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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Sabato 7 gennaio 2017

Prima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 7 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 358

A Roma il sole sorge alle 07.38 e tramonta alle 16:55 (ora solare)

Lecce il sole sorge alle 07.20 e tramonta alle 16:46 (ora solare)

 

OGGI SI FESTEGGIA

San Luciano

 

ACCADDE OGGI

sala_tricolore

1797 – Il Tricolore viene adottato per la prima volta: «Compagnoni fa mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato.» È uno stralcio del verbale approvato in una storica assemblea a Reggio Emilia, che riconobbe il Tricolore come bandiera ufficiale della Repubblica Cispadana cui furono chiamati ad aderire tutti gli altri popoli italiani.

La conquista francese dell’Italia del nord aveva risvegliato lo spirito unitario nei diversi Stati della Penisola. Come segno di adesione agli ideali della Rivoluzione e del regime napoleonico, in queste entità vennero adottate bandiere e coccarde che nei colori e nella divisione in tre fasce richiamavano il modello francese.

La versione italiana differiva in un colore: il verde in luogo del blu. A idearla nel 1794 furono due studenti dell’Università di Bologna e martiri patrioti: il bolognese Luigi Zamboni e l’astigiano Giovanni Battista de Rolandis (originario di Castell’Alfero). Il loro disegno mise assieme il bianco e il rosso, presenti nel vessillo di molte città del nord (per alcuni s’ispirarono alle rispettive città d’origine, per altri alla città di Milano) con il verde che simboleggiava la speranza di unificare il paese (ma riprendeva anche il colore della divisa della guardia civica milanese).

In poco tempo divenne un segno di riconoscimento per i popoli liberati dal vecchio potere monarchico. Un clima che accompagnò la formazione della Repubblica Cispadana, nata dall’unione delle province di Modena e Reggio Emilia con le ex legazioni pontificie di Ferrara e Bologna. L’atto di costituzione fu ratificato da un’assemblea di 110 delegati, presieduta dal ferrarese Carlo Facci, che venne convocata nella sala dell’archivio ducale di Reggio Emilia (successivamente ribattezzata Sala del Tricolore).

Qui tra gli altri provvedimenti, fu deciso, su mozione del deputato Giuseppe Compagnoni, di adottare il Tricolore come stendardo ufficiale. In questa fase si presentava divisa in tre fasce orizzontali, dai colori rosso-bianco-verde (dall’alto verso il basso), e con al centro il Turcasso o Faretra con quattro frecce, a simboleggiare l’unione delle quattro popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.

Quasi un anno mezzo dopo, con la nascita della Repubblica Cisalpina (Cispadana e Transpadana insieme) si passò alla disposizione a fasce verticali, partendo dall’asta con il colore verde. Questo modello durò poco e all’inizio del XIX secolo si optò per un quadrato rosso contenete un rombo bianco che a sua volta racchiudeva un quadrato verde (dal 2000 diventerà lo stendardo del Presidente della Repubblica).

Utilizzato dai moti rivoluzionari degli anni Trenta, il Tricolore tornò in auge con i moti del ’48 fino a diventare l’insegna ufficiale del Regno di Sardegna e conseguentemente del Regno d’Italia. La sistemazione definitiva maturò con la Costituzione, dove, all’art 12 comma 6, si stabilì ordine e tonalità dei colori. Per tutelarla, inoltre, venne introdotto nel codice penale il reato di vilipendio o danneggiamento della bandiera (art. 292).

La sua prima grande celebrazione ebbe luogo in occasione del centenario (1897), quando il poeta Giosuè Carducci fu chiamato a pronunciare un’orazione solenne nell’atrio del palazzo comunale di Reggio Emilia. Esattamente un secolo dopo il Parlamento italiano istituì la giornata nazionale della bandiera.

 

2015 – Attentato alla sede di Charlie Hebdo: Alle 11,30 di mercoledì 7 gennaio 2015, due uomini a volto coperto e armati di kalashnikov fanno irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, in rue Nicolas-Appert a Parigi. Al grido di “Allah Akbar” i due iniziano a sparare all’impazzata, uccidendo 12 persone, tra cui quattro vignettisti e il direttore della rivista.

La rocambolesca fuga dei terroristi, identificati nei fratelli Said e Chérif Kouachi, allunga, purtroppo, la scia di sangue e di terrore. Il giorno seguente, braccati dalla polizia francese, i due si barricano in una tipografia e ne prendono in ostaggio i dipendenti, restando poi uccisi nel conflitto a fuoco con gli agenti.

Nelle stesse ore, il loro fiancheggiatore Amedy Coulibaly uccide una poliziotta e, dopo una breve fuga per le strade di Parigi, si barrica in un supermercato ferendo a morte quattro persone, prima di perire sotto i colpi della polizia.

