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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 699° giorno di guerra

Cina a Onu: porre fine a crisi ucraina più urgente che mai

“Porre fine alla crisi ucraina e riportare la pace è più urgente che mai e le parti devono lavorare più duramente per questo obiettivo”. Lo ha detto l’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina. “I negoziati devono riprendere il prima possibile. La pace non si può raggiungere inviando armi sul campo di battaglia e continuare i combattimenti significa avere altre vittime civili”, ha aggiunto, ribadendo che “la Cina continua a stare dalla parte della giustizia e della pace”.

 

Lavrov: Kiev agonizzante ma Occidente spinge a continuare

La maggior parte degli esperti ritiene che quello che impedisce l’inizio di un percorso verso la pace e’ il “continuo supporto da parte degli occidentali al regime di Kiev nonostante sia agonizzante e incapace di raggiungere i suoi obiettivi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sull’Ucraina. “Nonostante il completo fallimento dell’Ucraina sul campo di battaglia gli occidentali li spingono a continuare”, ha proseguito, ribadendo che l’operazione militare non è contro la gente ucraina.

 

Ucraina a Onu: Kiev e il mondo democratico vinceranno la guerra

“L’Ucraina vincerà questa guerra, e non solo l’Ucraina ma tutto il mondo democratico”. Lo ha detto l’ambasciatore di Kiev all’Onu Sergiy Kyslytsya con a fianco decine di ambasciatori prima della riunione del Consiglio di Sicurezza a cui partecipa anche il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

 

L’Ungheria non partecipa a fondo per armi a Kiev, ma nessun veto

L’Ungheria non impedirà ai membri dell’Ue di istituire uno strumento finanziario di 5 miliardi di euro all’anno per l’invio di armi all’Ucraina, ma non si assumerà alcun onere finanziario in questo senso. Lo ha spiegato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto in una conferenza stampa a margine del Consiglio Esteri a Bruxelles. Parlando del nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia che l’Ue si appresta a varare in occasione del secondo anniversario della guerra in Ucraina, Szijjarto ha detto che il motivo principale dietro questa proposta è l’obbligo di “conformarsi e creare un’apparenza di azione”. Il ministro ungherese ha infine confermato l’incontro con la controparte ucraina il 29 gennaio a Uzhhorod, che dovrebbe preparare quello tra il premier ungherese, Viktor Orban, e il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Il meeting si terrà alla vigilia del vertice straordinario dei leader europei a Bruxelles in cui si discuterà del sostegno finanziario a Kiev su cui Budapest ha finora posto il veto.

 

Mosca: 220 attacchi a centri di reclutamento da inizio guerra

Il ministero dell’Interno russo stima che dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe del Cremlino si siano registrati in Russia 220 “attacchi”, compresi “incendi dolosi”, contro centri di arruolamento dell’esercito russo e altre “strutture governative”, e 184 “atti di sabotaggio” delle linee ferroviarie: lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass citando un alto funzionario del dicastero. Secondo le autorità russe, 220 persone sarebbero state identificate in relazione agli “attacchi” contro i commissariati militari e 141 per i presunti “atti di sabotaggio” alle linee ferroviarie. Dall’inizio dell’aggressione militare delle truppe russe contro l’Ucraina, in Russia diverse persone sono state condannate a pesanti pene detentive con l’accusa di aver lanciato delle molotov contro centri di reclutamento dell’esercito.

 

luciani.2006@libero.it

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