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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 340° giorno di guerra

Governatore regionale: missile su condominio Kharkiv ha provocato “per ora un morto e feriti”

Secondo il governatore regionale Oleh Synehubov il missile russo che ha colpito il condominio di Kharkiv ha ucciso una persona e ne ha ferito altre. L’attacco ha avuto luogo nel quartiere centrale di Kiev. Synehubov, che in precedenza aveva messo a tre il numero dei feriti, ha detto che le vittime stanno ricevendo cure.

 

Missile russo su condominio a Kharkiv, ci sarebbero vittime

Il sindaco di Kharkiv Ihor Terekhov ha detto che il quartiere ‘Kiev’ della città è stato colpito dai russi. Citato da Unian, il primo cittadino dice che “è stato colpito un edificio residenziale. C’è un incendio nell’edificio. Danni ingenti. Secondo informazioni che richiedono conferma, ci sono vittime”. Il governatore dell’Oblast di Kharkiv, Oleh Synyehubov,  ha dal canto suo scritto su Telegram che “un missile nemico ha colpito un edificio residenziale nel centro della città. Distretto di Kiev. Era probabilmente un missile S-300. Tutti i servizi di emergenza stanno lavorando sul posto”.

 

Missile russo colpisce condominio a Kharkiv

Un missile russo ha colpito un palazzo residenziale a Kharkiv. Secondo le prime stime diffuse su Telegram dal ministero della Difesa ucraino, si tratterebbe di un razzo S-300. I soccorritori sono sul posto, non si conosce ancora il numero di eventuali vittime.

 

Allarme aereo a est e sud, russi bombardano Kharkiv

Un allarme aereo è stato diramato nelle regioni orientali e meridionali ucraine, mentre esplosioni sono già state avvertite nell’oblast di Kharkiv. Lo riferisce l’agenzia Unian.

 

Cnn: 19enne russa rischia anni di carcere per post sui social contro la guerra

Olesya Krivtsova sfoggia un tatuaggio anti-Putin su una caviglia e un braccialetto che traccia ogni sua mossa sull’altra. La 19enne della regione russa di Arkhangelsk deve indossare il dispositivo mentre è agli arresti domiciliari dopo essere stata accusata di un post sui social media che secondo le autorità russe screditano l’esercito russo e giustificano il terrorismo. Lo riferisce la ‘Cnn’ spiegando che Krivtsova rischierebbe anni di carcere e che è stata aggiunta alla lista dei terroristi e degli estremisti, alla pari dell’Isis, di al Qaeda e dei talebani, per aver pubblicato una storia su Instagram sull’esplosione del ponte di Crimea ad ottobre criticando la Russia per aver invaso l’Ucraina.

Krivtsova, una studentessa all’Università nella città nord-occidentale di Arkhangelsk, sottolinea la Cnn, “sta anche affrontando accuse penali per aver screditato l’esercito russo in un presunto repost critico della guerra in una chat studentesca sul social network russo  Vk”.

Attualmente, Krivtsova è agli arresti domiciliari nell’appartamento di sua madre a Severodvinsk, nella regione di Arkhangelsk, con il divieto di andare online e utilizzare altre forme di comunicazione. “Il caso di Olesya non è il primo, né è l’ultimo”, ha detto alla Cnn Alexei Kichin, avvocato di Krivtsova.

 

Zelensky: “Qualunque bandiera neutrale degli atleti russi sarebbe macchiata di sangue”

 

Zelensky scrive a Federazioni: “No a Russia e Bielorussia ai Giochi Olimpici di Parigi 2024”

Volodymyr Zelensky si rivolge alle Federazioni internazionali perché non consentano agli atleti di Russia e Bielorussia di prendere parte ai Giochi di Parigi 2024, anche se sotto lo status di neutrali. Opzione verso la quale ci sarebbe un’apertura del Cio, che mercoledì ricordava in una nota: “A nessun atleta dovrebbe essere vietato di competere solo per il passaporto, i governi non devono decidere quali atleti possono partecipare alle competizioni e quali no”, la posizione espressa a Losanna, riconoscendo al contempo le Federazioni internazionali come le uniche autorità deputate a farlo. Ed è a loro che ha scritto il presidente ucraino: “L’appello è semplice e giusto: decidere sulla scelta del Cio che, purtroppo, vuole aprire lo sport all’influenza propagandistica di uno stato terrorista. Ho parlato con Bach diverse volte e non ho mai sentito come proteggerà lo sport dalla propaganda di guerra se consentirà il ritorno degli atleti russi alle competizioni internazionali. Non esiste la neutralità quando è in corso una guerra come questa e sappiamo quante volte i tiranni cercano di usare lo sport per i loro interessi ideologici. È ovvio che qualsiasi bandiera neutrale degli atleti russi sarebbe macchiata di sangue”.

 

luciani.2006@libero.it

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