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LE DONNE NELLA STORIA: MARGHERITA HACK 

LE DONNE NELLA STORIA: MARGHERITA HACK 

Margherita Hack è nata a Firenze il 12 giugno 1922 deceduta a Trieste 29 giugno 2013 è stata un’astrofisica, divulgatrice scientifica e attivista.

Maria Luisa Poggesi toscana, cattolica, diplomata all’Accademia di Belle Arti, miniaturista alla Galleria degli Uffici e da Roberto Hack fiorentino di lontane origini svizzere protestante, impiegato alla Fondiaria, erano  i genitori di Margherita ed entrambi avevano abbandonato la loro religione d’origine per aderire alla Società Teosofisica Italiana, per la quale Roberto Hack fu per un certo periodo segretario generale sotto la presidenza della contessa Gamberini-Cavallini, e poi presidente dal 1962 al 1971.

Dopo aver conseguito nel 1940 il diploma di maturità classica Margherita Hack si laureò in fisica  nel 1945 con una votazione di 101/110 con una tesi d astrofisica sulle Cefeidi (in particolare sulla cefeide FF AQUILAE), realizzata presso l’osservatorio di Arcetri di Firenze, direttore Giorgio Abetti, che per lei restò sempre un modello di scienziato, insegnante e gestore di un centro di ricerca scientifica.

In gioventù Hack fu anche sportiva e praticò con successo la pallacanestro e l’atletica leggera; campionessa di salto in alto ed in lungo in campionati universitari (i “Littoriali”

Ricordando la sua adolescenza disse: “Si era tutti nazionalisti, si andava alle adunate, si faceva sport, ci si divertiva un mondo. Sono stata fascista fino al 1938, fino al giorno in cui entrarono in vigore le leggi marziali”. Il 19 febbraio 1944, il letterato Aldo De Rosa, suo compagno sino alla fine dei suoi giorni.

È morta a 91 anni il 29 giugno 2013,   a Trieste,  dove era ricoverata da una settimana per problemi cardiaci in seguito ad una lunga malattia; da oltre tre anni accusava problemi di natura respiratoria e motoria.  È sepolta, col marito, nel cimitero Sant’Anna di Trieste.

Attività scientifica 

La Hack ha insegnato all’Università di Firenze dal 1948 al 1951, poi dal 1954 al 1963 ha lavorato all’Osservatorio astronomico di Merate, tenendo contemporaneamente corsi all’Istituto di Fisica dell’Università di Milano e infine ottenne nel 1964 la cattedra di astronomia all’Università di Trieste dove ha insegnato fino al 1º novembre 1992.

È stata la prima donna italiana a dirigere l’ Osservatorio astronomico di Trieste, dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza internazionale.

Membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche, Hack è stata anche direttrice del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Trieste dal 1985 al 1991 e dal 1994 al 1997. È stata un membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei (socia nazionale nella classe di scienze fisiche matematiche e naturali; categoria seconda: astronomia, geodesia, geofisica e applicazioni; sezione A: Astronomia e applicazioni). Ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA.

In Italia, con un’intensa opera di promozione ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espandesse la sua attività nell’utilizzo di vari satelliti giungendo ad un livello di rinomanza internazionale.

Ha pubblicato numerosi lavori originali su riviste internazionali e numerosi libri sia divulgativi sia a livello universitario. Margherita Hack nel 1978 ha fondato la rivista bimensile L’Astronomia il cui primo numero risale al novembre del 1979; successivamente, insieme con Corrado Lamberti, ha diretto la rivista di divulgazione scientifica e di cultura astronomica Le Stelle. Nel 1994 ha ricevuto la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca scientifica.

Nel 1995 ha ricevuto il Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione scientifica assieme a Giovanni Caprara per il libro “Il nuovo sistema solare” (Mondadori). Ha fatto ricerche anche sui Buchi neri, scrivendo nello stesso anno il libro L’Universo alle soglie del duemila.

 

Fine prima parte

 

luciani.2006@libero.it

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