Quello alla redazione di Charlie Hebdo entra nell’immaginario dell’opinione pubblica internazionale come il primo di una lunga serie di attentati rivendicati dall’ISIS nell’Unione Europea (nonostante il precedente al museo ebraico di Bruxelles, nel maggio del 2014) e come uno dei più gravi attacchi alla libertà di informazione e di satira nella storia mondiale.

 

NACQUERO OGGI

1952 – Giuliano Ferrara – giornalista/scrittore

1977 – Marco Storaci – calciatore

 

 

FRASE CELEBRE

Ciò che veramente desidera colui che chiede la mano di una donna, è il resto del corpo. (Enrique J. de Poncela)

 

IL PROVERBIO

Gennaio secco, lo villan ricco.

 

IL SEGNO ZODIACALE

Capricorno – Dal 22/12 al 20/01

Personalità

Riflessivo, razionale e prudente, crede solo a ciò che vede, tutto il resto è vana ed inutile speculazione. Solitario per vocazione, rifugge la vita mondana e mira soltanto a conseguire risultati concreti, che raggiunge facilmente, grazie al suo spirito pratico. Le avventure intellettuali lo affascinano. Detesta sperperare il denaro, perché conosce i sacrifici necessari per guadagnarlo, ed è quindi prudente nelle spese come negli investimenti.

Amore

Quando “capitola” e si abbandona ai sentimenti, il suo affetto è profondo e duraturo, anche se è spinto da un impulso incontrollabile a vivere tutte le situazioni affettive in posizione di assoluto predominio o controllo. Come gli piace corteggiare? In genere, passa per un individuo distaccato e calcolatore, mentre per lui è solo questione di prudenza, non vuole sbagliare! E quando corteggia lo fa con estrema discrezione, ma con tanta tenacia. La strada che conduce al suo cuore è impervia come un sentiero di montagna, bisogna avere la pazienza di entrare gradualmente nella sua vita, diventando una presenza fissa, ma nello stesso tempo, facendo attenzione a non invadere la sua sfera privata. È necessario dimostrargli una stima profonda e costante, e lasciare che da solo scopra i valori che la persona che lo corteggia possiede.

Lavoro

Nel lavoro profonde tutte le sue energie, e non sono poche, il suo impegno e le sue capacità razionali ed organizzative. Il risultato che si prefigge è sempre ambizioso: raggiungere una posizione importante da cui esercitare tutta la sua autorità e gestire il lavoro suo e altrui senza dover mai rendere conto a nessuno. Di solito i suoi sforzi vengono coronati dal successo, perché è un perfezionista nato ed è anche molto critico nei confronti di se stesso, così come degli altri. Tale comportamento renderà forse difficile la collaborazione con i colleghi, ma lui se ne infischia, tirando dritto per la sua strada e non curandosi dei commenti altrui.

Salute

La sua resistenza fisica è eccezionale e normalmente gode di ottima salute fino a tarda età. Quando gli capita di ammalarsi, non si lascia andare, ma combatte la malattia con

tutta la sua energia. Poiché il segno corrisponde alle ossa e alle articolazioni in generale, va soggetto ad artrosi, artriti e reumatismi e, dopo i cinquant’anni, all’osteoporosi. Per star bene in salute dovrà alleggerire il “peso” delle sue responsabilità. Il suo sale cellulare è il fosfato di calcio che utilizza l’albumina contenuta nei cibi per agevolare lo sviluppo e la conservazione delle ossa.

 

I DOODLE DI GOOGLE

Centenario di Charles Addams: Gomez, Morticia, zio Fester e gli altri protagonisti della stravagante famiglia di 001 Cemetery Lane, prendono nome dal disegnatore che ha dato loro vita nel fumetto pubblicato negli anni Trenta. Si tratta di Charles Addams, la cui carriera professionale è iniziata ritoccando le fotografie dei cadaveri per il magazine True Detective, per poi prendere il volo quando è approdato al New Yorker facendo debuttare la Famiglia Addams. Diventati poi famosi grazie anche a telefilm, cartoni animati e film basati su di loro.

Dalle testimonianze dei suoi colleghi e amici, pare che la vita di Charles Addams in quanto ad originalità non avesse nulla da invidiare ai suoi cartoon: tra le tante, ha celebrato il tuo terzo matrimonio in un cimitero per animali! E proprio qui si è fatto poi seppellire alla sua morte.

Nel 2012 è ricorso il centenario della sua nascita e Google ha celebrato l’evento con un doodle locale che ritrae la famiglia Addams al completo (doodle visibile nei paesi, compresa l’Italia, in cui il suo fumetto o i suoi personaggi hanno avuto grande popolarità).

redazione.lecceoggi@gmail.com

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