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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 572° giorno di guerra

Zelensky: “vorrei elogiare in particolare i soldati che, passo dopo passo, stanno restituendo in Ucraina ciò che le appartiene, nella zona di Bakhmut”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha reso noto, sul suo account X (ex Twitter) la liberazione di un importante villaggio, la localita’ di Klishchiivka, situata sul fianco meridionale e a 10km da Bakhmut. “Oggi vorrei elogiare in particolare i soldati che, passo dopo passo, stanno restituendo in Ucraina cio’ che le appartiene, nella zona di Bakhmut”, ha detto nel consueto video alla nazione. In contemporanea il vice ministro della difesa, Hanna Maliar, ha diffuso un video delle forze ucraine che mostrano bandiere, tra cui quella nazionale blu e gialla, davanti agli edifici in rovina e con il frastuono dei combattimenti in corso sullo sfondo. Nell’ultima settimana, le forze di Kiev hanno liberato completamente o parzialmente tre localita’ situate a sud di Bakhmut: Andrivka, Klishchiivka e Optine; dall’inizio della controffensiva all’inizio di giugno, circa 50 chilometri quadrati intorno alla citta’ situata sul fronte di guerra.

Media russi: drone di Kiev su un aeroporto nella regione di Kaluga

L’Ucraina avrebbe attaccato l’aeroporto di Shaykovka, nella regione russa di Kaluga, con un drone kamikaze. Il raid, però, sarebbe stato intercettato dagli elicotteri mi-28 che avrebbero distrutto il veicolo senza pilota di Kiev. Lo riportano alcuni media russi su Telegram, come Mash. Non è la prima volta che viene presa di mira questa struttura, già colpita altre due volte, l’ultima delle quali nemmeno un mese fa. Lì, infatti, la Russia ammassa una parte importante della sua flotta aerea. “Le forze armate ucraine hanno attaccato lo strategico aeroporto di Shaykovka, nella regione di Kaluga. Senza successo: secondo le nostre informazioni, il drone kamikaze ucraino è stato intercettato e distrutto da elicotteri Mi-28”, scrive Mash, spiegando che si tratta almeno del “terzo tentativo di attaccare l’aeroporto” dall’inizio della guerra. Né i vertici di Kiev né quelli russi hanno commentato la notizia che è rimbalzata anche sui media ucraini sempre con riferimento al canale Telegram Mash.

 

Jens Stoltenberg: “Esiste una differenza netta fra sconfitta e pace”

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, è stato ospite di Monica Maggioni a “In mezz’ora”, su Rai3, affrontando diverse questioni attorno alla Russia e all’Ucraina. Il “modo migliore” per mettere fine al conflitto “in modo equo e duraturo” è “sostenere” il governo di Kiev, ha detto, “l’Ucraina ha lanciato una controffensiva che tutti ovviamente speravamo sarebbe stata più spedita, ma sta gradualmente guadagnando terreno”. Quanto all’azione del Vaticano, “naturalmente noi accogliamo con favore tutti gli sforzi atti a cercare di trovare una soluzione pacifica alla guerra in Ucraina”. Però “allo stesso tempo dobbiamo renderci conto che esiste una differenza netta fra sconfitta e pace, questa non è una guerra fra pari, l’Ucraina non è, e non è mai stata, una minaccia per la Russia. Se il presidente Putin smetterà di combattere avremo la pace, se smetteranno di combattere il presidente Zelensky e gli ucraini invece l’Ucraina cesserà di esistere come nazione sovrana e indipendente”. “La Nato non esiste per provocare conflitti, ma per prevenirli, per salvaguardare la pace”, ha sottolineato il segretario generale, “ed è esattamente quello che stiamo facendo. Dopo la guerra fredda quando le tensioni sono diminuite, gli alleati della Nato compreso il mio paese, la Norvegia, hanno ridotto le spese per la difesa. Dopodiché quando le tensioni aumentano, come adesso con la guerra in pieno svolgimento in Europa, dobbiamo essere in grado di aumentare gli investimenti per la nostra sicurezza. Cedere alle richieste di Vladimir Putin prima dell’intervento militare della Russia in Ucraina avrebbe messo tutti gli alleati della Nato in una posizione molto pericolosa. La guerra contro l’Ucraina e il nostro sostegno all’Ucraina riguardano non soltanto l’Ucraina, ma anche il nostro interesse di sicurezza”. L’incontro fra Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un “dimostra quanto il presidente Putin e la Russia siano isolati”, riflette infine Stoltenberg, “per procurarsi armi e munizioni la Russia deve andare in Corea del Nord e in Iran”.

 

Incontro tra il consigliere Usa alla sicurezza Jake Sullivan e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, discusso anche della guerra

Il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, ha incontrato a Malta il ministro degli Esteri Wang Yi. Lo conferma la Casa Bianca in una nota sottolineando che il colloquio “rientra nel tentativo di Washington di mantenere aperte le linee di comunicazione con la Cina e gestire in modo responsabile il rapporto”. Sullivan e Wang hanno avuto uno scambio “sincero, sostanziale e costruttivo, sulla scia degli impegni presi da Biden e Xi a Bali, in Indonesia, nel novembre 2022”. Tra i temi discussi, le relazioni bilaterali Usa-Cina, la guerra in Ucraina e Taiwan.

 

Ramzan Kadyrov è riapparso in un video: “Distinguete la verità dalle bugie”

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov è apparso in questo video, pubblicato sul suo canale Telegram, pochi giorni dopo che notizie non confermate suggerivano che fosse gravemente malato. Non è possibile stabilire con certezza data e luogo in cui è stato ripreso il filmato. È ripreso mentre cammina sotto la pioggia in un luogo non specificato, poi si vede un sentiero asfaltato con erba e alberi in fila che sembrano essere ripresi dal punto di vista di Kadyrov stesso. “Consiglio vivamente a tutti coloro che non riescono a distinguere la verità dalle bugie su internet di fare una passeggiata all’aria aperta e mettere in ordine i propri pensieri”, si legge sull’app di messaggistica.

 

luciani.2006@libero.it

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