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GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 118° giorno di guerra

Nave commerciale colpita da un missile a largo dello Yemen

Un missile lanciato dallo Yemen ha colpito una nave mercantile al largo delle coste del paese, ha reso noto oggi la società britannica di sicurezza marittima Ambrey. “Secondo quanto riferito, una nave mercantile è stata presa di mira con un missile mentre era in viaggio a sud-ovest di Aden, nello Yemen”, ha affermato la Ambrey,aggiungendo che “la nave ha segnalato un’esplosione” a bordo.

 

Secondo Haaretz Netanyahu potrebbe tentare di sabotare l’accordo con Hamas

Una fonte di Haaretz che ha familiarità con i negoziati per raggiungere un accordo sugli ostaggi con Hamas ha espresso preoccupazione per i recenti duri commenti del premier Benyamin Netanyahu sull’argomento volti a spingere Hamas a rifiutare l’intesa. Secondo la fonte, ciò consentirà a Israele di continuare a combattere, incolpando Hamas per il fallimento dei negoziati.

 

Netanyahu: “Si tratta per gli ostaggi ma non a ogni costo”

“Stiamo lavorando per ottenere un altro quadro per liberare i nostri prigionieri, ma sottolineo – non ad ogni costo”: lo ha detto in tv il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu citato dal Times of Israel. “Abbiamo delle linee rosse, tra cui: non porremo fine alla guerra, non ritireremo l’IDF dalla Striscia, non rilasceremo migliaia di terroristi”. Il primo ministro afferma che oltre a lavorare per liberare gli ostaggi, Israele sta lavorando per raggiungere gli altri suoi obiettivi nella guerra: “l’eliminazione di Hamas e garantire che Gaza non rappresenti mai più una minaccia. Stiamo lavorando su tutti e tre insieme e non rinunceremo a nessuno di loro”

 

Il premier Netanyahu: “L’Unrwa è totalmente infiltrata da Hamas”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, incontrando a Gerusalemme gli ambasciatori all’Onu di alcuni Paesi, ha detto che l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) è stata “totalmente infiltrata” dal movimento islamista palestinese Hamas. “Abbiamo bisogno di altre agenzie delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie” al suo posto, in un momento in cui questa agenzia è messa in discussione da Israele per il presunto coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti nell’attacco del 7 ottobre, che ha portato alla sospensione dei suoi finanziamenti da parte dei principali Paesi donatori.

 

Il portavoce del dipartimento di Stato americano, Miller, ribadisce l’opposizione degli Stati Uniti alla zona cuscinetto tra Gaza e il confine con Israele

Il portavoce del dipartimento di Stato americano Matt Miller ha ribadito l’opposizione degli Stati Uniti alla zona cuscinetto che le Forze di difesa israeliane stanno istituendo tra Gaza e il confine con Israele.Miller ha spiegato che i funzionari israeliani hanno sostenuto che le case demolite nell’area sono soltanto quelle usate per attività terroristiche e che i militari israeliani non hanno intenzione di occupare Gaza o di lasciare permanentemente truppe all’interno della Striscia dopo la guerra. Inoltre, secondo quanto affermato dai funzionari israeliani nelle interlocuzioni con gli omologhi americani, la zona cuscinetto è temporanea e sarà rimossa una volta che Hamas sarà completamente eliminata.

 

luciani.2006@libero.it

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