HomePoliticaPROPOSTA DI LEGGE DEL CENTRODESTRA REGIONALE: LASCIARE AL DISABILE LA SCELTA FRA ASSEGNO DI CURA E ‘VITA INDIPENDENTE’

PROPOSTA DI LEGGE DEL CENTRODESTRA REGIONALE: LASCIARE AL DISABILE LA SCELTA FRA ASSEGNO DI CURA E ‘VITA INDIPENDENTE’

PROPOSTA DI LEGGE DEL CENTRODESTRA REGIONALE: LASCIARE AL DISABILE LA SCELTA FRA ASSEGNO DI CURA E ‘VITA INDIPENDENTE’

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Un articolato legislativo che crea una nuova figura, quella dell’assistente personale, e mette l’ammalato in grado di avere un’assistenza migliore

Garantire al disabile uno stile di vita che gli consenta di essere autonomo e indipendente. E’ questo l’obiettivo della Proposta di Legge (“Favorire la ‘Vita Indipendente’ delle persone con grave disabilità”) depositata il 19 febbraio scorso, dai consiglieri di centrodestra alla Regione Puglia, primo firmatario Francesco Ventola di Direzione Italia, e presentata oggi dai consiglieri Nino Marmo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca e Renato Perrini.

L’iniziativa legislativa parte da risultati già conseguiti in fase sperimentale da “Progetti di vita indipendente” avviati anche dalla Regione Puglia. Si tratta di una sorta di rivoluzione nel campo dell’assistenza socio-sanitaria: il disabile può scegliere se continuare ad avere l’assegno di cura oppure avvalersi di una prestazione personalizzata che si concretizza in un vero e proprio contratto di lavoro con una persona che diventa un vero e proprio “assistente personale”. In questo modo si raggiungerebbero due obiettivi non secondari: avere nuove figure professionali, chiaramente da formare, che assisterebbero il disabile continuativamente e lavorativamente (l’articolo 4 stabilisce, infatti, l’istituzione della figura dell’assistente personale che ‘svolge prestazioni di assistenza personale nel rispetto delle diverse forme contrattuali’).  Tutto ciò consentirebbe di creare lavoro evitando così il tanto lavoro nero che nel settore si crea con un’elargizione, qual è l’assegno di cura, che viene dato in modo indiscriminato e a una platea talmente estesa che rende la coperta troppo corta per accontentare tutti. Dagli esperimenti già attuati con successo la spesa oscillerebbe intorno ai 15 mila euro comprensivi di assistenza domotica (ovvero di tutte le innovazioni che servono a rendere migliore la vita del paziente. La Proposta di Legge, è stato spiegato da tutti i consiglieri regionali, si rivolge a persone con disabilità gravi, di età compresa tra i 18 e i 67 anni e residenti in Puglia.

La proposta di legge che punta a colmare un vuoto normativo, immaginando una Sanità del futuro, ora sarà discussa in Commissione Sanità, l’invito dei proponenti all’assessore al Welfare, Ruggeri, che proprio ieri ha annunciato un’iniziativa legislativa simile è quello di lavorare insieme nell’interesse esclusivo dei disabili pugliesi. Sempre in Commissione sanità saranno audite le associazioni di volontariato che si occupano della materia per ottenere il loro prezioso contributo e quindi arricchire l’articolato.

Infine, i consiglieri hanno sollecitato la Giunta regionale ad adottare il Regolamento che consenta ai Comune di dotarsi di un Piano di Abbattimento delle Barriere Architettoniche. E’ stato ricordato che in Puglia non esiste neppure un Comune che abbia il suddetto Piano, mentre nel Bilancio approvato il dicembre scorso, grazie a un emendamento del centrodestra, sono stati stanziati 200mila euro a disposizione dei Comuni che si dotano.

 

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