Partito, aspettando azioni mirate a salvaguardare chi ama Forza Italia ed è stato sempre fedele al Partito, che non può ridursi ad un contenitore in cui attuare piccole vendette personali, così come sta avvenendo, ai danni della libertà, della democrazia e del nostro partito, atteggiamento  ancora più grave alle porte di importanti campagne elettorali che vedono impegnato il nostro Presidente Berlusconi. La verità è solamente una: sei amico del sen. Vitali? Allora bocciato!

Ma in politica, come nella vita, bisogna avere coraggio. Coraggio di scegliere da quale parte stare. Le cariche passano, ma le persone restano. E poi esiste una dignità personale che non è merce di chiunque. Ringrazio il sen. Vitali per aver creduto in me, per essere stato vicino alla sezione di Galatone e per avermi consentito di rilanciare nella mia città Forza Italia. Ringrazio gli amici che hanno lavorato al mio fianco. Tutti insieme abbiamo fatto squadra  nell’interesse del partito ed a tutela dei cittadini Galatonesi. Ringrazio anche i “veri” amici di partito indipendentemente da scelte che ci vedono coinvolti e travolti, anche contro la nostra volontà. Esiste nella vita un solo giudice: il tempo. Esso darà le risposte e metterà le persone al proprio posto. Il mio impegno e la mia disponibilità saranno sempre a disposizione della città.

Avv. Emanuela Settimo De Mitri

redazione.lecceoggi@gmail.com

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